Alice Anderson da Artopia a Milano

Timescale misura il periodo di tempo che occorre perché qualcosa accada o venga completata e inoltre specifica la divisioni del tempo e calcola il lasso di tempo intercorso. Artopia inaugura il nuovo spazio con la prima mostra personale in Italia dell’artista anglo-francese Alice Anderson dal titolo Timescale, un gruppo di sculture che mostrando una progressione nel tempo e nello spazio danno vita ad una scansione temporale autobiografica. Il tempo nel suo trascorrere e nella sua ineluttabilità costituisce il tema centrale della ricerca artistica di Alice Anderson.

I lavori presentati nei due piani della galleria si ricollegano ai cambiamenti del corpo in Toise, richiamano l’adolescenza in Shields, il passare degli anni in Now, la negazione del tempo in Clocks e l’osservazione del mondo che ci circonda in Mirrors.

From Research to Design alla Triennale di Milano

La Triennale di Milano e il Corso di Laurea in Ingegneria Edile/Architettura dell’Università di Pavia, organizzano una mostra di progetti di architetti cinesi che sarà aperta il 4 settembre con una conferenza dell’arch. Wang Shu, Premio Pritzker 2012. La ricerca teorica sull’architettura e sul design così come la pratica costruttiva trovano attualmente terreno fertile in tutta la Cina contemporanea ma in modo particolare nella città di Shanghai, baricentro del dibattito sullo sviluppo urbano e architettonico anche grazie all’ambiente culturale legato alla Tongji University.

La Tongji University, con la quale il Corso di Laurea in Ingegneria Edile/Architettura dell’Università di Pavia ha firmato importanti accordi come il Double Degree Programme in Building Engineering and Architecture per lo scambio di studenti e docenti e il reciproco riconoscimento del diploma di laurea, forma progettisti e architetti – anche di Pavia – in grado di rappresentare nel mondo l’alto livello qualitativo ormai raggiunto dall’architettura cinese contemporanea sui temi dell’inserimento nel contesto, della cura dei dettagli, dell’innovazione dei materiali, dell’attenzione per uno sviluppo sostenibile come dimostrano gli edifici dell’Expo 2010 e alcuni progetti a Shanghai.

Carsten Nicolai all’Hangar Bicocca di Milano

Il 20 settembre HangarBicocca presenta unidisplay, l’installazione audiovisiva di Carsten Nicolai, artista tedesco, musicista e personaggio di spicco della ricerca contemporanea tra musica elettronica e immagini. unidisplay è un’imponente installazione realizzata appositamente per la navata di HangarBicocca (a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni).

Il progetto – sponsorizzato da Pirelli che è anche tra i soci Fondatori di Hangar Bicocca – consiste in un’unica parete-display, lunga cinquanta metri, delimitata agli angoli da due muri specchianti che espandono così le immagini all’infinito: un potente intervento che entra in relazione con le dimensioni industriali di HangarBicocca e con la grande opera di Anselm Kiefer I Sette Palazzi Celesti.

Florian Pumhösl alla Lisson Gallery di Milano

Lisson Gallery Milan è lieta di annunciare la personale dedicata all’artista austriaco Florian Pumhösl (1955, Vienna).  La mostra “Florian Pumhösl: Three Animated Films” comprenderà tre film: Animated Map (2005), EI335721443JP (2009) e Tract (2011), una vetrina e una nuova opera a muro realizzata appositamente per l’occasione. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 28 settembre al 2 novembre 2012.

Animated Map, 2005  16 mm film, color, 4:20 mins., loop, silent
Le “Mappe Animate” rappresentano i precursori delle immagini animate nel cinema e, in passato, sono state utilizzate come illustrazioni nei bollettini settimanali di attualità. Durante la Prima Guerra Mondiale, “mappe animate” sono state spesso realizzate per rappresentare cinematograficamente alcune battaglie, dando prova della stretta relazione tra il complesso militare-industriale e il linguaggio pittorico astratto dell’inizio del 20 ° secolo.

No Need for Real? alla Triennale di Milano

La mostra(dal 2/9/2012 al 16/9/2012) apre la discussione sul bisogno del reale e il suo rapporto con la realtà virtuale nelle “media art”, nell’ambito delle nuove arti digitali. Attraverso un approccio multidisciplinare, la mostra presenta le opere che uniscono l’arte alle nuove tecnologie, alla storia, alla scienza e all’ingegneria. L’obiettivo principale della mostra è usare diverse tecnologie della società dell’informazione per rappresentare l’opera d’arte e mostrare un nuovo approccio artistico orientato alla ricerca applicata. Le opere presentate sono premonitrici dello sviluppo tecnologico nel settore della visualizzazione e interazione 3D attraverso dispositivi mobili.

Nell’occasione della 18-esima Conferenza Internazionale su “Virtual Systems and Multimedia” (VSMM2012), la mostra No Need for Real? pone la domanda: che cosa viene dopo in termini di rapporto tra reale e virtuale? Le opere sono esposte nello spazio fisico della Triennale di Milano attraverso le tecniche della realtà aumentata. La realtà aumentata permette di sovrapporre oggetti virtuali e multimediali all’ambiente circostante attraverso un dispositivo mobile quale uno smartphone, oppure con l’uso di un computer portatile dotato di webcam (I-Pad, laptop, ecc.).

