Alberto Garutti, Michelangelo Pistoletto. Arte pubblica, territorio e responsabilità sociale.

Alla Triennale di Milano, in occasione di Ermenegildo Zegna. 100 anni di Eccellenza. Dalla Fabbrica del Tessuto alla Fabbrica dello Stile, mostra che celebra il centenario del Gruppo, la Fondazione Zegna organizza Alberto Garutti, Michelangelo Pistoletto. Arte pubblica, territorio e responsabilità sociale. Una conversazione promossa dalla Fondazione Zegna.

L’incontro / dibattito tra i due artisti – a ingresso libero – si terrà martedì 29 giugno nell’Atrio della Triennale di Milano a partire dalle ore 18 e sarà moderato da Maria Luisa Frisa, giornalista, storico dell’arte e della moda e direttore del Corso di Laurea in Design della Moda presso lo IUAV di Venezia.

Michelangelo Pistoletto – Le Trombe del Giudizio

Michelangelo Pistoletto in collaborazione con RAM radioartemobile, in occasione della fiera Roma- Road to Contemporary Art presenta venerdì 28 maggio alle 18.30 l’installazione: Luogo di raccoglimento multiconfessionale e laico per Roma.

L’installazione si inserisce nel progetto Love Difference – Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea, nato nel 2002 all’interno di Cittadellarte. L’obiettivo di Love Difference è di sviluppare progetti creativi al fine di stimolare il dialogo tra le persone che appartengono a diversi background culturali, politici o religiosi, e di costruire una solida rete fra soggetti che intendono confrontarsi e risolvere questioni sociali attraverso l’arte e la creatività.

Tutto è connesso al Castello di Rivoli

Tutto è connesso, la rassegna che si tiene dall’8 giugno al 16 settembre al torinese Castello di Rivoli. Ideata in modo da costituire un percorso espositivo ragionato basato sulle opere della collezione permanente. A questo scopo, nel progetto curatoriale sono stati coinvolti direttamente artisti che, partendo dai lavori in collezione, hanno riallestito le loro opere integrandole e suggerendone accostamenti inediti. Alcune sale, che hanno segnato la storia del museo come quelle di Richard Long e di Sol LeWitt, in occasione della mostra diverranno protagoniste di ulteriori sviluppi. A distanza di una trentina d’anni, verrà presentata in un nuovo allestimento l’installazione di Nicola De Maria realizzata nel 1985.

Tutto è connesso presenta altresì recenti acquisizioni, molte delle quali esposte per la prima volta, sia di affermati maestri sia di artisti appartenenti alle nuove generazioni, offrendo al visitatore un percorso attraverso le più significative ricerche artistiche dell’ultimo decennio. Tra gli artisti segnaliamo Giovanni Anselmo, Tacita Dean, Regina José Galindo, Mona Hatoum, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Simon Starling. Nel corso della mostra, a date e orari prestabiliti, Allora & Calzadilla presenteranno Stop, Repair, Prepare, 2008, scultura e performance: attraverso un buco nel centro di un pianoforte a coda il performer esegue variazioni sull’ ”Inno alla Gioia” di Beethoven, simbolo di fratellanza ma usato anche in contesti politici oppressivi.

Arte Povera protagonista a Villa e Collezione Panza

Villa e Collezione Panza e il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, proseguono il loro sodalizio con la mostra Arte Povera: energia e metamorfosi dei materiali. Dal 17 dicembre saranno esposte oltre 20 opere – tra cui spettacolari installazioni – appartenenti alle Collezioni del Mart.

L’Arte Povera, movimento artistico italiano riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti nelle avanguardie del XX secolo, verrà indagato attraverso i suoi protagonisti nelle sale di Villa Panza. Installazioni esemplari come quelle composte con legni di recupero, ferro e carbone di Jannis Kounellis (Senza titolo, 1989 e Senza titolo, 1991); gli igloo di fascine, vetro e neon di Mario Merz, le cui installazioni riportano alla memoria archetipi primordiali (Chiaro Oscuro 1983); l’Orchestra di stracci 1968 di Michelangelo Pistoletto, noto per i suoi quadri specchianti come l’Autoritratto del 1962, oppure I lottatori di Giulio Paolini del 1985, il cui lavoro si distingue per l’arte della citazione e il dialogo con l’antico, mentre fra le opere di Alighiero Boetti è presente, fra le altre, uno dei suoi celebri arazzi ricamati del 1989. Nelle opere gli elementi naturali e i materiali industriali sono liberamente combinati e accostati per creare inediti rapporti significanti, come in quelle di Gilberto Zorio, Giuseppe Penone e Giovanni Anselmo.

