La fotografia che cambia

Andiamo a vedere cosa accade nel mondo della fotografia, visto che in questi ultimi mesi alcuni grandi cambiamenti sembrano voler rivoluzionare in maniera drastica un processo creativo che per moltissimo tempo si è unicamente affidato alla magica consistenza della pellicola. Parlando del classico “film”, giorni or sono vi avevamo girato la triste notizia del fallimento della Kodak.

Oggi è arrivata l’ulteriore mazzata, la storica azienda ha infatti annunciato di voler cessare la produzione di apparecchi fotografici, macchine fotografiche e cornici digitali. Il tutto è stato annunciato con serenità ma un’azienda che è costretta a ridurre ai minimi termini la gamma dei suoi prodotti non è certo messa bene. Nel frattempo il mercato fotografico è stato invaso dalle mirrorless camera, una curiosa ibridazione tra le portatili e le DSLR. Tali fotocamere riescono a ridurre gli ingombri grazie all’assenza del celebre specchietto ed al contempo sono capaci di produrre pregevoli immagini per merito di ottiche intercambiabili e sensori di grandi dimensioni.

A Milano apre il Lomography Gallery Store, un nuovo tempio Lomo

Il prossimo 4 dicembre 2010, nel cuore di Brera (Milano), apre un nuovo spazio denominato Lomography Gallery Store, vero e proprio tempio dedicato agli amanti della fotografia analogica. Attraverso eventi, mostre, workshop e contest si condivideranno esperienze “Lomografiche” e il giorno dell’inaugurazione e’ possibile vedere il LomoWall gigante e ascoltare musica live accompagnata da food e drink.

La Lomo è una azienda specializzata nella produzione di strumenti ottici avanzati, strumenti medici, lenti, macchine fotografiche e video camere per il mercato consumer, che ha sede a San Pietroburgo, Russia.

L’imperfezione salverà il mondo (dell’arte)

Anche se probabilmente la pellicola è ancora superiore o quantomeno con le sue imperfezioni riesce a ricreare un vasto spettro di ricordi in ognuno di noi, il digitale ha praticamente invaso il mondo della fotografia. L’arte contemporanea, da par suo, si è letteralmente aperta a questo dirompente assalto ed anche se questa trasformazione ha spalancato le porte a nuove e meravigliose visioni, negli ultimi tempi le cose sono un tantino cambiate e tutto è divenuto un poco noiosetto.

Questo forse perchè tra gli artisti c’è troppa ossessione per il lato tecnico, per la perfezione delle luci e dei soggetti. C’è troppo lavoro su Photoshop, ci sono troppi trucchetti che ormai tutti conoscono, ed infine troppi plugins sviluppati da terze parti che livellano ogni immagine, rendendola identica ad un milione di altre. Mancano le idee ma soprattutto manca la spontaneità, abbondano i pixel, le lenti speciali e le luci fluo.

La Polaroid torna al vecchio con la Pic 1000 e Lady Gaga

Il nostro blog è notoriamente innamorato delle tecnologie vintage ed a più riprese nel corso degli ultimi mesi vi avevamo parlato della probabile rinascita della Polaroid vecchio stile. Nell’ultimo periodo però sono trapelate alcune informazioni le quali ci hanno convinto che le cose potrebbero andare meglio di quanto sperato. L’ultima cartuccia di pellicola istantanea ( tanto amata da grandi artisti come David Hockney, Nobuyoshi Araki ed Andy Warhol ) è scaduta lo scorso novembre e pareva proprio che la nota azienda statunitense avesse abbandonato del tutto la fotografia analogica per buttarsi unicamente sul mercato del digitale.

Alcuni mesi fa ci avevano pensato Florian Kraps e Andre Bosman, fondatori dell’Impossible Project, a riportare in vita alcune celebri emulsioni in stile Polaroid ma la casa madre aveva fatto intendere che la produzione non sarebbe mai più ricominciata. Ed invece qualcosa è successo, forse i dati relativi alle vendite di altre toy camera come la Diana e la Holga ( prodotte dalla Lomo ) hanno convinto la Polaroid a tornare sui propri passi e rilanciare sul mercato sia una nuova macchina fotografica che una nuova pellicola.

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