Mostre in giro per il mondo

Le ferie estive stanno per finire ma siamo sicuri che molti di voi stanno partendo proprio in questi prossimi giorni, approfittando di un’ondata di caldo e bel tempo che durerà ancora per molto. Andiamo quindi a vedere quali eventi artistici potete visitare nei prossimi giorni, in giro per il mondo. Se vi trovate a Los Angeles vi invitiamo a passare dalle parti del MOCA di Jeffrey Deitch. Fino al 19 settembre potrete infatti trovare una coloratissima mostra dedicata alle famose campbell’s soup cans di Andy Warhol, vale a dire una delle immagini più emblematiche prodotte dal re della Pop Art.

Nel mentre, in quel di Bruxelles, il fotografo canadese Jeff Wall sarà ospite del BOZAR fino al prossimo 11 settembre 2011. La sua mostra personale si intitola The Crooked Path ed esplora le radici artistiche del fotografo attraverso 25 immagini ed un centinaio di artefatti multimediali creati da figure chiave dell’arte visiva come Eugène Atget, Marcel Duchamp, Frank Stella, e Carl Andre, artisti che hanno maggiormente influenzato la creatività di Wall. La Schirn Kunsthalle di Francoforte ospita invece, fino al prossimo 4 settembre 2011, una nostra vecchia conoscenza. Si tratta di Francesco Clemente che con la personale Palimpsest ha riempito ben tre gallerie con le sue gigantesche tele, riassumendo 30 anni di gloriosa carriera.

Art basel si apre con un tripudio di vendite

Il mercato dell’arte sembra essere in piena salute, questo è quanto emerge dalle prime giornate di Art Basel, la fiera d’arte contemporanea più celebre del mondo che ogni anno si tiene a Basilea in Svizzera. Già dalle prime battute della kermesse, molte gallerie hanno totalizzato alcune vendite interessanti, confermando il momento positivo dell’art economy. La galleria di Los Angeles Blum & Poe ha dichiarato di aver venduto tutto lo stand. Tra i pezzi venduti figura l’opera Korin Dokuro di Takashi Murakami, ceduta per 550.000 dollari assieme ad  un dittico pittorico dal titolo My Lonesome Cowboy e Hiropon.

Blum & Poe ha inoltre venduto due dipinti di Carroll Dunham per 150.000 dollari al pezzo come anche alcuni dipinti di Mark Grotjahn ceduti per 90.000 dollari l’uno.  Anche la galleria Emmanuel Perrotin ha venduto un’opera di Murakami, si tratta di una scultura dal titolo Yume Lion, ceduta ad un collezionista europeo per 1.3 milioni di dollari. Perrotin ha ceduto anche l’opera Rocks di Tatiana Trouve per 90.000 euro. 

Inaugura a Roma la Fondazione Giuliani per l’arte contemporanea

Sarà la mostra Mutiny Seemed a Probability, a cura di Adrienne Drake, ad inaugurare il 9 maggio la Fondazione Giuliani per l’arte contemporanea a Roma. Come tutte le attività della Fondazione questo evento ha come punto di partenza la Collezione Giuliani, diventando un mezzo inconsueto per riflettere, approfondire e interpretare il processo del collezionare.

Mutiny Seemed a Probability (L’ammutinamento sembrava una possibilità) e’ un atto di ammutinamento, un gioco sottile di dialogo e reazione con il presente e con il passato, un gesto di resistenza costante che punta a rovesciare l’esistente con gesti minimi ed impercettibili, con incertezza e con precarietà, anche ideologica. Il percorso fra le opere di Micol Assaël, Simon Dybbroe Møller, Cyprien Gaillard, Henrik Hăkansson, Mona Hatoum, Leslie Hewitt, Graham Hudson, Alicja Kwade, Jorge Peris, Manfred Pernice, Alessandro Piangiamore, Marco Raparelli, Natascha Sadr Haghighian, Gedi Sibony, Nedko Solakov, Oscar Tuazon, Jeff Wall, ripercorre i mutamenti nella pratica scultorea, il suo slittare verso intrinseche qualità di fragilità e instabilità.

