Marlene Dumas alla Fondazione Stelline

Alla Fondazione Stelline, dal 15 marzo al 17 giugno, opere recenti e inedite di Marlene Dumas, una tra le artiste contemporanee più conosciute e apprezzate. Un importante evento d’art, a cura di Giorgio Verzotti, illuminerà la prossima primavera espositiva di Milano. Per l’occasione una delle più conosciute artiste figurative contemporanee, presenterà una serie di opere recenti e inedite ispirate o vicine ai temi della pietà, della compassione, della condizione umana, che da sempre caratterizzano il suo lavoro nel lungo confronto con il linguaggio e la storia della pittura

Il nucleo centrale di questa importante retrospettiva nasce con un particolare riferimento alla Pietà Rondanini, l’ultima grande scultura di Michelangelo conservata al Castello Sforzesco, uno dei capolavori del passato che rende Milano famosa nel mondo. Marlene Dumas si è rapportata con questo soggetto iconografico realizzando nuovi dipinti che valgono sia come approfondimento della sua autonoma ricerca, sia come omaggio alla storia artistica della nostra città.

Il Giudice parla chiaro: la Lista Nera non esiste ma…

Vi abbiamo tenuto sempre informati sull’intera vicenda e siamo ora qui a comunicarvi che alla fine la corte di Manhattan ha negato l’esistenza della famigerata lista nera dell’arte contemporanea. Lo scorso giovedì la corte ha emanato il verdetto, giudicando aleatorie le accuse del collezionista Craig Robins, che aveva appunto accusato l’artista Marlene Dumas, assieme ad una serie di celebri dealers americani. Robins, stando a quanto dichiarato, sarebbe stato messo su una sorta di lista nera assieme ad altri collezionisti, colpevoli di rivendere troppo presto le opere degli artisti rappresentati da un giro di gallerie amiche e di pregiudicare così la giusta crescita di quotazioni degli stessi .

In parole povere tutti i collezionisti e galleristi presenti sulla lista, sempre secondo le parole di Robins, non possono più comprare opere d’arte dalla cerchia di dealers implicati nel giro.  David Zwirner, ex dealer di Marlene Dumas ha poi confermato la presenza di una lista nera rivolta però a collezionisti accusati di aver speculato sulle opere dell’artista. Insomma alla fine il giudice ha ritenuto del tutto infondate le accuse di Robins che non sarebbero state supportate da prove concrete o quantomeno scritte.

Continua lo scandalo della lobby del mercato americano: i nomi della lista nera

In un nostro precedente articolo vi avevamo parlato di uno scandalo tutto americano. Nel 29 marzo scorso il collezionista Craig Robins ha presentato una causa contro il celebre dealer David Zwirner, sostenendo che quest’ultimo aveva in un certo qual modo piazzato il collezionista in una sorta di lista nera, impedendogli di continuare a comprare opere. L’esistenza di questa lista nera ha mandato in subbuglio il mondo dell’arte. Ma in cosa consiste questa presunta lista nera? In sostanza gli artisti ed i galleristi si impegnano affinché le opere messe in vendita siano comprate solamente da una ristretta cerchia di collezionisti, anche se altri compratori sarebbero disposti ad offrire una cifra più alta per aggiudicarsi tale opera.

I collezionisti facenti parte di questa sorta di club del contemporaneo sono in seguito tenuti a non rivendere le opere in questione  per alcuni anni, anche se il valore delle opere nel frattempo ha raggiunto quotazioni piuttosto alte, chi non rispetta le regole è  piazzato sulla lista nera e non può più acquistare dai galleristi. La corte federale di Manhattan ha quindi ascoltato un supertestimone lo scorso martedì, si tratta di Jack Tilton, celebre dealer, proprietario dell’ex galleria di rappresentanza della superstar Marlene Dumas, artista da cui sembra partita tutta la vicenda.

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