Gli artisti italiani della Collezione ACACIA

 

Promossa dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design, Palazzo Reale e Associazione ACACIA, apre dal 12 aprile al 24 giugno 2012, nella centralissima sede espositiva milanese, la mostra “Gli artisti italiani della Collezione ACACIA-Associazione Amici Arte Contemporanea”. L’evento espositivo, curato da Gemma De Angelis Testa – Presidente di ACACIA – e Giorgio Verzotti, propone al pubblico circa trenta opere di artisti della collezione d’arte contemporanea dell’associazione.

Tutte le forme espressive delle arti visive sono qui rappresentate, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video e all’installazione. In mostra si possono ammirare lavori di Mario Airò (vincitore della prima edizione del Premio ACACIA), Rosa Barba, Vanessa Beecroft, Gianni Caravaggio, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Lara Favaretto, Francesco Gennari, Sabrina Mezzaqui, Marzia Migliora, Adrian Paci, Paola Pivi, Ettore Spalletti, Grazia Toderi, Luca Trevisani, Marcella Vanzo, Nico Vascellari e Francesco Vezzoli. Ogni artista vanta riconoscimenti nazionali ed internazionali.

La forza dell’arte, La mistificazione della realtà

Attingere a piene mani immagini realizzate da altri, ricavate per lo più dal web, è una prassi diffusa e fatta propria da numerosi artisti che, intervenendo su di esse con modalità diverse, conferiscono a tali immagini significati e concetti nuovi per allinearle alla personale ricerca artistica. Guardando solamente alla tecnica, a mero titolo di esempio si possono menzionare i lavori di Thomas Ruff1, come quelli di Abigail Reynolds2 o di Nico Vascellari3.

Varie sono le riflessioni e le letture critiche che si possono compiere circa il senso delle opere degli artisti citati, ma si vuole soffermare l’attenzione a una differente considerazione, finanche una digressione, esplosa con quella forza che è la peculiarità dell’arte, davanti alle tre fotografie di grande formato, di Zbiniew Libera (Pabianice, Polonia, 1959) attualmente esposte nella corposa mostra internazionale History in Art (La storia in Arte).

Mi piace essere stella cometa* – 4/4 Terre Vulnerabili all’Hangar Bicocca

Siamo giunti all’ultima fase lunare senza quasi rendercene conto. A novembre dello scorso anno vi avevo raccontato dell’apertura di Terre Vulnerabili all’Hangar Bicocca di Milano, baluardo dell’arte di ricerca e dell’arte di resistenza (alla mancanza di fondi, alla lontananza dalla città, al disinteresse politico…).

Da quella prima fase, intitolata Le soluzioni vere vengono dal basso, nella quale venivano presentate quindici opere di altrettanti artisti, tutto è cambiato a dimostrazione che quando Chiara Bertola ci spiegò che sarebbe stata una mostra che cresce non parlava semplicemente di un aggiungere altre opere nel tempo. Non si tratta di uno stratagemma per far tornare gli spettatori, lei, con Andrea Lissoni e gli artisti tutti, hanno davvero dato vita ad una creatura vivente che ha cambiato completamente allestimento ed è arrivata ad ospitare trentuno artisti e ben più opere. Se non avete avuto modo di visitare l’Hangar nelle fasi passate non rinunciate a quest’ultima, perché la mostra ha si attinto da questo meccanismo di comunione di intenti nel suo crearsi, ma resta un esistere che funziona in sé ad ogni tappa, con una forza espressiva e di significati fuori dal comune.

Nico Vascellari – Lago Morto

Dal 16 aprile al 19 giugno 2011, alla Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti di Camogli, Nico Vascellari (1976) presenta Lago Morto, un’opera che l’artista ha realizzato nel 2009 come contributo alla mostra Rock – Paper – Scissors presso la Kunsthaus Graz a cura di Diedrich Diederichsen e che qui per la prima volta viene presentata nella sua interezza.