Vorreste collezionare opere fotografiche? Michael Wilson vi spiega come fare

Conoscete Michael Wilson? Beh possiamo dirvi che è inglese ed è un grande collezionista di fotografia, Wilson è anche produttore di alcuni film di James Bond, insomma uno che ha fiuto per gli affari. L’uomo ha iniziato la sua avventura verso la fine degli anni ’70 ed adesso è proprietario di una delle più grandi collezioni di fotografie del mondo, tanto da essere ospitate in un centro dedicato, il Wilson Centre for Photography. La scorsa settimana, Wilson ha presenziato ad una conferenza sul collezionismo fotografico alla Photographer’s Gallery di Londra, evento organizzato da ArTactic, compagnia che monitora i progressi del mercato dell’arte.

Secondo ArTactic il mercato fotografico è in forte espansione, grazie all’entrata in gioco di collezionisti dalla Cina, Giappone, India e Medio Oriente. Negli ultimi tempi alcune opere di artisti come Andreas Gursky, Jeff Wall, Richard Prince ed Hiroshi Sugimoto hanno ampiamente superato il milione di dollari. In merito a questo boom del collezionismo fotografico Mr. Wilson ha fornito alcune importanti dritte per chi volesse iniziare una collezione personale. Secondo Wilson bisogna evitare di comprare opere da gallerie troppo blasonate

Metti un giorno a colazione da Ai Weiwei

 Uno degli artisti più celebri e controversi del momento ha deciso di trasformare il Mies van der Rohe Pavilion di Barcellona in una gigantesca tazza di caffellatte. L’istituzione museale aveva infatti deciso di ospitare alcuni artisti capaci di compiere un intervento atto a riflettere sull’uso degli edifici e sulla nostra visione degli stessi come spazi inalterabili.  La scelta è ricaduta sul cinese Ai Weiwei che ovviamente non ha potuto che confermare la sua fama di artista eccentrico e visionario. L’artista ha infatti riempito le due famose piscine del museo (una posta all’esterno ed una posta all’interno) rispettivamente con latte e caffè.

Ai WeiWei ha così spiegato questa insolita scelta:”il mio intervento esplora il metabolismo di una macchina vivente, l’edificio non è completamente statico: il contenuto delle due piscine viene infatti continuamente sostituito ma i visitatori non possono notarlo, il movimento è impercettibile. Controllare il livello di latte e caffè all’interno delle piscine sarà come tenere in vita un corpo in uno sforzo contro aria e luce”. Le piscine sono state riempite con 65 tonnellate di latte e 15 tonnellate di caffè che saranno tenute all’aria aperta.  L’intervento fa parte di una serie di installazioni che artisti ed architetti provenienti da ogni parte del mondo hanno creato e creeranno all’interno dello spazio museale.

Pietro Ruffo e Lorcan O’Neill uniti per la nuova pittura

Globartmag era presente ieri al vernissage della mostra Grasweg, personale di Pietro Ruffo alla galleria Lorcan O’Neill di Roma. Precisiamo sin da subito che la galleria in questione ha precedentemente ospitato nomi del calibro di Jeff Wall, Martin Creed, Luigi Ontani, Tracey Emin, Anselm Kiefer e chi più ne ha più ne metta. Ciò non è a testimoniare un nostro timore reverenziale nei confronti del blasonato spazio romano ma aiuta a comprendere l’importanza di una mostra di giovane arte in una galleria di caratura internazionale.

Detto questo passiamo ad una serena analisi dell’opera di Pietro Ruffo, giovane artista classe 1978 proveniente dal noto gruppo del Pastificio Cerere. Realmente bello e significativo il lavoro dell’artista romano che riesce ad entusiasmare per l’estremo controllo della tecnica e per l’uso innovativo di elementi contrastanti.

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