Due notizie per collezionisti: Comprare per condividere e la lista dei dealers internazionali

Il collezionismo d’arte è in procinto di subire numerose trasformazioni che seguono un poco l’andamento di una società in continuo movimento.  Globartmag è riuscito ad accaparrarsi due saporite novità che faranno sicuramente gola ai collezionisti di tutto il mondo: La prima importante novità proveniente dagli Stati Uniti è stata resa possibile grazie all’ausilio delle nuove tecnologie e visto che i computers hanno radicalmente cambiato il nostro modo di vivere ora si apprestano a cambiare anche un mondo antico come quello del collezionismo.

Daniel Buren – Intersezioni 7

Dopo il successo ottenuto al Grand Palais di Parigi in occasione di Monumenta 2012 (oltre 300 mila spettatori), Daniel Buren approda al Parco Archeologico di Scolacium come protagonista di Intersezioni 2012. L’attesa rassegna, giunta alla settima edizione, tra gli appuntamenti culturali più importanti della stagione estiva, si caratterizza quest’anno per l’inedito progetto del maestro francese che ha voluto intervenire all’interno del Parco di Scolacium con cinque grandiose installazioni concepite specificatamente per il luogo consentendone una rinnovata lettura. Com’è già avvenuto nelle precedenti edizioni, il progetto coinvolge anche il museo MARCA di Catanzaro. Entrambi gli appuntamenti sono curati da Alberto Fiz, Direttore Artistico del MARCA.

Costruire sulle vestigia: impermanenze. Opere in situ (Construire sur des vestiges, d’un éphémère à l’autre. Travaux in situ) è il titolo dell’evento espositivo che s’inaugura venerdì 27 luglio alle ore 19,30 per rimanere aperto sino al 14 ottobre 2012. Intersezioni 2012 è organizzato dalla Provincia di Catanzaro con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, il patrocinio della Regione Calabria – Assessorato alla Cultura e di Sensi Contemporanei – Ministero dello Sviluppo Economico.

Il MAXXI di Roma diventa MINI con una mostra vecchia di 4 anni

Come sarà il museo del futuro? Questo il titolo di una serie di lezioni di museografia contemporanea, lanciate qualche tempo fa dal MAXXI di Roma. L’ardita questione nasconde però un sibillino risvolto ed osservando al microscopio il primo anniversario dell’avveniristica creazione di Zaha Hadid, potremmo senza ombra di dubbio affermare che il museo del futuro sarà miseramente vuoto.

Con il 2011 che si dirige pericolosamente verso il nuovo anno è tempo di tirare le somme per il MAXXI, per raccogliere un magro bottino dopo le strette di mano dell’inaugurazione ed i mille progetti per il futuro. Una mostra sul grande Gino De Dominicis e una sul veterano Michelangelo Pistoletto, più una discreta manciata di eventi legati al video ed all’architettura e un corso di Tai Chi. Troppo poco per un museo che al suo lancio ha stregato il mondo intero, troppo poco se si vuole attirare il turismo e la cittadinanza all’interno dei sinuosi spazi museali.

Jannis Kounellis a Cortonantiquaria

Di ritorno, proprio in questi giorni, da un importante appuntamento espositivo e di creazione di nuove opere in Cina, Jannis Kounellis – tra gli artisti italiani, senza tema di smentita – è colui che più di ogni altro ha identificato la propria arte con il viaggio e l’incontro con culture e realtà di ogni parte del mondo. Entro questa sua attitudine, negli ultimi anni egli ha impresso alla sua azione un’accelerazione equivalente alla rapidità dei mutamenti sociali, economici e culturali venutisi a determinare in diversi paesi del pianeta. Kounellis, infatti, ha sviluppato una modalità di concezione e realizzazione delle proprie opere che gli consente, con inedita efficacia, di giungere alla creazione di importanti opere – talvolta di considerevoli dimensioni, connesse strettamente ai luoghi e ai contesti espositivi – in un tempo che solo una qualificata ed esercitata facoltà linguistico-artistica consente di affrontare.

