Febbraio e le mostre in giro per il mondo

Yayoi Kusama

Visto che l’avete richiesta a suon di email eccoci alla nostra consueta panoramica sulle mostre in giro per il mondo. Eventi da non perdere che vi terranno connessi all’arte contemporanea anche durante le vostre vacanze invernali. Partiamo da Los Angeles e del LACMA che fino al prossimo 6 maggio presenta al pubblico In Wonderland: The Surrealist Adventures of Women Artists in Mexico and the United States, vale a dire una delle più grandi (e complete) retrospettive sul surrealismo visto dalle donne. Opere di Frida Kahlo, Louise Bourgeois, Dorthea Tanning e tante altre che sapranno certamente stupirvi.

Alla Tate Modern Di Londra, fino al 5 giugno, c’è  la grande mostra dedicata all’artista giapponese Yayoi Kusama. Occasione imprendibile per ammirare i celebri dots colorati e le divertentissime installazioni della principessa dei polka dots. Sempre a Londra, Alla National Portrait Gallery (dal 9 febbraio al 27 maggio 2012) potrete ammirare la grande retrospettiva dedicata a Lucian Freud.

Ancora scopiazzature da Gagosian New York, questa volta le fa Bob Dylan

I nostri lettori sanno bene che noi di Globartmag non siamo molto concordi nel definire grandi artisti quei celebri nomi dello star system che decidono di allargare i propri interessi all’arte visiva. Spesso, Sylvester Stallone e compagnia cantante, buttandosi nel vasto mondo dell’arte contemporanea hanno combinato danni irreparabili, per non parlare poi degli effetti collaterali occorsi ai poveri visitatori che hanno avuto il coraggio di ammirare opere più che improponibili.

Parlando di simboli del nostro secolo, il buon vecchio Bob Dylan ha da diverso tempo scoperto di aver talento per la pittura. Ora non stiamo qui a criticare il Dylan cantante, che amiamo ed apprezziamo, ma sul Dylan pittore avremmo qualche riserva. Comunque sia, dato che il celebre poeta della canzone è un nome pluriconosciuto e pluriamato, il buon Gagosian non poteva certo non fiutare l’affare ed ha quindi organizzato una bella personale (dal 20 settembre al 22 ottobre) nella sua sede di Madison Avenue a New York.

New York vuole demolire il suo tempio della Street Art

New York è senza ombra di dubbio la capitale dell’arte contemporanea ed è senz’altro un vero e proprio punto focale per la Street Art internazionale. Forse però non tutti sanno che proprio nella Grande Mela sorge un edificio denominato 5Pointz Arts Center, ovvero una vera e propria mecca per graffiti artists, rappers ed altre figure creative che abitualmente sperimentano le varie forme di espressione artistica urbana.

Nel corso degli anni questo imponente edificio abbandonato è stato teatro di numerose incursioni artistiche, dai graffiti di Cope2, Tats Cru e Tracy 168 fino ai video musicali delle stars della musica come Joss Stone e Jadakiss. Il colpo d’occhio offerto dalla facciata dell’imponente magazzino è decisamente mozzafiato, murales, graffiti e tags di ogni genere si avvicendano su tutta la superficie, creando una sorta di gigantesco totem dedicato alla Street Art. Il “direttore” di questo museo a cielo aperto è Jonathan Cohen, meglio conosciuto come Meresone, che dal 2001 ha avuto questo speciale permesso dal proprietario dell’edificio, Jerry Wolkoff. 

Lady Gaga e Assume Vivid Astro Focus insieme per beneficenza

Lady Gaga è una vera e propria fucina di idee (con risultati alterni) e quando si parla di entrare in contatto con la scena dell’arte contemporanea, la nuova eroina del pop non si tira mai indietro. Questa volta Gaga è stata reclutata dal celebre luxury store newyorchese Barneys, in occasione della campagna vendite di Natale 2011.

Ma c’è di più, Lady Gaga sarà affiancata da due talenti del contemporaneo ampliamente conosciuti come Eli Sudbrack e Christophe Hamaide Pierson degli Assume Vivid Astro Focus (AVAF), uno dei gruppi artistici più in voga del momento che in passato ha collaborato con Jeffrey Deitch ed ha realizzato un’installazione tra i resti romani di Piazza Argentina per Enel Contemporanea nel 2008. Gaga e AVAF faranno team per realizzare una nuova gamma di prodotti ad edizione limitata e per l’occasione Barneys li ospiterà nel suo mitico 5 piano, quello con le finestrone che si affacciano su Madison Avenue per intenderci.

Il MoMA prepara una mostra sull’11 settembre

Nessuno di noi potrà mai dimenticare le orribili immagini dell’attentato terroristico dell’11 settembre 2001 al World Trade Center di New York. Nella nostra memoria collettiva sono ancora incredibilmente vividi i fotogrammi del disastro, gli aerei che impattano contro i grattaceli, le deflagrazioni, la gente che tenta di mettersi in salvo in tutti i modi anche gettandosi nel vuoto, il crollo finale e la distruzione, i pianti dei superstiti il dolore per le vittime.

