Fotografia e lavoro: rotture e continuità tra passato e presente

Domenica 21 ottobre noi di Globartmag abbiamo assistito ad una interessante ed inconsueta iniziativa artistica. Stiamo parlando dello slide show fotografico CONTEMPORARY PHOTOGRAPHERS (AND STILL NO MEN) AT WORK curato da ARTONISE http://www.artnoise.it/ e svoltosi presso la s.t. foto libreria galleria, sita presso il rione romano di Borgo Pio, a due passi dall’abbraccio berniniano della Basilica di S. Pietro. La location, oltre a essere in sintonia con l’evento proposto, è ideale per chi vuole tenersi aggiornato sulle ultime uscite editoriali del settore fotografico, per scambiare opinioni, per bere un buon bicchiere di vino ed osservare da vicino le suggestive istantanee proposte nelle esposizioni visibili nella saletta al piano inferiore.

Confrontations – Tate Modern vs MAXXI

Estate, tempo di vacanze. Ovviamente anche per chi abita al di fuori dei nostri confini è giunto il momento di visitare l’Italia, meta turistica di molti stranieri. Il reale problema è che mentre l’offerta culturale degli altri paesi è assai ricca anche d’estate, dalle nostre parti lo scenario è semplicemente devastante. Ebbene, nel corso di questa estate rovente vorremmo inaugurare una piccola serie a puntate intitolata Confrontations vale a dire un piccolo giochino che abbiamo inaugurato qualche anno fa sulle pagine del nostro blog.

Si tratta di un confronto all’americana tra le offerte culturali di due prestigiose istituzioni, una straniera e l’altra italiana. Alla fine della nostra breve avventura  sarà più facile comprendere il peso della nostra cultura contemporanea e l’utilizzo finale dei fondi stanziati dai contribuenti a favore della stessa. Iniziamo da due pezzi da novanta, la Tate Modern di Londra ed il MAXXI di Roma, attualmente al centro di una triste vicenda relativa alla danza di poltrone al vertice.

Marisa Merz Call for papers

Call for papers, da inviare entro il 22 ottobre 2012

Giornata di studi dedicata a Marisa Merz – Roma, sabato 1 dicembre 2012

Il nuovo allestimento della collezione del MAXXI Arte A proposito di Marisa Merz porta avanti l’approfondimento che il Museo dedica alla storia dell’arte italiana contemporanea e a quegli artisti che possono essere considerati i maestri delle generazioni del XXI secolo.Nucleo della mostra è la recente acquisizione dell’opera Senza titolo, 2009 – 2010, che, con l’esposizione di altri lavori, è stata l’occasione principale che ha portato il MAXXI  ad approfondire la ricerca su Marisa Merz con la pubblicazione di un quaderno monografico (A proposito di Marisa Merz, a cura di Carolina Italiano, Mousse Publishing 2012).

Il Teatro anatomico di Silvia Giambrone

IMG 1701 from Emanuele Napolitano on Vimeo.

Giovedì 12 luglio si è svolta al MACRO Testaccio di Roma la performance Teatro Anatomico di Silvia Giambrone, ospitata all’interno della mostra Re-Generation.  Noi di Globartmag eravamo presenti quindi vi forniamo di seguito un piccolo resoconto di ciò che è accaduto:

Fa caldo, molto caldo. Negli spazi sovrastanti la Pelanda un nutrito gruppo di persone attende con ansia di scoprire cosa succederà, nel mentre l’occhio cade su di un comodino ed una sedia che occupano inerti e sornioni la sala circolare, mobilio vecchio stile, rassicurante come le case d’altri tempi.  L’artista entra, sedendosi placidamente sulla sedia. Giusto il tempo di sistemare un colletto di pizzo sulla carne nuda al di sotto del collo, ed ecco entrare un uomo che la affianca. L’uomo ha una borsa, da cui lentamente tira fuori ago chirurgico e filo.