In occasione del conferimento del Premio Cortonantiquaria 2011 di Cortona di cui l’artista Jannis Kounellis è da anni assiduo frequentatore, egli dona alla città l’opera Senza titolo, 2011. Un avvenimento di grande emozione per la città di Cortona, che coniuga, con questo evento straordinario un dialogo, finora inusitato, fra Arte Contemporanea e Antiquariato.

Giulio Paolini firma l’immagine guida della settima Giornata del Contemporaneo

È Giulio Paolini l’artista che AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, ha scelto per realizzare l’immagine guida della Settima edizione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso dall’Associazione, dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico.

La manifestazione, che quest’anno si svolgerà sabato 8 ottobre 2011 coinvolgendo oltre 1000 realtà del contemporaneo in Italia, nelle prime sei edizioni ha registrato un crescente successo, che l’ha portata nel 2010 a superare i 1050 aderenti e a coinvolgere, nell’arco di sole ventiquattro ore, oltre 150.000 visitatori su tutto il territorio nazionale. Un pubblico vasto e curioso, che ha potuto conoscere meglio musei, fondazioni e gallerie, visitare atelier d’artista, prendere parte a dibattiti, visite guidate e laboratori, partecipando attivamente all’arte del presente.

CortoArteCircuito in MAXXI

CortoArteCircuito è un’Associazione no profit costituita nel 2007, presieduta da Beatrice Bordone Bulgari, che si avvale della direzione artistica di Paola Ugolini e che ha come fine la produzione e la promozione di cortometraggi d’arte realizzati da registi italiani e stranieri su un artista vivente e il suo lavoro, per favorire il confronto tra due espressioni d’arte oggi separate. Questo confronto, totalmente libero, aperto alla creatività dei singoli registi, prevede di entrare nello studio di un artista, o nei musei nel caso di installazioni monumentali, e di seguirlo nel work in progress dell’opera.

Nuovi linguaggi che si riallacciano però alla grande tradizione cinematografica e documentaristica che in Italia ha visto impegnati nel passato alcuni dei più importanti registi da Michelangelo Antonioni a Valerio Zurlini. CortoArteCircuito nel 2011 realizzerà la produzione di una serie di cortometraggi che raccontino le varie fasi delle installazioni delle mostre del MAXXI, seguendo, non solo la nascita di un’opera, ma anche quella di una grande esposizione.

Alcune domande sull’evento MAXXI

E’ notizia di oggi che il progetto del MAXXI di Zaha Hadid è tra le sei opere finaliste del Premio ‘Mies van der Rohe 2011’. Dovrà scontarsi con realizzazioni di tutto rispetto – tutte europee – tra cui il suo più diretto competitor: il Neues Museum di Berlino di David Chipperfield.

I nostri migliori auguri; una sua vittoria non può che fare piacere anche a noi e dare risalto, per riflesso, al panorama artistico italiano. Ma non credo che basti. Il MAXXI è ormai una realtà da quasi un anno, stringe già alcuni premi tra le sue giovani braccia ma sembra che resti una macchina puramente architettonica. Dove è l’altra metà della mela? Quella che deve interessare di più un’istituzione museale? L’arte e le sue esposizioni. Non possiamo certo pensarlo come solo contenitore, serve un bel po’ di sostanza. Davvero la mostra su Pistoletto è il meglio che si può avere? Spero proprio di no.

La classe non è acqua al GAMeC di Bergamo

Dal 23 marzo al 24 luglio 2011, la GAMeC di Bergamo ospiterà la mostra La classe non è acqua, parte del progetto internazionale ARTools, che vedrà i lavori di 100 studenti delle scuole della città confrontarsi con le opere di 9 grandi artisti contemporanei. Ideato dalla GAMeC, ARTools (Art as tool for understanding contemporary) ha vinto il concorso indetto su scala europea dalla EACEA (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency) ed è realizzato in partenariato con tre istituzioni museali europee – Centre International d’Art & du Paysage, Île de Vassivière (Francia), Malmö Konsthall, Malmö (Svezia), Műcsarnok Kunsthalle, Budapest (Ungheria), ciascuna delle quali ha sviluppato un proprio programma educativo legato alla cultura e all’arte.