A.R Penck alla Cardi Black Box di Milano

Cardi Black Box è lieta di annunciare la ripresa della nuova stagione espositiva con un’importante retrospettiva dedicata a uno tra i maggiori esponenti del neo-espressionismo tedesco, A.R Penck (Dresda, 1939). La mostra, che sarà inaugurata il 6 settembre, resterà aperta al pubblico da venerdì 7 settembre a fine novembre 2012. La retrospettiva che Cardi Black Box dedica al grande artista tedesco vuole documentare quella parte fondamentale della produzione artistica di A. R. Penck che va dalla fine degli anni Settanta sino ai lavori più recenti, con gruppi pittorici e scultorei riconducibili alle varie fasi della sua ricerca artistica.

In mostra saranno presentate circa 40 opere, tra dipinti di grande formato e sculture, dove sono rintracciabili i motivi e i temi centrali della sua estetica. L’esposizione offre l’occasione per conoscere meglio il lavoro scultoreo di Penck, a tutt’oggi ancora meno noto al grande pubblico per il minor numero di esposizioni incentrate su questa parte della sua produzione.

Apriti IED a Milano

APRITI IED è l’annuale appuntamento con cui l’Istituto Europeo di Design conclude l’anno accademico: tre giornate a porte aperte e un calendario di appuntamenti dove la creatività e il talento saranno i protagonisti. Da mercoledì 4 a venerdì 6 luglio le sedi di Via Bezzecca 5 e Via Sciesa 4 si trasformeranno in un villaggio creativo aperto al pubblico: quel luogo vissuto e animato da centinaia di studenti nel corso dell’anno diventerà teatro della loro crescita, della loro formazione ed esperienze, mostrandone i migliori progetti e parlando della loro vita, dei momenti di studio e allegria che hanno scandito un lungo percorso formativo, in un fermento di idee, creatività e talento.

In questi giorni la sede aprirà le sue porte ad appassionati di design, moda, comunicazione visiva e management delle imprese creative, studenti, aziende, professionisti ma anche giovani interessati alle iniziative dello IED e semplici curiosi, che saranno i benvenuti e potranno lasciarsi coinvolgere dalle iniziative
in calendario.

Chiara Dynys allo Spazioborgogno di Milano

Guardati è il nuovo progetto espositivo di Chiara Dynys che inaugura mercoledì 27 giugno 2012 alle ore 18.30 presso lo Spazioborgogno di Milano.

Concepito dall’artista appositamente per lo spazio postindustriale di Ripa di Porta Ticinese 113, il progetto rappresenta un ulteriore sviluppo della ricerca artistica di Chiara Dynys incentrata sul processo conoscitivo e le relazioni fra l’opera, l’ambiente espositivo e il suo pubblico. L’esposizione si compone di due parti distinte, una anticipata quest’anno con una mostra alla Galerie Hollenbach di Stoccarda e una completamente inedita.

Elad Lassry al PAC di Milano

Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, dal 6 luglio al 16 settembre 2012, presenta la prima mostra monografica che un’istituzione museale italiana dedica al lavoro di Elad Lassry (1977, Tel Aviv; vive e lavora a Los Angeles) a cura di Alessandro Rabottini. La mostra, promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design e dal PAC, ad oggi rappresenta la più ampia panoramica mai realizzata sul lavoro dell’artista israeliano, che il pubblico italiano ha già avuto modo di apprezzare nell’ultima edizione della Biennale di Venezia.

Il lavoro di Lassry è caratterizzato da una riflessione sull’ubiquità dell’immagine nella società contemporanea e sulla possibilità di ridefinire codici visivi conosciuti e abitudini interpretative. In questa mostra verranno presentate un’ampia selezione di opere a parete, quattro film, nuove opere di scultura e un’installazione che fonde fotografia, scultura e architettura realizzata appositamente per il PAC.

Due mostre alla Triennale di Milano

La mostra “Ugo Mulas: Esposizioni” offre un percorso inedito nell’opera del fotografo milanese.  L’attenzione di Mulas per le consuetudini legate alla fruizione dell’arte permette di attraversare i musei, le gallerie, le collezioni private d’Europa e d’America, di osservare il rapporto dei visitatori con le opere negli spazi pubblici e gli interni delle abitazioni dove gli oggetti d’arte sono legati ancora ad un rito intimo, condiviso dal collezionista con i suoi ospiti.

Le inaugurazioni delle Biennali, il pubblico dei grandi musei francesi, russi e tedeschi (1959-60), l’invasione delle opere nelle strade e nelle piazze di Spoleto per la mostra Sculture nella città (1962) sono esempi di una visione critica che porta Mulas a leggere le trasformazioni delle esposizioni negli anni Sessanta. Dal 1964 iniziano i viaggi negli Stati Uniti, dove Mulas coglie l’atmosfera delle gallerie e delle case dei collezionisti americani, accompagna Marcel Duchamp a rivedere le sue opere nelle sale del MoMA e racconta l’inaugurazione della personale di Alexander Calder al Guggenheim (1964). La Biennale del ‘68 segna la fine di una stagione, la crisi delle istituzioni museali, la critica al collezionismo e alla privatizzazione dell’arte.