Focus su Norman MacLaren

Domenica 15 luglio 2012 dalle ore 21 Kino e Abstracta presentano una serata interamente dedicata al cinema di animazione del grande autore canadese. I lavori selezionati da Alfio Bastiancich, uno dei più importanti studiosi di MacLaren e autore di diverse pubblicazioni al riguardo, verranno brevemente presentati e introdotti. Il lavoro di MacLaren, in cui la tecnica è sempre funzionale allo spunto narrativo e concettuale si snodano così in un percorso poetico e didattico ogni volta di grande spessore tecnico e lirico.

“Norman MacLaren. Regista scozzese, naturalizzato canadese, del cinema di animazione, nato a Stirling l’11 aprile 1914 e morto a Montréal il 26 gennaio 1987. Artista-artigiano per eccellenza, esplorò incessantemente le possibilità tecniche e linguistiche del cinema di animazione, senza tuttavia mai dimenticare l’esigenza morale di stabilire una forte comunicazione con il pubblico. La sua filmografia conta sessantasei opere, tutte caratterizzate da un’incessante ricerca e da un implacabile rigore compositivo.

Brightlight/Darklight all’American Academy in Rome

Roma – Martedì 19 giugno e 3 luglio 2012 l’American Academy in Rome inaugurerà nella sua galleria la doppia mostra Brightlight/Darklight, curata da Ludovico Pratesi e Valentina Ciarallo. Questa esposizione ospiterà le opere di 4 giovani artisti italiani: Francesco Carone, Chiara Camoni, Salvatore Arancio ed Emanuele Becheri. I loro lavori riflettono sull’ambigua natura della percezione del tempo attraverso la metafora dei due aspetti della luce: l’abbaglio delle giornate estive e l’oscurità della notte.

Gli artisti trasformeranno i due spazi espositivi della galleria dell’American Academy in ambienti che permettono ai visitatori di vivere l’evento espositivo come un’esperienza di conoscenza, innestando una riflessione sulla capacità dell’arte di aprire inaspettate modalità interpretative e modificando così la banalità del quotidiano. Ogni artista, attraverso un percorso che unisce opere realizzate con tecniche diverse, crea un itinerario concettuale ed emotivo unico e memorabile.

Re-generation al MACRO Testaccio di Roma

Re-generation, è la grande collettiva che presenta più di cinquanta degli artisti che contribuiscono — o hanno contribuito in anni recenti — a rinnovare il fermento artistico e culturale romano, sostenuti dai nuovi musei, fondazioni e gallerie che richiamano in città critici, curatori e altre figure chiave del settore, riposizionando così la capitale sulla mappa del circuito dell’arte contemporanea internazionale.

I due padiglioni e gli spazi esterni di MACRO Testaccio ospitano opere di pittura, fotografia, video e installazione che dialogano con un nucleo di opere di artisti storici che hanno lavorato e vissuto in città. La sera dell’inaugurazione, gli artisti Valentino Diego e Emma Seach, Giuseppe Pietroniro, Gabriele de Santis e Valentina Vetturi aprono il programma di performance che, insieme alla rassegna di proiezioni video, si sviluppa lungo tutto il corso della mostra. Mercoledì 27 e giovedì 28 giugno Valerio Rocco Orlando conduce il tour performativo Promenades, con partenza alle 17.00 da piazza di Siena, Villa Borghese.

Federico Cavallini alla art_core_gallery

Dal 25 giugno 2012 art_core_gallery dà avvio alla sua attività espositiva in collaborazione con la Fondazione VOLUME! con la personale di Federico Cavallini Leaving behind, a cura di Silvano Manganaro. Nucleo centrale della mostra sono tre grandi quadri, più cinque di dimensioni più piccole, realizzati con il materiale prelevato dai filtri delle asciugatrici delle lavanderie e riassemblato in un pattern omogeneo. Ad essi si affianca il video Il Castello di Carte e una scultura permanente realizzata sulla terrazza dello spazio espositivo.