Alla GAMeC, ARTools prevede il coinvolgimento di tre istituti scolastici della città di Bergamo che, affiancati da educatori museali della Galleria, hanno intrapreso un corso di studi, misurandosi con il lavoro di nove importanti artisti internazionali (Carla Accardi, Stefano Arienti, Joseph Beuys, Allan Kaprow, William Kentridge, Michelangelo Pistoletto, Thomas Schütte, Cindy Sherman e Andy Warhol), scelti per la tecnica con la quale esprimevano la loro creatività e selezionati per la capacità di anticipare e interpretare l’evoluzione socio culturale su scala globale, oltre che per il profondo legame con i propri Paesi di origine e la loro storia.

Michelangelo Pistoletto al MAXXI

Michelangelo Pistoletto: Da Uno a Molti, 1956-1974 e Cittadellarte sono le due mostre che il MAXXI, in coproduzione con il Philadelphia Museum of Art, dedica al grande Maestro italiano, dal 4 marzo al 15 agosto 2011.  Michelangelo Pistoletto: Da Uno a Molti, 1956-1974, con più di 100 lavori provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e americane, racconta uno degli artisti italiani viventi più importanti a livello internazionale, riconosciuto come figura chiave dell’arte contemporanea, uno degli esponenti fondatori dell’Arte Povera e figura di riferimento per le giovani generazioni, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 2003, considerato negli Stati Uniti un anticipatore delle pratiche artistiche di partecipazione collaborativa.

Cittadellarte è un focus sull’omonimo laboratorio creativo fondato Pistoletto a Biella nel 1998, dove l’arte ancor di più si fa rete, in diretta interazione con la società. Il progetto prende come punto di partenza le pratiche artistiche sperimentali avviate negli anni Sessanta che prevedevano il coinvolgimento e la partecipazione attiva del pubblico.

COSA VOSTRA. L’arte del presente è l’anima del futuro: nutriamola

AMACI, alla luce dei tagli alla cultura previsti dalla Finanziaria 2011, promuove una campagna di sensibilizzazione pubblica a sostegno dell’arte contemporanea attraverso la realizzazione di undici “manifesti” proposti da undici artisti italiani. Carla Accardi, Stefano Arienti, Maurizio Cattelan, Enzo Cucchi, Marisa Merz, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi e Francesco Vezzoli hanno risposto all’invito mettendo le loro creazioni a sostegno dell’arte del nostro tempo.

“COSA VOSTRA. L’arte del presente è l’anima del futuro: nutriamola”. Questo è il titolo scelto per la campagna promossa dall’AMACI con la quale i musei associati hanno voluto ribadire al pubblico la natura collettiva del patrimonio e della produzione artistica nazionale. L’arte contemporanea è l’anima del futuro perché, con la sua capacità di offrire nuovi scenari e nuove prospettive, rappresenta uno stimolo costante alla creatività degli italiani e all’innovazione sociale ed economica.

Restauro e conservazione, nuovi problemi per l’arte contemporanea

Il mondo dell’arte dimentica spesso un grande problema legato alla produzione creativa contemporanea sarebbe a dire la conservazione delle opere. Restauro e conservazione sono da sempre questioni spigolose per l’arte ed in passato azioni scellerate hanno procurato danni irreparabili a veri e propri patrimoni dell’umanità. Se si parla di scultura o pittura classica e moderna, le tecnologie a nostra disposizione  ci permettono di intervenire in maniera proficua e soprattutto non aggressiva. Con l’arte contemporanea le cose cambiano,dagli anni sessanta in poi ad esempio molti artisti  hanno fatto largo uso di materiali sintetici come il polistirolo, passando in seguito al più malleabile poliuretano espanso (Michelangelo Pistoletto, Jean Dubuffet, Stefano Arienti).