Lago Morto è il nome della band che Vascellari ha creato per realizzare un tour di 16 concerti in 15 giorni consecutivi (10-24 maggio 2009) a Vittorio Veneto, città dove è nato e attualmente vive. Lago Morto nasce con l’intento di invertire il modello di pop-band fabbricata, creata e formata artificialmente. Nelle parole di Diedrichsen: “l’industria culturale attuale utilizza questo modello per trarre profitto dalla musica pop in maniera particolarmente spregevole, impiegando i suoi effetti di immediatezza e schiettezza per sottomettere piuttosto che emancipare le persone coinvolte”.

Posso errare ma non di core. Passato prossimo e futuro anteriore dell’Italia

In occasione delle celebrazioni per il 150mo dell’Unità d’Italia, giovedì 17 marzo, la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone inaugura Posso errare, ma non di core. Passato prossimo e futuro anteriore dell’Italia, una ricostruzione della storia artistica del nostro Paese, che ipotizza un ponte fra il passato recente e il futuro a venire attraverso venti opere d’arte che hanno contraddistinto il decennio appena trascorso.

Questa esposizione è un’occasione per cercare di porre delle basi a delle riflessioni che tracciano un’ipotetica storicizzazione dell’arte dei nostri giorni. La mostra nasce come declinazione di un progetto comune, di un network creato sull’intero territorio nazionale da musei e centri di ricerca appartenenti all’AMACI, che hanno intrapreso una cooperazione per la promozione dell’arte contemporanea secondo una logica, versatile e modulare al tempo stesso.

Secondo quarto di luna all’Hangar Bicocca di Milano

Prosegue con il secondo quarto lo sviluppo del progetto Terre Vulnerabili che segna la direzione artistica di Chiara Bertola all’HangarBicocca, contrassegnata dal tema della vulnerabilità. Un progetto fortemente innovativo, sia nel suo farsi – gli artisti prescelti hanno partecipato a vari incontri a partire dal settembre 2009 condividendo il proprio lavoro, modificandolo o trasformandolo per accordarlo agli altri e realizzando opere significative e site specific o comunque ripensate per lo spazio di HangarBicocca – sia nella modalità di esposizione – si tratta, lo ricordiamo, di quattro mostre che coprono un periodo di sette mesi, in quattro fasi come quelle lunari, (le altre seguono a marzo e aprile) per un totale di trenta artisti internazionali ed altrettante opere.

La seconda mostra che inaugura il 2 febbario vede la presenza di altri otto importanti artisti, di nuovo personalità molto diverse tra loro, con lavori differenti per dimensioni e materiali, alcuni di forte impatto emozionale, altri più concettuali; in tutti il concetto di vulnerabilità è declinato in modo sottile e personale. I loro lavori vanno ad aggiungersi a quelli degli artisti del primo quarto, seguendo l’idea di un terreno fertile che “germoglia”, cresce nel tempo e modifica la visione di quanto esposto precedentemente.

Happy Birthday Peep-Hole

Un anno fa Peep-Hole di Milano apriva i battenti grazie al supporto di numerosi artisti che attraverso la donazione delle loro opere hanno permesso di iniziare questa avventura, nata dalla necessità condivisa di creare un centro flessibile e capace di dialogare con il contesto nazionale e internazionale.

A distanza di dodici mesi esatti, Peep-Hole festeggia il suo primo compleanno con HAPPY BIRTHDAY, il Benefit con cui presenta al pubblico le opere donate da più di 40 artisti italiani e internazionali a supporto delle attività dello spazio. Grazie alle donazioni dello scorso anno Peep-Hole ha portato a termine una stagione di programmazione in cui sono stati prodotti quattro mostre, tre eventi di approfondimento teorico e quattro pubblicazioni del trimestrale Peep-Hole Sheet.

MACROFall 2010

Lunedì 25 ottobre al Macro di Roma si inaugura MACROFall 2010. Dieci Mostre Antony Gormley / Nicola Carrino / 6Artista: Riccardo Benassi – Tomaso De Luca / Jamie Shovlin / L’Attico di Fabio Sargentini 1966-1978 / Laboratorio Schifano / Nunzio / I documentari di Franco Simongini / Nico Vascellari / Carola Bonfili e Luana Perilli

