Independence is My Fuel – JR Inside out Project

Immortalami. Ritraimi. Cogli la mia essenza. Mostra a tutti quello che sono realmente. Trasformami. Fa che il mio volto diventi un semplice poster in bianco e in nero. Diffondimi. Fa che io sia visibile a tutti, anche al passante più distratto. Scegli un muro per me, quello più alto e visibile nel cuore della mia città e lascia che attraverso il mio volto ti racconti di essa, lascia che io ti racconti di me. Lasciami andar via. Saranno la corrosione dei venti o delle piogge o solo il passare delle settimane a far si che di me non vi sia più traccia.Ma lascia che ci sia traccia del mio volto solo nelle menti di coloro che hanno solcato le strade che attraversano quel muro.

JR. Un’idea,un progetto,una gang. Nasce nelle strade di Parigi e il suo unico vero bisogno è quello di inseguire la libertà attraverso amore e attraverso il gioco;proprio così il gioco:è proprio questa la componente più importante. JR è un trasformista : corre sui tetti della città scrollandosi di dosso la polizia.Gira il mondo fluttuando come un super-eroe. Parigi,Londra,NewYork,Gerusalemme,Rio,Nairobi,Nuova Delhi. Schiva il sole,la sua risorsa sono solo le ombre.Appare e poi scompare,ogni volta lasciando la sua firma. La sua mostra è globale.Passa attraverso i networks fino ai muri delle città.Le più grandi gallerie della terra sono a sua disposizione.

Mostre in giro per il mondo edizione 2012

Eccoci giunti al consueto appuntamento con le mostre in giro per il mondo previste per i prossimi giorni di questo scoppiettante 2012. Se avete deciso di passare le vostre vacanze all’estero, non perdetevi questi appuntamenti: Dal 6 gennaio all’11 febbraio la galleria David Zwirner di New York city propone al suo pubblico i Date Paintings di On Kawara. Alla mostra saranno presenti 150 opere con le classiche date.

Dal 12 gennaio al 18 febbraio tutte le Gagosian Gallery sparse per il globo ospiteranno invece Mr. Damien Hirst ed i suoi Spot paintings, un evento senza precedenti. Dal 29 gennaio al 9 aprile il MoMa PS1 presenta una panoramica sull’artista californiano Henry Taylor. Dipinti naif realizzati su qualunque supporto da una valigia gettata nella spazzatura ad una scatola di cereali, tutto fa brodo per il magico Taylor. Londra dedica invece, dal 9 febbraio al 27 maggio, una grande retrospettiva al pittore Lucian Freud scomparso nel 2011. Alla National Portrait Gallery saranno presenti i suoi ritratti, prodotti nell’arco di 70 anni di prolifica carriera.

Dopo la censura a Blu, Jeffrey Deitch lancia una mostra sulla Street Art

Jeffrey Deitch come ben ricorderete è stato protagonista dell’assurda censura al murale dello street artist italiano Blu che aveva creato delle bare coperte da giganteschi dollari al posto della bandiera Americana in chiara denuncia contro le follie guerrafondaie dei signori della guerra. Ebbene dopo quella cancellazione da vero e proprio dittatore dell’arte, Jeffrey Deitch prova a rimediare alla brutta figura con una bella mostra tutta dedicata alla street art nel suo MOCA di Los Angeles, ovviamente questo non basta per ottenere il nostro perdono ma vediamo cosa ha in mente il malefico volpone.

La mostra del MOCA prende il titolo di Art in the Streets e verrà inaugurata il prossimo 17 aprile (in visione fino all’8 agosto 2011), in mostra 50 artisti tra i più noti del mondo come Fab 5 Freddy, Shepard Fairey , Os Gemeos, JR,  Futura, Swoon,  Mister Cartoon, RETNA, SABER, RISK e tanti altri che saranno chiamati a realizzare circa 100 opere.

JR trasforma il mondo in un collettivo di street art

Torniamo nuovamente a parlare del nostro street artist preferito, il pariginio JR che in questi giorni è protagonista assoluto di The Wrinkles of The City, art book pubblicato dall’italianissima casa editrice Drago e prodotto dalla celebre ed innovativa Magda-Danysz Gallery.

Come già detto JR ha vinto alcuni mesi fa il TED prize 2011. Questa onorificenza filantropica, precedentemente accordata a Bono Vox e Bill Clinton, dona al fortunato vincitore l’opportunità di esaudire un desiderio di carattere umanitario. Lo scorso mercoledì si è quindi tenuta la conferenza dei vertici del TED a Long Beach in California e JR, presente all’appuntamento, ha rivelato a tutti il suo desiderio che sarà poi sovvenzionato dai sostenitori dell’organizzazione. La proposta di JR è decisamente innovativa e stupefacente, lo street artist ha infatti intenzione di trasformare il mondo intero in un collettivo di graffiti art sociale.

