LIVE! L’arte incontra il rock

Dal 21 maggio al 7 agosto 2011 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta LIVE! L’arte incontra il rock. La mostra curata da Luca Beatrice e Marco Bazzini racconta attraverso un suggestivo punto di vista come la storia dell’arte contemporanea e la storia del rock siano andate di pari passo contribuendo alla costruzione dell’universo culturale degli ultimi quarant’anni.

Arti visive e musica, che nel tempo si sono incrociate e sovrapposte dando vita a un panorama coerente e unitario, sono infatti accomunate nella dimensione della performance che di volta in volta assume i contorni di una mostra o di un concerto. LIVE! propone una lettura parallela e originale di alcuni di questi grandi eventi attraverso l’esposizione di dipinti, sculture, installazioni, videoclip, artworks, LP, opere grafiche, fotografie, riviste e film. Il percorso parte dal 1969, anno dell’ultima storica esibizione live dei Beatles “Welcome to the Show!” sul tetto della casa discografica Apple. E’ l’anno di Woodstock, del Flower Power, della diffusione delle utopie e della loro stessa caduta resa evidente dal concerto dei Rolling Stones a Altamont, finito in tragedia con la morte di quattro ragazzi.

Michael Lin – The colour is bright the beauty is generous

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta The colour is bright the beauty is generous, la prima grande retrospettiva dell’artista taiwanese Michael Lin. La mostra – in corso dal 17 ottobre 2010 al 13 febbraio 2011 – è curata da Marco Bazzini, Direttore artistico del Centro Pecci, e Felix Schöber, in collaborazione con l’Atelier di architetti giapponesi Bow Wow.

Michael Lin si è affermato a livello internazionale con i suoi monumentali dipinti a muro e su pavimento che, in suggestive installazioni ambientali, ridisegnano e ripensano lo spazio mettendo in discussione i confini tradizionali tra pittura, architettura e design. Nato nel 1964 a Tokyo e trasferitosi negli Stati Uniti per completare la propria formazione artistica, nel 1993 Lin rientra a Taiwan. Questo ritorno influenza la sua sensibilità estetica e lo porta a fare propri i motivi decorativi, spesso floreali, tipici dei tessuti tradizionali taiwanesi degli anni Cinquanta, che diventano la cifra stilistica della sua produzione artistica.

Il Centro Pecci arriva a Milano

La sede storica del Centro Pecci di Prato è interessata da un grande progetto di ampliamento che porterà al raddoppio e al rinnovamento degli spazi (inaugurazione prevista nel 2012) mentre dal 14 aprile  apre a Milano, in concomitanza con il Salone del Mobile, una nuova sede. Un satellite ricavato da un ampio edificio di archeologia industriale nella zona dei Navigli, in Ripa di Porta Ticinese dove si alterneranno: esposizioni della collezione del Centro Pecci, mostre, presentazioni di progetti editoriali, opere site-specific. Un progetto ambizioso che porta a Milano una delle più interessanti collezioni d’arte contemporanea in Italia.

Lontani dall’idea di globalizzazione della cultura – secondo le parole di Marco Bazzini, direttore artistico del Pecci – “il vero motore del progetto di espansione del Centro Pecci a Prato e a Milano è la collezione permanente raccolta in oltre 20 anni. La possibilità di valorizzare le oltre 1350 opere d’arte contemporanea, potendole esportare, è per noi un’importante opportunità.” L’inaugurazione della sede del Museo Pecci Milano, sarà dedicata alla ricerca visiva di NIO architecten, autori del progetto di ampliamento della sede di Prato, di cui sarà proposta l’opera inedita Dark Matter (2010).

Il Centro Luigi Pecci di Prato vola all’Expo di Shangai

il Ministero degli Affari Esteri ha comunicato che il progetto Italian Genius Now – Home Sweet Home, a cura di Marco Bazzini direttore del Centro Pecci è stato selezionato per rappresentare l’arte contemporanea italiana all’interno del Padiglione Italia durante l’Expo di Shanghai 2010, manifestazione alla quale è prevista la partecipazione di 50.000 visitatori al giorno.
L’iniziativa è un’ulteriore affermazione internazionale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, che si rivela ancora una volta uno dei più importanti promotori della cultura italiana contemporanea in Italia e all’estero.
Dopo L’età della metamorfosi – la collezione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci al MoCA Shanghai nel 2006, la mostra itinerante Italian Genius Now fra il 2007 e il 2008 nelle maggiori capitali dell’Asia, la mostra Italian Art Codex nei musei del Sud America questa estate, il prossimo anno la partecipazione all’importante manifestazione internazionale dell’Expo.

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