Tra non molto questa immane tragedia, una delle più grandi in tempo di pace, compirà il suo decimo anniversario ed il MoMa di New York ha deciso di organizzare un evento per commemorarla ma non si tratterà di uno dei soliti eventi commemorativi intrisi di stucchevole quanto inutile retorica. La prestigiosa istituzione ha infatti intenzione di attirare la nostra attenzione non tanto sulle immagini del disastro o su come l’arte si sia evoluta nel corso dei dieci anni passati ma su come da quel tragico 11 settembre abbia influenzato la pratica artistica e le nostre percezioni visive.

Mostre di Arte Contemporanea in giro per il mondo

Barbara Kruger

Ecco a voi il nostro rapido tour of the world con le mostre più interessanti del pianeta. Se vi trovate in vacanza in uno dei seguenti luoghi, non mancate di presenziare agli eventi che vi andiamo ad elencare. Ovviamente tra un drink ed una giornata al sole:

A Los Angeles c’è tempo fino al prossimo 9 luglio per ammirare la personale di Barbara Kruger alla galleria L&M Arts, la grande protagonista della Pictures Generation ha riempito gli spazi espositivi con i suoi storici slogan a caratteri cubitali.  Al PS1 MoMA di New York, fino al 3 settembre 2011, c’è Ryan Trecartin con le sue derive video. Per l’occasione l’artista ha presentato due narrazioni filmiche Trill-ogy Camp del 2009 e Re’Search Wait’S del 2010.

Joseph Waldo arrestato e 2 milioni di dollari di multa ad Ai Weiwei

Avete mai sentito parlare di Joseph Waldo? ebbene se negli ultimi tempi vi è capitato di gironzolare per New York avrete sicuramente notato almeno una delle opere dell’onnipresente street artist che si è messo il nome di battaglia di Moustache Man. Waldo ha la simpatica abitudine di accanirsi contro i cartelloni pubblicitari, disegnando dei baffi sopra i soggetti che solitamente campeggiano sulla maggior parte dei giganteschi billboards cittadini. I baffi di Waldo sono però atipici, visto che l’artista utilizza proprio la parola moustache (baffi appunto) per crearli.

Una pratica artistica decisamente ironica che non ha però stimolato il sense of humor (praticamente inesistente) delle autorità newyorchesi. Il povero street artist è stato quindi oggetto di un’azione di polizia in grande stile, degli agenti gli hanno dato la caccia per ben due mesi ed alla fine lo hanno arrestato, accusandolo di ” danneggiamento di beni pubblici e privati e possesso illecito di strumenti per eseguire graffiti.

Lindsay Lohan alla Biennale mentre Man Bartlett è fermo all’aeroporto

Avete presente Lindsay Lohan? beh avrete sicuramente sentito parlare molto spesso di questa celebre quanto intransigente attrice statunitense. La Lohan è infatti molto più abile a ficcarsi nei pasticci che a recitare ed attualmente sta scontando una pena per il furto di una collana del valore di 2.500 dollari. l’attrice è attualmente a Venice, ovviamente non si trova nella città lagunare ma a Venice in California ed è agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico.

Comunque sia la cattivona Lohan ha deciso di iniziare un percorso di redenzione ed ha quindi scelto l’arte contemporanea come “percorso riabilitativo” per dimenticare gli eccessi del passato. Il suo rientro in “carreggiata” partirà proprio dalla Biennale di Venezia. Lindsay Lohan ha infatti collaborato con Richard Phillips e comparirà all’interno del video intitolato semplicemente Lindsay Lohan che verrà mostrato alla Biennale durante un video project curato da Neville Wakefield e sponsorizzato dal Garage Center For Contemporary Culter di Dasha Zhukova .

Gagosian vende ad un collezionista un’opera del MET e Mr Brainwash si appropria dei Run DMC

Il variegato mondo dell’arte contemporanea non è solamente il tempio della creatività o il giardino dell’Eden dove tutto è rose e fiori. Trattandosi di un ambiente dove gira molta vil pecunia, accade spesso di trovarsi in situazioni poco chiare che finiscono poi nelle aule di un tribunale. In questi ultimi giorni infatti Robert Wylde, collezionista inglese, ha sporto denuncia contro la Gagosian Gallery presso la corte di Manhattan. Il pomo della discordia è un dipinto intitolato The Innocent Eye Test del 1981 ad opera di Mark Tansey.

Wylde acquistò il dipinto da Gagosian nel 2009 ma il celebre gallerista omise al collezionista che il Metropolitan Museum of Art di New York era proprietario al 31 percento dell’opera in questione. Wylde inoltre dichiara di aver ricevuto una risposta positiva da Gagosian per l’acquisto di un dipinto di Richard Prince del valore di 2.2 milioni di dollari sempre nel 2009 ma in seguito la galleria scelse di vendere l’opera ad un altro collezionista per una cifra maggiore.