Banksy senza maschera, nuovo libro per JR, mentre Phlegm prende l’aereo

Una nuova opera di Banksy apparsa a Los Angeles

Mentre la serata degli Academy Awards (meglio noti come Oscar del cinema) si avvicina, il nostro beniamino Banksy ha cominciato a produrre un cospicuo numero di murales nella città di Los Angeles, scaldando i motori per la fatidica cerimonia del prossimo 27 febbraio. Ebbene come già annunciato in un nostro precedente articolo, l’eroe della street art è in nomination con il suo documentario Exit Through The Gift Shop. In molti quindi si sono chiesti se Banksy salirà o meno sul palco per ricevere la prestigiosa statuetta in caso di vincita.

Ricordiamo infatti che l’identità dell’artista è ad oggi segretissima. Ebbene Banksy aveva deciso di mantenere l’anonimato grazie ad un travestimento ma la direzione dell’Academy ha bocciato in pieno questa richiesta: “Banksy ci ha chiesto di ritirare il premio indossando un travestimento in caso di vincita. Tuttavia la richiesta non può essere accolta per evitare possibili intrusi con in mente l’intento di emulare l’artista”. Insomma in caso di vincita Banksy dovrà calare la maschera.

Il futuro della Street Art è in 3D

 La Street art è in continuo cambiamento. Questa sorta di versatilità è saldamente legata alla natura urbana di questa discipline artistica. La società è sempre alla ricerca di nuove immagini, nuove forme e nuovi miti, per questo anche gli street artists si muovono velocemente nel tentativo di catturare queste repentine trasformazioni. Dai primi graffiti nei vicoli, sotto i ponti e sui vagoni della metropolitana di New York alle funamboliche incursioni di Banksy passando per i poster di Shepard Fairey, le gigantesche installazioni cartacee di JR ed i mosaici alieni di Invader, la street art ha scoperto nuove tecniche ed è lecito affermare che le trasformazioni delle nostre metropoli hanno segnato l’evoluzione di questa disciplina artistica.

Oggi la street art non ha paura di sperimentare nuove forme e nuovi linguaggi e New York è ancora teatro di grossi cambiamenti. Tramite l’uso di materiali di recupero come vecchi mobili e quanto altro, i giovani artisti della grande mela hanno dato vita ad un nuovo stile tridimensionale, che affianca al classico graffiti una componente installativa che si inserisce a perfezione nel contesto in cui viene creata.

JR, ascesa di un eroe contemporaneo dal cuore d’oro

 Dagli slums del Kenya fino alle banlieues di Parigi, il guerrilla artist JR ha piazzato le sue gigantesche facce sulle case delle aree più povere del mondo. L’artista parigino è l’unico in grado di rivaleggiare con Banksy visto che recentemente una sua opera è stata venduta da Sotheby’s ed un’altra è stata affissa sulle gigantesche mura della Tate Modern. Inoltre il lavoro di JR è particolarmente amato da celebrità del calibro di Trudie Styler e Damon Albarn, leader della celebre band musicale Blur.

JR (iniziali del suo vero nome che l’artista non ha mai reso noto) ha iniziato da teenager a creare graffiti ed ha in seguito cominciato a scattare fotografie quando ha rinvenuto per puro caso una macchina fotografica nella metropolitana di Parigi. Adesso all’età di 26 anni, l’artista ha mixato le due forme creative ed ha inventato un suo stile personale definito “photograffeur”, tecnica che consiste nel affiggere enormi fotografie in bianco e nero sulle mura e sui tetti di edifici pubblici di tutto il mondo. Ovviamente il tutto senza chiedere alcun permesso alle autorità.

I Cerchi sulla città di Felice Varini e la Paris Hilton di Rene Gagnon

Novità sul fronte della street art e questa volta si parla delle alpi svizzere. Già perché alcune case della città di Vercorin fanno da oggi parte di un’opera di Felice Varini dal titolo Cercle et suite d’éclats. Le case sono attualmente ricoperte da una pattern circolare che le appiattisce su di uno stesso piano, rendendo il paesaggio simile ad una cartolina postale. Il procedimento usato per questa insolita installazione che ci ricorda quella dello street artist JR ma in chiave meno sociale è alquanto semplice.

Varini ha infatti proiettato le pattern sulle case e successivamente ha dipinto sopra la traccia lasciata dalla proiezione. Alla fin fine c’è da dire che la resa prospettica non è affatto niente male. Passiamo ora ad un beniamino della street art, parliamo infatti di Rene Gagnon che ultimamente ha preso d’assalto New York con le sue installazioni piene di bolle.

La giacca di JR, i murales di Boston ed i premi di ArtPrize

 Dopo Bristol, un’altra città (dall’altra parte del mondo ) ha deciso di prendere di petto il problema dei graffiti. Boston ha infatti preso in considerazione l’idea di combattere il vandalismo degli scarabocchi e degli inutili quanto obbrobriosi tags sui muri contrapponendo ad essi dei magnifici murales. Secondo Julie Burns, direttore dell’ufficio del turismo cittadino, solitamente i taggers imbrattano muri intonsi ma hanno profondo rispetto per i graffiti artists che si impegnano in opere più complesse.

