CINEMACRISI al Madre

Nei momenti di grave crisi le forme di rappresentazione più significative e popolari, e tra esse il cinema, hanno elaborato opere sintomatiche. Il crollo della Borsa di New York nel 1929 (evento spesso accostato alla situazione attuale) e la “Grande Depressione” fecero conquistare allo spettacolo cinematografico un enorme spazio e una rilevanza, anche politico-ideologica, prima sconosciuta. I gravi disagi e le peripezie di una popolazione violentemente segnata dalla mancanza di occupazione e da una perdita generalizzata del potere d’acquisto, portarono Hollywood a far sua la politica del New Deal, proponendo al pubblico americano opere basate sui valori dell’ideologia rooseveltiana.

I nuovi ideali, che la nazione elesse come salvifici, trovarono nel cinema una cassa di risonanza in perfetta sintonia con le scelte del potere democratico: da un lato le crude descrizioni di John Ford (che con “Furore” diresse uno dei film più progressisti mai fatti a Hollywood, in linea con le ideologie del New Deal) dall’altro le commedie di Frank Capra nelle quali l’ideologia dell’ottimismo rooseveltiano amplificava le proprie suggestioni. La crisi economica attuale, che investe il mondo globalizzato, vede il cinema in posizione non più egemonica e dominante, ma solo come uno dei molteplici mezzi di comunicazione, non certo quello in grado di influenzare le risposte sociali. In ogni caso, il cinema denuncia da tempo i sintomi di un malessere che si è rivelato in tutto il suo potere destabilizzante.

Il MADRE e l’ira di Achille contro la giunta regionale campana

Le dimissioni del Cda del museo MADRE di Napoli, maturate in questi ultimi giorni hanno creato un ulteriore caso all’interno della situazione “emergenza arte contemporanea campana”. Il comunicato stampa emanato dalla fondazione parla di dimissioni “per senso di responsabilità e in coerenza con la dignità del ruolo finora ricoperto il Presidente Oberdan Forlenza, il Vicepresidente Achille Bonito Oliva e il Consigliere Enrico Santangelo, i quali hanno restituito le cariche nelle mani del Presidente Caldoro con lettera raccomandata inviata il 17 febbraio, evitando in questo modo l’insorgere di un conflitto istituzionale con la Regione Campania.”.

Ieri è stato proprio Achille Bonito Oliva, sulle pagine de La Repubblica, a rilanciare la posta con una lunga intervista in cui il celebre critico definisce la politica di centrodestra come priva di progettualità culturale e di personale intellettuale, brava solo a tagliare teste. Bonito Oliva invita i fa infatti riferimento alla decapitazione dei vertici del Ravello festival, del Napoli Teatro festival, del Trianon, del Mercadante ed ora del MADRE

Il Pasto Nudo di Moio&Sivelli al Madre di Napoli

Sabato 11 Dicembre alle ore 19.00 si inaugura nella Project Room del Museo Madre, con la performance Naked Lunch di Moio&Sivelli, la quarta mostra della serie SPOT, curata da Adriana Rispoli ed Eugenio Viola, performance che sarà poi riproposta in video a partire dal 13 dicembre.

”Il Pasto nudo è l’attimo raggelato in cui ognuno vede quello che c’è in cima alla forchetta.” Così Jack Kerouac spiegava il motivo del titolo dato da lui stesso al delirante romanzo cut-up di William Bourroghs, trasposto poi cinematograficamente negli anni Novanta da David Cronenberg; e il cui titolo è preso in prestito in maniera irreverente da Moio&Sivelli per la loro performance al Madre, dove l’ingombrante riferimento si risolve in una rappresentazione dov’è caduta ogni barriera tra finzione e realtà, giocata sul filo di una ironia livida, che può scadere, in maniera compiaciuta, nel grottesco.

Tania Bruguera al Museo Madre di Napoli

Lunedi’ 7 giugno alle ore 19.00 con la performance Touched by discipline dell’artista cubana Tania Bruguera inaugura negli spazi del Museo Madre la seconda edizione di Corpus. Arte in azione.
Corpus. Arte in azione, a cura di Adriana Rispoli ed Eugenio Viola, e’ frutto della collaborazione con il Napoli Teatro Festival Italia, avviata l’anno scorso con l’intento di approfondire la relazione tra la pratica artistica contemporanea e le sperimentazioni teatrali piu’ radicali.

Interamente declinata al femminile, questa edizione di Corpus offre un focus sull’America Latina attraverso il lavoro di alcune artiste che hanno riconfigurato ambiti e territori della performance a cavallo tra i due millenni: Teresa Margolles, Tania Bruguera, Regina Jose’ Galindo e Maria Jose’ Arjona, cui si affiancano la croata Xena Zupanic diretta da Sebastiano Deva, napoletano come napoletana e’ anche MaraM.

William Kentridge ed il Naso di Gogol

 Il 14 novembre s’inaugura al Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli la mostra Strade della città (ed altri arazzi), allestita nel grande salone che ospita i Cinquecenteschi Arazzi d’Avalos. Al posto di tali opere storiche, William Kentridge collocherà undici arazzi, bozzetti e disegni su documenti e mappe in originale del Regno di Napoli e piccole sculture di bronzo, concepiti e realizzati appositamente per la mostra.

Si tratta di opere legate alla serie degli Horse e Nose tapestries, proseguimento ideale della Porter Series, gruppo di lavori di dimensioni più contenute che presentano ombre in processione proiettate su carte geografiche, realizzati dall’artista a partire dal 2001. Se la prima serie – dichiara l’artista – raffigurava “porters”, questa è equestre. Si tratta di figure equestri antieroiche, in una crociata senza speranza attraverso la storia, cavalieri e cavalli in cerca di una terra promessa, piuttosto che della Terra Promessa”.

Madrenalina torna per restare (speriamo)

 Vi ricorderete forse di Madrenalina, appuntamento a metà tra il festaiolo e l’artistico varato lo scorso anno dal Museo Madre di Napoli. Come ben saprete lo scorso anno il party fu interrotto prima dello scadere da un provvedimento di divieto della procura di Napoli per “spettacoli danzanti in quanto non autorizzato al punto 83 del certificato di prevenzione incendio”, secondo quanto riportato dal comunicato emesso dalle autorità. Giovedì prossimo per tutti gli amanti di questa serata artistico-mondana sarà importante sapere che l’evento torna con una serie di grandi novità atte a rinnovare la propria formula senza rivoluzionarla completamente.

Quest’anno i giovedì notte del museo di via Settembrini sono all’insegna del contemporary bar, il bar del contemporaneo inteso nei suoi vari linguaggi: ricerca musicale, videoproiezioni, live performance.

Transit 2, dopo Napoli è la volta di Instanbul

Transit -2 è la seconda tappa dell’omonimo progetto che mira a connettere giovani artisti napoletani con giovani artisti provenienti da città del bacino mediorientale.

Dopo l’esperienza al Cairo, è la volta di Istanbul con l’incontro tra un artista napoletano, Danilo Correale e  due artisti turchi, Didem  Özbek e Osman Bozkurt, e il passaggio in due spazi e due tempi diversi: la prima tappa nella Project Room del Museo Madre dal 1 luglio al 31 agosto, la seconda ad Istanbul negli spazi di PiST ///Interdisciplinary Project Space da mercoledì 9 settembre, inserita come evento collaterale della XI Biennale di Istanbul.

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