Confrontations – MAMBO e MART VS New Museum

Eccoci giunti al terzo appuntamento della nostra serie estiva intitolata Confrontations. Si tratta di un confronto all’americana tra le offerte culturali di due prestigiose istituzioni, una straniera e l’altra italiana. Dalle nostre parti vengono stanziati milioni e milioni di euro per tenere in vita gli spazi pubblici e garantire loro un programma espositivo allettante per il pubblico. Alla fine della nostra breve avventura  sarà più facile comprendere il peso della nostra cultura contemporanea e l’utilizzo finale dei fondi stanziati dai contribuenti a favore della stessa.

Nella prima puntata avevamo organizzato un match MAXXI di Roma VS Tate Modern di Londra mentre nella seconda avevamo rincarato la dose con un confronto letale MADRE di Napoli e Castello di Rivoli VS ICA di Londra. Oggi il confronto si fa ancora più duro visto che abbiamo due sfidanti d’eccezione vale a dire MAMBO di Bologna e MART di Trento e Rovereto VS New Museum di New York. Riusciranno due musei italiani a garantire una programmazione migliore di un museo newyorkese?

Videoart Yearbook 2012

Ritorna l’appuntamento estivo con la videoarte: settima edizione della kermesse bolognese L’11 luglio in Santa Cristina il meglio della videoarte, ospiti speciali e un omaggio a Diego Zuelli Fedele a una tradizione ormai consolidata, anche quest’anno il Dipartimento delle Arti Visive e la Scuola di Specializzazione in Beni Storici Artistici, che ne è parte integrante, celebrano il culmine dell’estate con un evento culturale e festoso nello stesso tempo, presentando un ricchissimo programma fondato sulla videoarte.

Questa forma tecnica ed espressiva è soltanto un minimo settore dell’amplissimo arco storico-disciplinare che le due istituzioni abbracciano, ma si raccomanda sia per il poco costo con cui è possibile raccoglierne e mostrarne i prodotti, sia soprattutto per il ruolo sempre più rilevante che la videoarte ha assunto, fungendo da punto di confluenza di ogni altro genere e tecnica. Si può ben dire che oggi tutte le arti si concentrano nel video, così come in altri tempi avveniva per il dramma o per la musica.

your LAST work a Casabianca

“Se non c’è un committente non è che mi metto a produrre nuove opere. E ora ho deciso di smettere. Dopo il Guggenheim voglio prendere una pausa, che da come la vedo è definitiva. Per quanto tempo dobbiamo dimostrare chi siamo? Personalmente so già chi sono cosa sono in grado di fare e cosa no. Magari adesso potrei cominciare a fare il pittore. Non so disegnare, ma posso far dipingere qualcun altro. Del resto il più bravo scalatore del mondo è senza una gamba.”
Maurizio Cattelan (Io Donna del 15/10/2011)

La mostra che conclude la stagione di Casabianca è dedicata al tema dell’epilogo. Ma nell’epilogo può rivelarsi il prologo di una nuova esperienza. Darth ha proposto a otto giovani artisti che si trovano all’inizio della propria carriera di produrre un loro “ultimo lavoro”, cercando di innescare un meccanismo in cui ciò che è naturalmente ultimo nell’ordine dei pensieri diventi improvvisamente il primo.

Live Arts Week a Bologna

Xing presenta Live Arts Week, una nuova iniziativa che nasce dalla fusione tra le esperienze di Netmage – International Live Media Festival e F.I.S.Co. – Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo. Live Arts Week promuove l’intreccio tra discipline e forme di espressione, ed offre momenti di coabitazione tra artisti e pubblici di diversa provenienza. Incentrato sulle live arts, intese come insieme eterogeneo di pratiche che ruotano intorno alla presenza, alla dimensione performativa e all’esperienza percettiva di suoni e visioni, propone un programma internazionale che riflette una concezione dell’arte come esperienza, fatta di temporalità, posture e immaginari.

La scelta di lanciare il nuovo evento come ‘settimana’ intende rompere con la concezione di un festival visto come punta consumistica della vita culturale di una città. Si tratta piuttosto di una coabitazione di forme diversificate per dimensione ed intensità – concentrate in un tempo limitato che presentino l’arte come un fatto complesso ma coeso.

L’evento avrà luogo a Bologna dal 24 al 29 aprile e si svilupperà nell’arco di una settimana in sei diversi luoghi del centro storico, con un programma che permette di attraversare un insieme di spazi-mondo attivati da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale. Trenta artisti nel complesso, raggruppati in ‘scene’ e ‘compagni di specie’.

