Raffaele Gavarro e l’importanza della pratica curatoriale

Critica e pratica curatoriale non sono di certo attività facili all’interno di quel grande calderone che è il nostro Belpaese. Sovente ci si sofferma a pensare a coloro i quali preferiscono cercar fortuna all’estero, approdando in lidi ben più prestigiosi dei nostri. Altri invece tentano di barcamenarsi grazie all’aiuto dei vari compagnucci di merende che di volta in volta riescono a procurargli la direzione di un museo, la guida di una fiera d’arte o quanto altro. Si direbbe quindi che il curatore di turno, per emergere, debba per forza di cose espatriare o cercare di tessere trame con i vari clan politico-amicali.

Eppure esiste una terza strada ben più impervia di quelle sopraelencate, un sentiero che bisogna lastricare con coscienza e visione. Si può essere bravi curatori in Italia contando solo sulle proprie forze e sulla propria esperienza, lavorando a progetti seminali e ben organizzati, promuovendo le giovani leve senza ascoltare voci dall’esterno. Il tutto senza smetter mai di ascoltare, vedere, sperimentare, soffrire ed anche cadere per poi rialzarsi più forti che mai, riaffermando la natura del ruolo dell’independent curator.

La Rai taglia Sgarbi, la Curiger può salvare l’Italia dell’arte

Il grande trambusto generato da Vittorio Sgarbi attorno al Padiglione Italia della prossima Biennale Di Venezia sembra non aver mai fine ed anzi dopo le oramai numerose defezioni degli artisti invitati (anche a loro insaputa), il polverone è talmente fitto che non si riesce a capire poi tanto di quello che veramente vedremo a Venezia. Quello che è certo è che Sgarbi ha già incassato un sonoro “no”da parte del pubblico ma stavolta si tratta di quello televisivo.

Già perché la prima puntata dello show  intitolato “Ci tocca anche Vittorio Sgarbi”, si è tramutata in un lunghissimo e sfiancante monologo-autodifesa che ha letteralmente fatto flop, costringendo i vertici della RAI a sospendere la trasmissione. Che sia questo un segno dell’inizio della fine? Polemiche a parte vorremmo ricordare che oltre alle “meraviglie” che saranno esposte nel Padiglione Italia,  il pubblico internazionale potrà ammirare l’altro volto dell’arte italiana, vale a dire quello vero.

videoReport Italia 2008_09, Opere video realizzate nell’ultimo biennio in Italia


Sabato 9 ottobre 2010, alle ore 18, in occasione della VI Giornata del Contemporaneo, la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone inaugura la rassegna biennale videoREPORT ITALIA 2008_09.

La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone si contraddistingue ormai nel panorama delle istituzioni museali per l’attenzione che rivolge alle produzioni video, la rassegna videoREPORT, giunta ormai alla sua terza edizione, presenta al pubblico l’attuale situazione video italiana, individuando i lavori piu’ interessanti che hanno caratterizzato l’ultimo biennio. Ad integrare il lavoro che la Galleria di Monfalcone effettua costantemente sono stati interpellati 5 curatori, Guia Cortassa, Ilaria Gianni, Antonio Grulli, Barbara Meneghel e Simone Menegoi, operatori fra i piu’ attivi nel panorama delle arti visive. Effettuando un esame attento dell’intero territorio nazionale hanno segnalato le opere ritenute piu’ significative, motivando il parametro di valutazione in un intervento critico in catalogo.

She Devil, video arte al femminile

Studio Stefania Miscetti di Roma inaugura il 12 febbraio la quarta edizione della rassegna video SHE DEVIL che anche quest’anno, in continuità con le precedenti edizioni, accoglie numerosi curatori ed artisti internazionali, dai più giovani ai più affermati, proponendosi così come una vera e propria piattaforma aperta a nuove e differenti esperienze.

SHE DEVIL, nome di un’eroina della Marvel e titolo del famoso film del 1989 di Susan Seidelman, allude in modo giocoso allo spirito diabolico e bizzarro con cui l’esperienza artistica indaga e attraversa il quotidiano. I video si focalizzano su una ricerca al femminile, e mettono a diretto confronto i diversi percorsi di indagine. Scopo dell’iniziativa è di sollecitare, a volte con ironia, a volte con realismo, la coscienza collettiva su temi come l‘identità femminile, il corpo come luogo di rappresentazione e significato, l’esperienza personale che assurge a dimensione universale anche quando è l’intimità delle artiste ad essere portata in primo piano.

Videominuto 09 si presenta con diverse novità

Organizzato dall’emittente radiofonica toscana Controradio, dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, in collaborazione con l’associazione culturale Grav e con il contributo di Regione Toscana, Comune e Provincia di Prato ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze, quest’anno Videominuto_09, sempre sotto la direzione artistica di Raffaele Gavarro, si arricchisce di premi ed eventi.

Oltre il classico premio da 1000 euro per il primo video classificato, altri tre premi saranno destinati ad altrettanti video in concorso. Due da 500 euro cadauno per i menzionati speciali della giuria, e uno attribuito al videomaker che sarà selezionato per una residenza a Prato, durante la quale dovrà realizzare un video di un minuto sulla realtà economica della città. Quest’ultimo premio è stato voluto dall’iniziativa “Economia al Cubo”, che si svolgerà a Prato negli stessi giorni. Infine il premio Floptv, la prima web tv dedicata all’umorismo partecipa con un premio da 999 euro: verrà premiato il video umoristico più innovativo e dissacrante. Il video verrà inoltre pubblicato su  www.floptv.tv con una  pagina speciale.

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