Essential Experiences

Riso – Museo d’arte contemporanea di Palermo inaugura il 14 novembre  la mostra d’arte contemporanea Essential Experiences, a cura di Lóránd Hegyi, in programma fino al 28 febbraio 2010 al .

La mostra, che apre la stagione delle nuove attività del Museo Riso, sarà presentata in due sedi espositive: la storica dimora di Palazzo Riso, sede del Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, dove saranno esposti alcuni capolavori dell’arte contemporanea internazionale e la prestigiosa Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis, che ospita l’affresco del Trionfo della Morte, al quale verranno affiancate opere d’arte contemporanea, in un esplicito dialogo con l’affresco quattrocentesco attraverso i concetti del Tempo e della Morte quali “esperienze essenziali” della vita.

Con Essential Experiences Riso conferma la sua identità di museo diffuso regionale, collegandosi ad altre istituzioni culturali cittadine e del territorio e si fa promotore di una “continuità storica culturale” che coniuga l’antico al contemporaneo per una differente chiave di lettura dello straordinario patrimonio artistico della Regione Sicilia.

La Fondazione Galleria Civica di Trento festeggia i 20 anni con la mostra 1989-2009 / Overview, Celebration, Critique

Il 10 ottobre 2009 la Fondazione Galleria Civica di Trento aprirà ufficialmente al pubblico il suo programma di attività con una mostra dal titolo 1989-2009 / Overview, Celebration, Critique, a cura di Andrea Viliani. Articolandosi in un programma di diverse mostre e progetti esposti in vari luoghi della città di Trento, la mostra celebra i venti anni di attività espositiva della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, aperta nell’autunno del
1989, e pone a confronto, tra rivisitazione storica e sguardo progettuale, i programmi e gli sviluppi dell’identità istituzionale della Galleria con la storia dell’arte italiana contemporanea.

Il percorso espositivo di 1989 – 2009 Overview, Celebration, Critique è strutturato in tre sezioni, dedicate ad artisti già presentati presso la Galleria Civica attraverso un vasto spettro di attività ed interventi che, appunto, la mostra rintraccia e riattiva – mostre personali e collettive, progetti didattici, editoriali, per il web, conferenze, seminari, performance, materiale d’archivio o corrispondenze: una grande retrospettiva storica, una serie di progetti diffusi sul territorio cittadino che hanno per protagonista le due generazioni “di mezzo”, quelle che hanno accompagnato di fatto le attività della Galleria, dal 1989 al 2009, e infine una serie di mostre-statement personali dedicate ad artisti emergenti, di cui quella a Trento costituisce la prima mostra organizzata da un’istituzione pubblica italiana.

Italics sbarca in America

Importante tappa americana per la mostra Italics: Italian Art between Tradition and Revolution, 1968-2008 che sarà ospitata dal Museum of Contemporary Art (MCA) di Chicago dal prossimo 14 novembre fino al 14 febbraio 2010.

L’evento rappresenta una grande opportunità per l’arte contemporanea nostrana che finalmente riesce a sbarcare negli U.S.A. con un progetto interessante il quale potrebbe rappresentare una buona vetrina e fare da traino al nostro affannato sistema. Italics non è solamente una collezione di arte made in Italy ma una vera e propria dimostrazione di quanto il nostro passato artistico influenzi sia esteticamente che filosoficamente le giovani generazioni di artisti emergenti forgiando la loro identità.

Biennale di Venezia, act one

Sulla 53esima Biennale di Venezia si è scritto molto durante gli scorsi giorni. Dure parole di critica sono piovute ovunque e la stampa italiana non si è lasciata scappare l’occasione di stroncare l’operato di Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli in più occasioni. Globartmag ha visitato la biennale durante i giorni dell’inaugurazione ed in tutto questo vespaio ha comunque trovato qualcosa di buono. Solamente di questo oggi si vuole parlare, abbandonando ogni inutile polemica e cercando una seppur flebile luce che getta nuove speranze sul mondo dell’arte italiana ed internazionale.