Parlando di polistirolo, il restauro di opere di Gianni Colombo ha presentato in passato notevoli problemi poiché il polistirolo in circolazione oggigiorno è sostanzialmente diverso da quello di 30 anni fa ed in aggiunta esso deve essere risagomato. Difficile anche il restauro di opere di Land Art come Spiral Jetty di Robert Smithson che sta lentamente affondando nelle acque del Great Salt Lake nello Utah.

UNIDEE in Residence Open Call

UNIDEE – Università delle Idee è il polo internazionale di formazione e scambio tra saperi e problematiche diverse, aperto a gruppi eterogenei e multidisciplinari di creativi, professionisti e studenti. L’arte abbandona qui i canoni e i luoghi convenzionali per integrarsi con la società e con le altre discipline: comunicazione, produzione, economia, politica, architettura, design, letteratura, musica, spiritualità, ecologia, nutrimento.

UNIDEE in Residence realizza un programma di quattro mesi di residenza – da giugno a ottobre – per esplorare il rapporto tra arte e società e indagare metodologie d’intervento creativo in grado di attivare progetti per un cambiamento responsabile della società. Unidee in residence forma una nuova professionalità: quella dell’“attivatore” di progetti per una Trasformazione Sociale Responsabile, che riunisce le caratteristiche e le competenze dell’artista, del curatore, dell’imprenditore e del manager di progetti culturali.

Michelangelo Pistoletto, Grande cubo specchiante – Luogo di riflessione e meditazione

Dal 1° ottobre al 23 gennaio 2011, il cortile interno di Palazzo Strozzi di Firenze accoglie l’installazione di Michelangelo Pistoletto, Grande cubo specchiante – Luogo di riflessione e meditazione. Artista tra i più celebri del panorama contemporaneo, Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) è stato invitato dal CCCS – Centro di Cultura Contemporanea Strozzina per realizzare un’opera che rendesse omaggio alla straordinaria architettura rinascimentale fiorentina.

L’evento riprende le analoghe iniziative che, rispettivamente nel 2008 e nel 2009, avevano visto Wang Yu Yang (Harbin, Cina, 1979) e Yves Netzehammer (Sciaffusa, Svizzera, 1970) realizzare installazioni ambientali site specific. Il progetto ideato e realizzato della Fondazione Palazzo Strozzi – in collaborazione con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin – segna la nascita della partnership con Castello di Ama per l’Arte Contemporanea di Gaiole in Chianti (Siena).

Michelangelo Pistoletto al MARCA di Catanzaro

Michelangelo Pistoletto è il protagonista della quinta edizione di Intersezioni, ormai consolidato luogo di contaminazione tra arte contemporanea e archeologia.L’attesa rassegna, diventata uno degli appuntamenti culturali italiani più importanti della stagione estiva, anche quest’anno si sdoppia. Com’è già avvenuto nel 2009 in occasione della personale dedicata a Dennis Oppenheim, il progetto dal titolo Il DNA del Terzo Paradiso prevede la realizzazione di due mostre organizzate al Parco Archeologico di Scolacium e al museo MARCA di Catanzaro. Entrambi gli appuntamenti sono curati da Alberto Fiz, Direttore Artistico del MARCA. L’evento espositivo, accompagnato da un esauriente catalogo monografico in italiano e inglese edito da Electa, s’inaugura il 24 luglio per rimanere aperto sino al 3 ottobre 2010.

Ciascuna opera contiene in sé la propria storia, la propria memoria in un continuum spazio-temporale che non consente scissioni o fratture improvvise. In questo senso il DNA del Terzo Paradiso non è solo il titolo delle due mostre, ma è anche l’opera che occupa il Foro romano, ovvero l’antica piazza di Minervia Scolacium. La grande installazione in alluminio, che ha uno sviluppo lineare di oltre 100 metri, appare come la trascrizione genetica del Terzo Paradiso, uno dei segni più noti di Pistoletto, dove il mondo naturale convive con il mondo artificiale e tecnologico creando una rinnovata armonia.

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