Videoart Yearbook 2011 all’Ex Convento di Santa Cristina di Bologna

Dopo aver promosso con grande successo l’evento Incontro con Marina Abramovic- Lady Performance durante Artefiera 2011, il Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna e la Scuola di specializzazione in Beni Storici Artistici, che ne è parte integrante, presenta anche quest’anno l’evento Videoart Yearbook 2011 a cui ha dato vita nel 2006.

Martedì, 12 luglio alle ore 17.30 nel Chiostro di Santa Cristina a Bologna, avrà inizio questa sesta edizione, unica nel suo genere e con cadenza annuale, che, grazie all’attento lavoro del gruppo di ricercatori del Dipartimento composto da Renato Barilli, Alessandra Borgogelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Paola Sega, indaga nello specifico le forme espressive della videoarte e della manipolazione dell’immagine. Due settori in continua e costante espansione nel’ambito della sperimentazione artistica contemporanea anche grazie all’applicazione delle più avanzate tecnologie digitali.

James Casabere alla Galleria Marabini di Bologna

La Galleria Marabini è lieta di presentare i nuovi lavori dell’ artista statunitense James Casebere. La mostra inaugurerà giovedì 17 Marzo dalle ore 18.00 alle 20.00 fino al 30 Aprile 2011. Questi nuovi lavori di James Casebere completano il ciclo iniziato nel 2008 della serie “Flooded Cell“, già esposta nello stesso anno a Bologna ed in parte ispirata alle vie d’acqua sotterranee medievali della città.

Casebere realizza maquettes tridimensionali, che fotografa dopo una ricostruzione in miniatura di ambienti esterni o interni, riproducendo i dettagli non solo architettonici, ma di acqua, pulviscolo e luce. L’estrema complessità del lavoro e la parallela produzione della serie “Landscapes With House”, per la Whitney Biennal 2010 di New York, avevano causato un rallentamento nella realizzazione finale di questa serie dei sotterranei, ora portata a termine.

Pier Paolo Calzolari torna nella sua Bologna

Pier Paolo Calzolari ritorna nella sua città con una grande esposizione articolata in tre luoghi,pubblici e privati,fra i più prestigiosi di Bologna. L’artista,che iniziò la sua avventura nel 1965 a Bologna allo Studio Bentivoglio,ha creato per la sala ottagonale del Museo Morandi un opera di ampie dimensioni,la quale sarà inaugurata sabato 22 Gennaio alle ore 18.00 e la si potrà visitare fino al 13 Febbraio 2011.

Intanto al Mambo,alle 17.00 dello stesso giorno,inizieranno le proiezioni di alcuni video dell’artista di grande interesse e soprattutto,che assai raramente è possibile vedere. Le proiezioni continueranno fino al 27 Marzo. Fino al 27 Marzo resterà aperta anche la parte dell’esposizione che si inaugurerà alla Galleria de’Foscherari alle ore 18.30,sempre di sabato 22 Gennaio.

Daniel Gustav Cramer e Haris Epaminonda a Bologna

Sulla scia del successo della mostra Mediated experience: Olafur Eliasson’s books (che ha registrato 5000 presenze in sole due settimane) e del catalogo edito per l’occasione TYT [Take Your Time], Vol.2: Printed Matter, la prossima edizione di Artelibro Festival del Libro d’Arte presenta la mostra The Infinite Library che coinvolge dal 15/9/10 al 2/10/10 due giovani artisti internazionali: Daniel Gustav Cramer (Germania) e Haris Epaminonda (Cipro). Nel contesto della città di Bologna e di Artelibro, The Infinite Library sarà presentato in due degli spazi storici piu’ suggestivi: la Biblioteca Universitaria e il Museo di Palazzo Poggi, dando luogo ad un dialogo stimolante tra patrimonio culturale e sperimentazione contemporanea.

Concepito da Daniel Gustav Cramer e Haris Epaminonda (protagonista quest’anno di una mostra personale alla Tate Modern) ed iniziato nel 2007, The Infinite Library e’, come recita il titolo, un progetto in via di continua evoluzione. Nelle stesse parole degli artisti: –E’ un ampio archivio di libri, ognuno creato tramite libri già esistenti, numerati come fossero nuovi volumi. Ogni volume ha una sua struttura propria riassemblata ogni volta a partire da un materiale originale e dalle possibilità che questo offre. Mentre la biblioteca si espande con l’aggiunta di nuovi libri, ogni singolo volume porta con se’ il potenziale di diventare il centro di una installazione spaziale, una estensione del soggetto, della forma, del contenuto, del ritmo e della logica del libro-.

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