Ci devo lavorare su questo. Sono uscita dal PAC di Milano con un senso di nausea, Marina Abramovic ha promesso il tempo dell’esperienza e io mi ritrovo con irritazione e irriquietezza. Cosa è andato storto?
Se cercate su Twitter #abramovicmethod trovate i commenti di chi ha vissuto in prima persona il metodo di Marina: entusiasti e privi di un contenuto che vada oltre l’entusiasmo di essersi sentiti parte di un qualcosa che ha valore sociale. Io filosofia l’ho studiata solo alle superiori, ma so che ci siamo già passati, il pensiero umano è capace di superare l’io, questa performance invece riporta ogni pensiero ad una forma di egocentrismo che mi inquieta. Cavie di laboratorio e anche un po’ esibizionisti. Il mio è un problema di fiducia, sia chiaro, e faccio anche un po’ fatica a scriverne pubblicamente, ma Marina ha detto che la cosa migliore è scrivere di quello che si sperimenta in prima persona. Ha anche detto, nel suo italiano spigoloso, che se gli diamo il nostro tempo lei ci da l’esperienza, se non gli diamo il nostro tempo non c’è nulla in cambio. Mi sembra corretto.