Ai Weiwei porta a New York lo zodiaco cinese

Ai Weiwei è senza ombra di dubbio l’artista contemporaneo più coraggioso e controverso del momento. Dopo aver subito una parziale censura della sua opera ospitata dalla Turbine Hall di Londra, la demolizione del suo studio da parte delle autorità cinesi che lo avevano prima accolto e dopo esser stato oggetto di una censura all’interno del sondaggio apparso su Sina.com riguardo all’artista dell’anno, Weiwei ha dovuto digerire anche la cancellazione di una sua importante retrospettiva in Cina già programmata ed impacchettata.

Ovviamente stiamo parlando di un uomo che non si ferma mai, che racchiude in sé la saggezza e la combattività propria dei grandi artisti, padroni della storia. Ecco quindi che oggi Ai Weiwei riparte e lo fa con una grande installazione pubblica negli Stati Uniti che verrà installata nella Grand Army Plaza di New York, proprio di fronte al Plaza Hotel. Dal 2 maggio al 15 luglio, la fontana del celebre hotel ospiterà infatti 12 monumentali sculture di bronzo dal titolo Circle of Animals/Zodiac Heads.

Verge e il caos delle fiere dell’arte emergente

Si parla tanto di fiere dell’arte italiane mal organizzate e si decantano le imprese delle altre manifestazioni all’estero, con la certezza di trovare oltre confine professionisti più preparati, strutture più agibili e stand pieni di opere seminali. Questa volta però da Artinfo ci giunge notizia di una fiera all’estero che ha lasciato vagamente confusi non pochi addetti del settore. Stiamo parlando di Verge Art Brooklyn, manifestazione di mercato tenutasi dal 3 al 6 marzo in quel di New York.

Verge è una fiera dedicata all’arte emergente, anzi l’unica piattaforma di mercato newyorchese dedita ai nuovi talenti. Dette così le cose sembrano alquanto interessanti ma le news ci parlano di un mezzo disastro. La pianta della fiera ad esempio è apparsa caotica e dispersiva con molti stand assenti dalla lista ed eventi collaterali passati in cavalleria: “Ci sono stati parecchi problemi di organizzazione” ha dichiarato in merito Ryan Thomas della galleria Cue Art Foundation.

Outsider Art Fair 2011, Art Brut e Naif a go go

George Peterson

Come ogni anno torna a New York la Outsider Art Fair e noi di Globartmag non potevamo non parlarne visto la nostra risaputa ammirazione nei confronti di chi crea arte fuori dalle regole. Come già accennato dallo storico d’arte australiano Colin Rhodes l’outsider artist: “non è per forza affetto da un qualche tipo di disturbo mentale o altre patologie ma un talento che crea al di fuori delle consone strutture della scena dell’arte”, un artista che molto spesso riesce a catturare l’affetto di pubblico e collezionisti, aggiungeremmo noi.

Ed infatti la fiera giunge quest’anno alla sua 19esima edizione nella location sulla 34esima strada di Manhattan (inaugurazione il prossimo 17 febbraio 2011). Quest’anno ad animare la fiera saranno presenti 33 gallerie che avranno le loro storie da raccontare. Nelle ultime edizioni inoltre, la fiera si è imposta al grande pubblico e va detto che dovrebbe essere annoverata tra le altre importanti manifestazioni di mercato internazionali.

A New York è ilegale anche la street art eseguita con i gessetti!

Come ben sapete la città di New York ha da diverso tempo attuato una linea abbastanza severa per quanto riguarda le opere di street art. Forse però non sapete che le autorità hanno vietato anche i disegni eseguiti con il gesso. Nel 2007 ad esempio la piccola Natalie Shea (di 6 anni) è stata multata dal dipartimento della sanità perchè stava disegnando la classica “campana” con il gesso. Questo perchè un vicino aveva allertato le autorità. Incredibile vero?

Ebbene la legge parla chiaro, le autorità cittadine definiscono (e condannano) come graffiti:”ogni lettera, parola, nome, numero, simbolo, slogan, messaggio, disegno o scrittura che è disegnato, dipinto, inciso, graffiato o altro su di un edificio cittadino sia esso commerciale che residenziale”.  Parliamo adesso dell’artista Ellis Gallagher, celebre street artist newyorkese che esegue tutte le sue opere con del semplice gesso.

Jacob Kassay, nuova star o ennesima meteora dell’arte?

Strane cose succedono nel mondo dell’arte contemporanea. Innanzitutto parliamo di mercato e già questo dovrebbe farvi drizzare l’antenna. In più possiamo aggiungere che  il fatto del giorno è accaduto ad un’asta. Stiamo parlando di un recente evento di mercato tenutosi da Phillips de Pury & Co. di New York. All’asta erano presenti alcuni interessanti lotti ma il nome che più di tutti è riuscito a catalizzare l’attenzione è stato quello di Jacob Kassay. A questo punto vi chiederete chi è costui, ebbene possiamo dirvi che è un giovane di 26 anni, che è nato a Buffalo e che si è laureato nel 2005.

Ebbene da esordiente totale in un ‘asta internazionale, Kassay ha ricevuto una quotazione iniziale di circa 8.000 dollari, chiudendo poi per la sbalorditiva cifra di 86.000 dollari, circa otto volte la quotazione di partenza.

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