Apre il meraviglioso Maxxi di Roma, ma adesso?

Alla luce di quanto fatto in questi ultimi anni e dopo quanto successo per la mostra di Alighiero Boetti, vorrei pubblicare nuovamente un mio articolo comparso tra queste pagine nel “lontano” 2009:

10 anni, tanto tempo ha richiesto la costruzione del Maxxi, il museo nazionale delle arti del xxi secolo di Roma progettato dall’archistar Zaha Hadid e finalmente domenica Globartmag ha avuto l’opportunità di fare un giro all’interno delle sale di questo grande capolavoro di architettura. 224 milioni di dollari il costo della struttura e 6000 metri quadrati di superficie espositiva, questi sono i numeri di un museo che mostra con orgoglio il capolavoro di forme e linee frutto dell’esperienza e della creatività di Zaha Hadid.

MAXXI amari

Avevamo tirato quasi un sospiro di sollievo nell’apprender la lista dei grandi nomi prossimamente in mostra al MAXXI di Roma. Insomma, tra Vezzoli, Koons e compagnia cantante non si era certo perlato di alte sperimentazioni ma per far cassa ed attirare il grande pubblico tutto poteva far brodo.

Il MAXXI di Roma diventa MINI con una mostra vecchia di 4 anni

Come sarà il museo del futuro? Questo il titolo di una serie di lezioni di museografia contemporanea, lanciate qualche tempo fa dal MAXXI di Roma. L’ardita questione nasconde però un sibillino risvolto ed osservando al microscopio il primo anniversario dell’avveniristica creazione di Zaha Hadid, potremmo senza ombra di dubbio affermare che il museo del futuro sarà miseramente vuoto.

Con il 2011 che si dirige pericolosamente verso il nuovo anno è tempo di tirare le somme per il MAXXI, per raccogliere un magro bottino dopo le strette di mano dell’inaugurazione ed i mille progetti per il futuro. Una mostra sul grande Gino De Dominicis e una sul veterano Michelangelo Pistoletto, più una discreta manciata di eventi legati al video ed all’architettura e un corso di Tai Chi. Troppo poco per un museo che al suo lancio ha stregato il mondo intero, troppo poco se si vuole attirare il turismo e la cittadinanza all’interno dei sinuosi spazi museali.

“Niente museo!” e lo stilista Valentino saluta Roma per sempre

Valentino saluta e se ne va. Il grande stilista ha deciso di accantonare il progetto del suo museo capitolino dopo l’ennesimo rifiuto dei vertici comunali. Nell’ormai lontanissimo 2007 l’inventore del celebre rosso aveva concordato, assieme all’allora sindaco Walter Veltroni, l’apertura di un museo in grado di ricoprire anche il ruolo di scuola di formazione per giovani stilisti.

Con il cambio di amministrazione però sono subito sorti alcuni problemi ed alla fine il progetto si è definitivamente incagliato. Stizzito ma sempre con la sua solita eleganza, Valentino ha decretato la fine delle sue nozze con la città eterna: “Ho ricevuto un’ulteriore no da Roma, il museo non si farà e quindi non ho più ragione di rimanere qui. Per ora ho optato per la mia residenza di Parigi dove troveranno posto alcune mie creazioni del passato, oggetti, foto ed altri cari ricordi, il tutto sarà a disposizione di chi vorrà venire a visitarmi”.

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