Parlando del famigerato padiglione italiano ci è piaciuta l’installazione di Bertozzi&Casoni, una sorta di richiamo a Joseph Cornell dal respiro internazionale che restituisce dignità all’invisa tecnica della ceramica ed affascina per il contrito dolore dei soggetti rappresentati all’interno di numerose cassette di pronto soccorso. Bello anche il video dei Masbedo, a detta di molti troppo patinato ma la cura dell’immagine e della fotografia non possono e non devono essere una penalità altrimenti anche l’ultima decade di Bill Viola dovrebbe esser aspramente criticata. Il duo artistico ha presentato un’interessante opera su due canali: da una parte un uomo trainato a terra da un paracadute che da mezzo salvifico diventa una zavorra, dall’altra una donna intenta a rimanere a galla mentre una miriade di oggetti che ella tenta disperatamente di trattenere legati assieme la ricaccia costantemente fra i flutti marini. E’ questa una metafora sul peso delle nostre relazioni interpersonali, sulla memoria di storie, cose e persone che tornano ogni giorno a visitare le nostre menti assieme agli oggetti che invadono la nostra vita quotidiana. Tutto questo non riesce a liberare i nostri animi condannandoci ad indietreggiare continuamente, a reiterare gesti ed azioni.

A Roma si indaga sul doppio con Risonanze

 La mostra Risonanze#3. Michelangelo Pistoletto & Giovanni Sollima che si terrò all’Auditorium Parco della Musica di Roma fino al 15 giugno, è la terza – dopo Enrico Castellani & Uto Ughi e Giulio Paolini & Fabio Vacchi – di una serie, promossa dall’Accademia di Santa Cecilia e curata da Marcello Smarrelli, sul tema dell’incontro-confronto tra arte e musica in un continuo gioco di rimandi e suggestioni.

La scelta dei due artisti nasce dalla considerazione che, oltre alla comune radice mediterranea e all’amore per le differenze, il tema del doppio emerge come elemento comune predominante che è alla base del loro lavoro. Nel caso di Michelangelo Pistoletto il doppio è il risultato del riflesso nello specchio, mentre per Giovanni Sollima, che suona lo strumento più simile alla forma e alla dimensione del corpo umano, la relazione con il proprio doppio si verifica con l’atto di abbracciare e utilizzare il violoncello in modo così fisico da diventare il suo alter ego.

L’Arte Povera in mostra alla Tate Modern di Londra

Si è aperta ieri un’interessante mostra alla Tate modern di Londra dedicata all’arte radicale degli anni ’60 ed in particolare alla seminale creatività dell’Arte Povera. La grande mostra è stata allestita negli spazi espositvi del livello 5 denominato Energy & Process dove 11 gallerie presenteranno lavori di Giovanni Anselmo, Lynda Benglis, Anselm Kiefer, Susumu Koshimizu, Ana Mendieta, Marisa Merz, Robert Morris e Michelangelo Pistoletto.

Il termine Arte Povera fu coniato dal critico d’arte  italiano Germano Celant per descrivere l’attività di artisti che usavano mezzi semplici per creare una poetica creativa basata sulla vita di tutti i giorni. L’arte povera era inoltre una reazione contro la potenza commerciale del mercato dell’arte mediante l’uso di materiali poveri e nuovi processi creativi, in sostanza si poteva creare arte con qualsiasi cosa da prodotti industriali a prodotti naturali, da sostanze immateriali ed esseri viventi fino al suono ed all’energia. Queste caratteristiche contribuirono all’immediata diffusione della corrente artistica in tutto il panorama internazionale.

Invito all’Opera,il nuovo ciclo di mostre alla galleria Il Ponte Contemoranea di Roma

Giovedì 26 marzo si è inaugurato il primo ciclo di mostre Invito all’Opera, ideata da Achille Bonito Oliva, Giuliano Matricardi e Bruno Puiatti della galleria Il Ponte Contemporanea.

Invito all’Opera è un progetto che si svilupperà per circa due anni, fino al 2010. Non l’artista protagonista ma solo “l’Opera”. Saranno esposte quattro grandi opere, di artisti di diverse generazioni, che segnano l’arte del nostro secolo.

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