In parole povere i taggers dovrebbero tenersi alla larga dalle pareti impreziosite dai murales. “la maggior parte dei giovani che eseguono graffiti si considerano artisti, quindi per rispetto nei confronti dei loro colleghi non imbratteranno i murales” ha dichiarato Julie Burns. Lo stretto giro di vite della città di Boston è iniziato lo scorso febbraio quando la polizia ha arrestato il celebre artista Shepard Fairey proprio nei giorni della sua mostra all’Institute of Contemporary Art. Lo scorso martedì inoltre la corte cittadina ha condannato Danielle Bremner, accusata di aver imbrattato i muri con il suo moniker “Utah”.

The Beautiful Renaissance, il libro sul trionfo della street art

Sembra che ultimamente siano tutti pazzi per la street art, movimento artistico che certamente non è nato ieri ma che sta progressivamente riscuotendo un successo inaspettato di pubblico e di mercato, costringendo anche la critica a piegarsi ai suoi voleri.

Così le nuove stars metropolitane hanno invaso gallerie e musei guadagnandosi con la forza un ruolo importante nell’impenetrabile sistema dell’arte internazionale, anche grazie all’aiuto di mercanti illuminati come Steve Lazarides. Ovviamente a decidere il futuro di un’artista è anche e soprattutto il mercato e la street art sta facendo registrare cifre record come il Banksy da un milione di sterline acquistato dalla super coppia cinematografica Brad Pitt ed Angelina Jolie, mentre anche alte  stars di Hollywood come Jude Law, Christina Aguilera, Dennis Hopper e Keanu Reeves fanno sempre più capolino a mostre ed eventi incentrati sulla street art.

JR in Kenya e WK interact ad Ancona con Sten&Lex

Siamo ancora qui a parlarvi di Street art, vi sembrerà strano ma pare che tutte le star internazionali di questo caleidoscopico movimento artistico siano attualmente in giro per il mondo con la missione di ripulire i muri cittadini dal grigiore del cemento e dello smog troppo spesso sinonimi di povertà e di emarginazione sociale. Il sempreverde JR ha deciso di portare il suo Women Project nientemeno che in Kenya e precisamente negli slums di Kibera, baraccopoli alienante i cui tetti sono stati letteralmente invasi dalle gigantografie del nostro beniamino.

Le enormi stampe in vinile, stando a quanto afferma JR, sono totalmente impermeabili e resistenti ai forti sbalzi di temperatura propri del clima africano. I soggetti delle stampe sono ovviamente volti e sguardi di donne, troppo spesso calpestate e private dei diritti sociali ed umani. Globartmag ha scovato in rete un reportage-documentario delle gesta del nostro eroe in Africa.

Parentesi italiana per WK Interact, street artist francese di stanza a New York. Il nostro eroe è attualmente tra i partecipanti di Pop up! 2009, festival di arte contemporanea dedicato alla Popular e Urban Art ospitato dalla città di Ancona dal 7 al 30 agosto.

Estate a tutta Street Art

In questi giorni d’estate che ci sembrano scorrere lenti e tranquilli senza troppi scossoni, il mondo della street art è invece in gran fermento. Diversi artisti sono infatti al lavoro per le strade del mondo a caccia di nuove superfici da riempire con fantastiche creazioni.

Si parte da Banksy, la BBC ha da poco affermato che la mostra dell’artista al Museo di Bristol oraganizzata in gran segreto, si è rivelata uno straordinario successo che ha fatto registrare sin ora la bellezza di 120.000 visite. Non pago di ciò Banksy avrebbe da poco esportato il suo talento anche in Africa. Sono infatti da poco apparsi alcuni suoi murales in Mali che testimoniano la sua presenza nel continente nero.

JR invade con i suoi poster Rio de Janeiro

JR è un giovane street artist parigino, di lui si sa che proviene da una famiglia borghese e che ha iniziato come graffitaro. Oggi JR usa il mondo come fosse una galleria d’arte, per i suoi megaposter che in certi casi arrivano ai 30 metri di altezza si affida alle mura esterne di interi palazzi, ai tetti sino ad arrivare ad interi villaggi.

JR si autodefinisce un fotografo clandestino che gira il mondo rubando soggetti che colpiscono la sua immaginazione. Tra le sue ultime bravate artistiche c’è quella dello scorso 28 aprile in Brasile dove il monello della street art ha letteralmente invaso un ponte di Rio De Janeiro ricoprendo pilastri e volte con i suoi enormi faccioni. L’artista aveva già operato a Rio nell’agosto del 2008 in occasione del suo progetto Women Are Heroes dove aveva coperto le abitazioni della violenta favela di  Morro da Providencia con enormi volti di donna come protesta contro le violenze subite ogni giorno dall’universo femminile.

preload imagepreload image