Anti/Form, una mostra sulle trasformazioni della scultura al Kunsthaus Graz

Il termine “anti-form” nel 1960 rappresentava l’abbandono del concetto tradizionale di arte e scultura. Ciò si è trasformato in una sfida radicale che ha aperto le porte a nuovi mondi estetici, una tenzone che ha generato negli anni 1980 e 1990  una nuova ondata di sculture la cui influenza è percepibile ancora oggi. La mostra Anti/Form, al Kunsthaus Graz am Landesmuseum Joanneum di Graz (dal 4 febbraio al 15 maggio 2011), illustra per mezzo di esempi significativi provenienti dalla collezione MUMOK a Vienna, il modo in cui il concetto di scultura è stato sviluppato e ridefinito.

Opere di artisti completamente differenti da diversi decenni mostrano come un gesto radicale è divenuto un nuovo paradigma, con un linguaggio proprio. Quello che inizialmente è stato etichettato come scandaloso all’interno del manifesto dell’Anti-Form di Robert Morris ed all’interno della mostra di Harald Szeemann, When Attitudes Become Form  è oggi un fondamento importante per l’intera arte internazionale.

Ai Weiwei selezionato per la prossima mostra alla Turbine Hall del Tate Modern

 Ai Weiwei, Il celebre artista/attivista cinese da tempo impegnato in una dura lotta per il rispetto dei diritti civili nel suo paese nation, è stato selezionato dai vertici della Tate Modern di Londra per realizzare una nuova installazione alla Turbine Hall nel prossimo ottobre. Lo spazio cavernoso è già stato occupato da incredibili installazioni di artisti quali Miroslaw Balka e Dominique Gonzalez-Foerster , ora non resta che vedere cosa escogiterà Weiwei che di estro e creatività ne ha da vendere.

L’artista è nato a Pechino ed è conosciuto per opere che provocano reazioni e generano dibattiti, non a caso in una recente intervista  ha dichiarato:  “Libertà significa avere il diritto di fare domande su tutto”.  Sino ad oggi Weiwei è l’unico artista della regione pacifico-asiatica (che ancora vive e lavora in Cina) ad essere stato selezionato per esporre nella Turbine Hall.  Da venti anni l’artista gioca un ruolo fondamentale nella scena dell’arte contemporanea cinese e nel 2008 ha collaborato con gli architetti Herzog & de Meuron per la realizzazione del Bird’s Nest Stadium (o Nido d’uccello, ufficialmente chiamato National Stadium), struttura ufficiale delle olimpiadi di Pechino 2008.

England Go Go Go, un pieno di arte contemporanea per il 2010

Per coloro I quali avessero intenzione di recarsi in Inghilterra nei prossimi mesi, Globartmag ha deciso di fornire un piccolo vademecum delle mostre più interessanti che il Regno Unito si prepara ad ospitare.

Si parte con Donald Judd in mostra alla galleria Simon Lee fino al prossimo 29 gennaio. Pochi artisti hanno osato l’impossibile come Judd e questa mostra ne testimonia la vibrante creatività dai primi lavori sino alle opere industrialmente prodotte.

Miroslaw Balka sarà invece presente in una mostra alla Modern Art Oxford fino al 7 marzo, evento parallelo dell’acclamata prova dell’artista alla Turbine Hall della Tate Modern. Questa volta però l’artista polacco presenterà le sue opere video, parte meno conosciuta del suo corpus creativo.

La project space dell’ Hayward Gallery di Londra propone invece fino al 20 gennaio una ricca collettiva dal titolo Rooms Without Walls tra cui figurano le opere in bamboo della berlinese Isa Genzken miste a quelle di nuove leve dell’arte contemporanea.

Quando la Polonia mette il turbo

Anche se il mondo dell’arte contemporanea in questi ultimi tempi naviga in tempi di incertezza c’è almeno un punto fermo che abbiamo avuto il piacere di ravvisare, gli artisti contemporanei provenienti dalla Polonia ce la stanno mettendo tutta per affermare la loro nazione tra le grandi della mappa artistica internazionale. A Londra lo scultore di Varsavia Miroslaw Balka a riempito la Turbine Hall della Tate Modern con una bellissima ed acclamata installazione. A Düsseldorf, il Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, meglio noto come K21, ha inaugurato la prima grande mostra del giovane pittore di Cracovia Wilhelm Sasnal.

A Parigi, nei primi mesi del 2010 la Galerie Thaddaeus Ropac ospiterà le opere di un altro giovane artista di Cracovia chiamato Marcin Maciejowski, mentre il Centre Pompidou metterà in mostra una grande scultura dell’artista di Varsavia Monika Sosnowska. Insomma dopo la grande e subitanea ascesa della nuova corrente contemporanea russa, un’altra nazione dell’est Europa ha deciso di mettere il turbo e mostrare al resto del mondo la valenza dei propri artisti.

Miroslaw Balka mette in scena il nulla alla Turbine Hall

Molti di voi forse pensano che l’arte contemporanea sia totalmente vuota, altri forse ne sono totalmente sicuri. La Tate Modern con la sua decima mostra alla Turbine Hall ha deciso di togliere ogni dubbio e commissionare a Miroslaw Balka un enorme spazio vuoto ed oscuro, certamente poco adatto a coloro che hanno i nervi scoperti e paura degli spazi poco rassicuranti.

L’installazione dal titolo How it is è in realtà una grande camera d’acciaio lunga trenta metri profonda dieci ed alta tredici, una volta entrati all’interno di essa i visitatori sono liberi di camminare nella più totale oscurità, sperando di non inciampare o scontrarsi con le altre persone. La direzione della Tate Modern ha però precisato che la sicurezza e la salute pubblica sono di primaria importanza in questo genere di manifestazioni artistiche e allo scopo ha sguinzagliato una serie di guardiani muniti di torce che avranno il compito di raccogliere e guidare i “dispersi” o coloro i quali dovessero sentirsi poco bene all’interno di questa tetra e terribile opera.

preload imagepreload image