Mostre da vedere in giro per il mondo

Ai Weiwei

Nel precedente articolo parlavamo di chiusura estiva dell’arte contemporanea, quindi prima della “serrata d’agosto” c’è ancora tempo per ammirare alcune grandi mostre in giro per il mondo tra gallerie private e istituzioni pubbliche. Cominciamo da Ai Weiwei, attualmente in prigionia da oltre un mese. Dell’artista non si hanno notizie ma se volete ammirare i suoi lavori potrete farlo alla Lisson Gallery di Londra che ospita alcune sue magnifiche opere fino al 16 luglio 2011.

Parlando di Weiwei, il grande Anish Kapoor gli ha dedicato la sua ultima monumentale fatica intitolata Leviathan. L’opera è attualmente visibile al Grand Palais di Parigi fino al prossimo 23 giugno. Se desiderate ammirare un vero e proprio maestro della scultura non perdetevi la personale di John Chamberlain, da oltre 25 anni sulla cresta dell’onda. L’artista è solito creare entusiasmanti forme dal metallo contorto. La mostra di Chamberlain sarà visibile fino al prossimo 11 giugno alla Pace Gallery di New York.

Anti/Form, una mostra sulle trasformazioni della scultura al Kunsthaus Graz

Il termine “anti-form” nel 1960 rappresentava l’abbandono del concetto tradizionale di arte e scultura. Ciò si è trasformato in una sfida radicale che ha aperto le porte a nuovi mondi estetici, una tenzone che ha generato negli anni 1980 e 1990  una nuova ondata di sculture la cui influenza è percepibile ancora oggi. La mostra Anti/Form, al Kunsthaus Graz am Landesmuseum Joanneum di Graz (dal 4 febbraio al 15 maggio 2011), illustra per mezzo di esempi significativi provenienti dalla collezione MUMOK a Vienna, il modo in cui il concetto di scultura è stato sviluppato e ridefinito.

Opere di artisti completamente differenti da diversi decenni mostrano come un gesto radicale è divenuto un nuovo paradigma, con un linguaggio proprio. Quello che inizialmente è stato etichettato come scandaloso all’interno del manifesto dell’Anti-Form di Robert Morris ed all’interno della mostra di Harald Szeemann, When Attitudes Become Form  è oggi un fondamento importante per l’intera arte internazionale.

Barbara Kruger e gli slogan dell’arte

 Sia che riusciamo ad accorgercene o meno, la nostra vita di tutti i giorni è piena di segni grafici e di informazioni visive. Mentre leggiamo un giornale, guardiamo la televisione o camminiamo per strada, assorbiamo informazioni costantemente. Questo aspetto della sfera pubblica e sociale è parte della nuova ricerca creativa di Barbara Kruger, attualmente presente alla Lever House art collection di New York con l’installazione Between Being Born and Dying, in mostra fino al 21 novembre 2009. Il progetto è stato commissionato dal magnate Aby Rosen, boss della Lever House la cui collezione conta tra le sue fila nomi del calibro di Jeff Koons, George Condo, John Chamberlain, Keith Haring e  Barnaby Furnas.

Non è certo per pura coincidenza che Barbara Kruger ha utilizzato il contesto verbale e testuale per la sua cronaca quotidiana della società contemporanea. L’artista ha infatti studiato arte e design con Diane Arbus alla Parsons School of Design di New York e successivamente si è dedicata con successo al graphic design come direttore creativo della casa editoriale Conde Nast. Il compendio creativo dell’artista esplora da sempre le nozioni del consumismo e della comunicazione di massa. Il tratto distintivo di Barbara Kruger sono i suoi slogan, frasi e domande che aprono un confronto, informano e divertono il fruitore in totale semplicità e linearità di intenti.

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