Lo spirito di Federico Cavallini è da sempre quello del raccoglitore e del classificatore; un indagatore del reale spinto però da motivazioni che non vogliono essere mai tassonomiche ma sempre poetiche ed evocatrici. Cuore della mostra sono tre grandi tele che si presentano allo spettatore come quadri informali, giocati sulle gradazioni del bianco e del grigio o con tenui sfumature di colore, il loro titolo (Lavanderia Lucia, Camp Darby 1, Camp Darby 2) lascia però intuire l’essenza di questi lavori: il riferimento a certa pittura astratta del secolo scorso è puramente “accidentale” se non ironico.

Terzo meeting per D’apres Giorgio

Ester Coen e’ il secondo ospite (il 23/06/2012)  a condurre una visita guidata personalizzata della mostra collettiva ‘D’apres Giorgio’, a cura di Luca Lo Pinto, che durera’ un anno. Un’opportunita’ per riflettere sui processi interpretativi e sulle modalita’ con le quali persone diverse possono guardare allo stesso oggetto o, come in questo caso, ad un’esposizione. Installazioni, dipinti, disegni, sculture, fotografie, sono realizzati appositamente da artisti italiani e stranieri nell’intento di offrire un secondo livello di lettura della Casa-museo. Per l’occasione una nuova opera sara’ aggiunta: ‘Cash Only at Lunch’, 2012 dell’artista Nicholas Hatfull.

La mostra si articola in un ampio arco temporale e coinvolge artisti volutamente eterogenei fra loro per generazione, poetica e ricerca stilistica: Alek O, Darren Bader, Nina Beier, Carola Bonfili, Benny Chirco, Giulio Frigo, Martino Gamper, Paul Armand Gette, Tobias Madison & Kaspar Müller, Marcello Maloberti, Momus, Olaf Nicolai, Henrik Olesen, Luigi Ontani, Nicola Pecoraro, Emilio Prini, Dan Rees,Izet Sheshivari, Alexandre Singh, John Stezaker, Luca Trevisani, Luca Vitone e Raphäel Zarka.

Open Doors_Corruptions all’Istituto Svizzero

Il progetto conclusivo di fine anno dei membri dell’Istituto Svizzero di Roma 2012 è curato quest’anno da NERO e, a partire da un’idea condivisa tra i membri del settore Arti e del settore Scienze, prende il titolo di Open Doors_Corruptions.  Open Doors_Corruptions è una mostra, un libro e una serie di performance artistiche e musicali che si svolgeranno nell’arco di un solo giorno, il 21 giugno 2012 dalle ore 18.00 alle 24.00.

Le diverse parti, nel compenetrarsi a vicenda, si modificano e perdono alcune delle loro caratteristiche tradizionali, assumendo una forma unitaria più simile ad un happening che ad una mostra tradizionale. In senso classico, l’idea di corruzione è presente in ogni manifestazione fisica: il mondo materiale è la versione corrotta del mondo spirituale. Secondo una visione strutturale invece, la corruzione è la perdita, il decadimento, quasi sempre sotto forma di cambiamento non reversibile, di qualcosa nell’atto di un passaggio. Un oggetto o un pensiero si modificano a causa di uno spostamento, fisico o intellettuale, da un punto ad un altro.

Tre mostre al MACRO di Roma

Neon

a cura di David Rosenberg e Bartolomeo Pietromarchi

21 Giugno – 4 Novembre 2012

La mostra è realizzata nell’ambito della partnership tra MACRO ed Enel in occasione del cinquantesimo anniversario dell’azienda.

Ideata da David Rosenberg e co-organizzata con la Maison Rouge di Parigi, dove si è chiusa il 20 maggio 2012, in questa sua edizione Neon include circa settanta opere di oltre cinquanta artisti che hanno lavorato con il neon dagli anni quaranta a oggi, allestite secondo un percorso tematico che restituisce le diverse prospettive dalle quali gli artisti si sono confrontati con questo medium.

