Una sagoma dell’Italia composta da migliaia di teste di cerini bruciati, materiale “incendiario” per sottolineare la precarietà in cui si trova il paese e alludere alla catastrofe costantemente in agguato. È questa una delle installazioni che si troveranno di fronte i visitatori di “M – A – C – C – H – I – N – A – Z – I – O – N – I” – la mostra di Claire Fontaine che il 3 febbraio prossimo apre la stagione espositiva 2012 di Museion.
Il collettivo Claire Fontaine, fondato a Parigi nel 2004, prende il nome da una nota marca francese di quaderni e cancelleria. I suoi lavori, animati da una ricerca teorica, riprendono spesso a quelli di altri: Claire Fontaine si definisce infatti un’artista “ready made”, mettendo in discussione la figura stessa dell’artista, definita “singolarità qualunque” equivalente di un orinale o di una scatola di sapone “Brillo”, e quindi altrettanto intercambiabile. Quella a Museion è la prima personale del collettivo in un museo italiano. Le opere di Claire Fontaine nascono e si riferiscono a situazioni socio-politiche di scottante attualità, contengono brillanti metafore e una forte carica utopica. Al museo di Bolzano il collettivo presenta una selezione di lavori esistenti e nuove produzioni: dai video alle scritte al neon fino alle installazioni e alle “sculture-macchinari”.