Un bicchiere di vino aiuta l’artista

Bambini non leggete questo articolo, potrebbe risultare ben troppo fuorviante per le vostre tenere menti. Tanto tempo fa si parlava di sesso, droga e rock and roll come il massimo della trasgressione. Oggi questi slogan, anche se appaiono un poco superati, sono sempre efficaci ed udite udite, sono anche molto utili alle menti creative, almeno stando a recenti studi scientifici.

L’università dell’Illinois avrebbe infatti condotto dei test dai quali si evince un risultato assai bizzarro: consumare alcool aiuta a risolvere problemi legati alla creatività. Di certo il risultato di questa ricerca appare un poco diseducativo ma la scienza parla chiaro, un gruppo di studenti con una percentuale di alcool nel sangue dello 0.075 (circa uno o due bicchieri di vino a seconda del peso corporeo del soggetto) è riuscita a risolvere dei problemi di natura creativa, in maniera molto più rapida ed efficace rispetto ai soggetti per così dire sobri. 

Ritrovati (o quasi) i capolavori rubati, sono nel cassonetto

Una notizia a dir poco agghiacciante aggiunge un tassello imprevisto alla storia del furto d’arte al Musée d’Art Moderne di Parigi del maggio 2010. Come ben ricorderete in quella data, alcuni malfattori si introdussero all’interno della prestigiosa istituzione museale, appropriandosi di alcune celebri tele come Pastorale di Henri Matisse, Albero di Olive vicino Estaque di Georges Braque, Donna con Ventaglio di Modigliani, Natura morta con candelabro di Fernand Léger più un altro capolavoro di Pablo Picasso. Ovviamente le opere sono di inestimabile valore culturale ma la loro quotazione complessiva in termini pecuniari si aggirerebbe attorno ai 134 milioni di dollari.

Ebbene di quel furto non si è saputo più nulla fino alla scorsa settimana, quando un uomo arrestato per un altro furto con scasso nel maggio di quest’anno è stato interrogato anche sul furto al museo. L’interrogatorio ha portato alla luce la complicità dell’uomo, identificato come Vrejan T. Il personaggio in questione è una vecchia conoscenza della polizia, è di origini serbe ed è conosciuto con il soprannome di Spiderman, per la grande abilità nello scalare palazzi e successivamente colpire all’interno degli appartamenti di lusso. A quanto pare l’uomo ha agito per conto di un dealer di nome Jean-Michel C., che gli ha promesso una ricompensa di 40.000.

Errori ad arte, quando gli esperti sono poco esperti


Nel corso di questa settimana avevamo stilato un articolo incentrato sugli errori della critica contemporanea. Esistono però altre figure legate all’arte che sbagliando combinano molti più danni di quelli prodotti dai curatori. Stiamo parlando degli esperti e degli studiosi,  categorie illustri che tanto hanno dato alla storia dell’arte ma che molte volte hanno contribuito a creare disastri irreparabili con le loro avventate attribuzioni. Ora, fortunatamente, la scienza ha risolto molte spigolose questioni grazie ai raggi x, all’analisi dei pigmenti ed alle altre tipologie di esami digitali.

Purtroppo però c’è ancora chi si fida unicamente dei suoi occhi e che, avendo studiato attentamente un dato maestro della pittura, crede di poterne riconoscere a prima vista qualsiasi capolavoro nascosto. L’ultimo danno in ordine di tempo è stato causato da un pool di studiosi cinesi che avevano erroneamente attribuito un dipinto anonimo al maestro Xu Beihong.

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