Alberto Di Fabio alla Gnam di Roma

Da sempre Alberto Di Fabio è impegnato a indagare il mondo naturale, i fenomeni fisici che lo regolano, macro e micro cosmo, attraverso uno speciale uso del mezzo pittorico che prende accenti ora realistici ora astratti, ora ottico/cinetici, ora spirituali. Tale percorso, sviluppato a partire dagli anni Ottanta, ha avuto il sostegno di una larga fortuna espositiva, critica e collezionistica soprattutto a livello internazionale.

La mostra alla Galleria nazionale d’arte moderna rappresenta la sua prima esposizione personale presso una pubblica istituzione in Italia, per la quale l’artista ha concepito un progetto specifico calibrato sugli spazi di raccordo tra il nucleo più antico e quello più moderno del museo, progettato da Cesare Bazzani, vale a dire il lungo corridoio alle spalle del salone centrale destinato per la prima volta, a un intervento visivo unitario realizzato da un autore contemporaneo. Qui, in corrispondenza delle aperture sul Cortile del Partigiano, Di Fabio colloca una monumentale installazione capace di evocare al tempo stesso richiami pittorici, plastici e ambientali; i vari elementi che articolano il complesso visivo appartengono a varie date comprese tra il 2007 e il 2011.

YAP MAXXI 2012

YAP MAXXI è il programma annuale di promozione e sostegno della giovane architettura nato dalla partnership tra MAXXI e MoMA/MoMA PS1. Il programma, che per questa nuova edizione si arricchisce della collaborazione dell’istituzione culturale Constructo di Santiago del Cile, prevede che ogni anno uno studio di architettura emergente progetti un’installazione capace di fornire uno spazio per ospitare gli eventi estivi del museo e un luogo con “ombra, acqua e spazi per il relax” ai visitatori.

UNIRE/UNITE è il progetto dello studio newyorkese-romano Urban Movement Design, vincitore di YAP MAXXI 2012. Un nastro lungo e sinuoso, fatto di legno e prato, attraverserà a partire dal 16 giugno la piazza del MAXXI offrendo ai visitatori sedute, ombre e acqua per stimolare l’interazione del corpo umano con l’architettura del museo. Le sue complesse forme saranno realizzate in costolature di compensato marino e in parte rivestite in concrete canvas, un’innovativa tela in cemento che, grazie alle sue qualità plastiche, avvolgerà le curve dell’installazione. Lo spazio ospiterà le tante attività estive del museo, tra cui incontri con architetti e designer e lezioni di yoga.

Smeared with the Gold of the Opulent Sun alla Nomas Foundation di Roma

La mostra Smeared with the Gold of the Opulent Sun è ispirata a un personaggio mancante, una figura centrale ma assente. La si potrebbe intendere come un tentativo – necessariamente fallito – di ricostruire la sua storia a partire da alcune pagine di quello che sembra essere il suo diario, e da una collezione di frammenti e una collezione di immagini e oggetti presumibilmente creati, o raccolti, da lui. Per quanto abitasse a Roma, non è dato sapere se vi sia anche nato o se vi sia morto (o se sia morto sul serio o invece sia solo disperso, o si sia recato altrove lasciando deliberatamente dietro di sé questa imperscrutabile, ma elegante, autobiografia per oggetti). È anche difficile stabilire quando sia vissuto.

Forse in un passato lontano o non tanto lontano (il tempo dei polli di gomma?), o forse addirittura in un imprecisato momento del futuro. Come la grande e ammalata città in cui viveva, i residui della sua vita testimoniano strati temporali contradditori, epoche che si sovrappongono l’una all’altra. Chi era? Cosa faceva? Anche questo è un bel mistero. Come tutti, va da sé, pare che egli abbia amato. Che abbia lottato per difendersi e sopravvivere. Che abbia cercato di comprendere i tempi sofferti in cui è vissuto. Impossibile dire fino a che punto ci sia riuscito.

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