Fabio Mauri al Palazzo Reale di Milano

Dal 19 giugno al 23 settembre 2012 Palazzo Reale ospita in esclusiva nelle sue sale uno straordinario progetto espositivo: Fabio Mauri. The end. La mostra, – curata da Francesca Alfano Miglietti e prodotta dal Comune di Milano – Cultura Moda Design, raccoglie per la prima volta le opere più importanti di FABIO MAURI: installazioni, oggetti, performance, opere, emozioni e visioni dell’artista che ha fatto dell’ideologia un materiale dell’arte.

Il progetto, nelle suggestioni di un edificio altamente simbolico della città, si muove su diversi registri espositivi che insieme costituiscono un itinerario unitario e coerente: un primo percorso, più intimo, per l’esposizione di una raccolta inedita di disegni, un secondo percorso, inaspettato e palese, delle più importanti installazioni di Fabio Mauri, e un ultimo che raccoglie una ricca selezione di ‘Schermi’, le prime opere monocrome dell’artista realizzate alla fine degli anni Cinquanta che contengono già il riferimento al cinema e alla civiltà contemporanea dell’immagine.

Gillo Dorfles. Kitsch alla Triennale di Milano

La Triennale di Milano presenta la mostra “Gillo Dorfles. Kitsch – oggi il kitsch” curata da Gillo Dorfles, insieme con Aldo Colonetti, Franco Origoni, Luigi Sansone e Anna Steiner. Nel 1968 esce “Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto” edito da Mazzotta, una serie di approfondimenti teorici che hanno aiutato a descrivere il concetto di kitsch in tutte le sue articolazioni; concetto che Dorfles per primo ha contribuito in modo decisivo a definire, a livello internazionale.  Il testo di Dorfles è una vera pietra miliare per la comprensione e l’evoluzione del “cattivo gusto” dell’arte moderna; afferma che alcuni capolavori della storia dell’arte come il Mosé di Michelangelo, la Gioconda di Leonardo sono “divenuti emblemi kitsch perché ormai riprodotti trivialmente e conosciuti, non per i loro autentici valori ma per il surrogato sentimentale o tecnico dei loro valori”.

“L’industrializzazione culturale, afferma Dorfles, estesa al mondo delle immagini artistiche ha condotto con sé un’esasperazione delle tradizionali distinzioni tra i diversi strati socio-culturali. La cultura di massa è venuta ad acquistare dei caratteri assai diversi (almeno apparentemente) dalla cultura d’élite, e ha reso assai più ubiquitario e trionfante il kitsch dell’arte stessa.”

Paolo Consorti a Palazzo Reale di Milano

Promossa dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design e Palazzo Reale, la centralissima sede espositiva milanese ospita dal 14 giugno al 1° luglio 2012 la mostra di Paolo Consorti “Rebellio Patroni, Sant’Ambrogio e il piccolo Duomo”, a cura di Antonio Arévalo, con un contributo critico di Angelo Bucarelli. L’esposizione – venti opere di grande formato, un’istallazione e un docufilm prodotto da Magazzini Einstein per Rai Educational – si basa su una reinterpretazione in chiave contemporanea e simbolica dell’operato dei Santi d’Italia, espressione della cultura popolare del nostro paese e di un’unità geografica e spirituale.

Il Progetto Rebellio Patroni, concepito come un percorso multiforme e in progress, in cui la performance, la scultura e il dipinto costituiscono il corpus unico del progetto, prende avvio nel 2011 in coincidenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In esso i santi di Consorti si esprimono attraverso azioni paradossali mettendo in atto nel presente una loro originale e pacifica forma di azione antagonista che, aggirando con l’ironia la retorica sul decadimento morale e civile della società, propone l’urgenza di un impegno nel presente.

Do not think alla Fabbrica del Vapore di Milano

Arriva a Milano, alla Fabbrica del Vapore “Do not think“, il progetto skateboarding promosso dalla Fondation d’Art Oxylane, dopo le tappe di Berlino e Wroclaw (Polonia) e prima di proseguire il viaggio verso Barcellona, Marsiglia e Londra.  Opere di: Andrea Belfi, Dave the Chimp, Brad Downey, Jacques Floret, Micha Wermkauf & Matthias Leinke, Christian Roth, The Wa

Un incontro tra arte e sport: una grande rampa per skate decorata verrà regalata alla città di Milano e sarà realizzata all’interno del piazzale della Fabbrica del Vapore, mentre l’esposizione proseguirà in alcuni spazi interni. In mostra le opere di otto artisti tra musica, disegni, installazioni, fotografie e video, tutte ispirate al mondo dello skateboarding, con il patrocinio del Comune di Milano.

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