Antony Gormley – Drawing Space, a cura di Luca Massimo Barbero e Anna Moszynska. La prima esposizione in un museo italiano dedicata ai disegni dell’artista inglese Antony Gormley, tra i piu’ stimati scultori del panorama artistico contemporaneo.  Un racconto di immagini che attraverso piu’ di 80 disegni si sofferma sulle fasi cruciali della ricerca dell’artista dal 1981 a oggi. La mostra raccoglie lavori provenienti dalla collezione dell’artista, in molti casi inediti, e alcuni importanti prestiti ricevuti da importanti istituzioni quali il British Museum di Londra. A fare da contrappunto alle opere grafiche saranno 4 sculture, che aiuteranno il visitatore a comporre le linee di una ricerca contraddistinta da una forte coerenza, da una straordinaria intensità e da una costante tensione tra controllo e figurazione libera.

Le Terre Vulnerabili dell’Hangar Bicocca

Inaugura il 21 ottobre la prima mostra del progetto Terre Vulnerabili che segna la direzione artistica di Chiara Bertola all’HangarBicocca. Un progetto fortemente innovativo, sia nel suo farsi – gli artisti prescelti hanno partecipato a vari incontri a partire dal settembre 2009 condividendo il proprio lavoro, modificandolo o trasformandolo per accordarlo agli altri e realizzando opere significative e site specific o comunque ripensate per lo spazio di HangarBicocca – sia nella modalità di esposizione – si tratta di quattro mostre che coprono un periodo di otto mesi, in quattro fasi come quelle lunari, la prima da ottobre (le altre seguono a gennaio, marzo, aprile 2011) per un totale di trenta artisti internazionali ed altrettante opere.

La prima mostra vede la presenza di tredici importanti artisti, personalità molto diverse tra loro, con lavori differenti per dimensioni e materiali, alcuni di forte impatto emozionale, altri più concettuali e da scoprire indugiandovi; in tutti il concetto di vulnerabilità è declinato in modo sottile e personale. Tutti gli artisti del primo quarto restano anche nel secondo quarto – portandovi un nuovo lavoro o modificando in parte l’opera già esposta – dove si aggiungono nuovi artisti e così via sino all’ultimo quarto, seguendo l’idea di un terreno fertile che “germoglia”, cresce nel tempo e modifica la visione di quanto esposto precedentemente. Ogni mostra rappresenta un momento espositivo unico, irripetibile e diverso rispetto all’altro come le diverse fasi della vita.

Hendrix Now, una mostra ed un libro dedicati alla leggenda del rock


Dal 15 settembre al 19 novembre 2010, in occasione del 40° anniversario della morte di Jimi Hendrix, la galleria Photology di Milano presenta Hendrix Now, un progetto interamente dedicato alla leggenda del rock, definito nel 2003 dalla rivista Rolling Stone il miglior chitarrista di tutti i tempi, icona di quegli anni di rivoluzione culturale, entrato nell’immaginario collettivo, scomparso all’età di soli 28 anni, il 18 settembre 1970.

Realizzata in collaborazione con M. Casale Bauer, la mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico e presenta una selezione di fotografie scattate a Jimi Hendrix tra il 1968 e il 1970 da quattro fotografi di fama internazionale che vantano una carriera cominciata negli anni sessanta e che li ha visti partecipare in prima linea alla storia del rock e al profondo potere rivoluzionario che ha avuto sulla cultura degli ultimi decenni. Quella che si racconta e’ una vera e propria -storia per immagini- scandita attraverso la fedele documentazione di momenti fondamentali: festival e concerti leggendari dei quali Hendrix e’ stato protagonista tra il 1968 e il 1970 a San Francisco, New York, Londra, Woodstock.

Nico Vascellari al Museion di Bolzano

Artista sciamano capace di stregare e intrattenere, attraversato dall’urgenza di plasmare e unificare le piu’ diverse forme espressive in una continua osmosi e ridefinizione dei confini fra arte e vita. E’ Nico Vascellari, il protagonista del progetto espositivo che verrà inaugurato venerdi’ 4 giugno a Museion. La mostra, a cura di Letizia Ragaglia, si inserisce nel programma di Museion dedicato alle diverse declinazioni della scultura. Il progetto di Vascellari ruota attorno ad un imponente monolite ottenuto dal calco di un frammento di montagna fatta esplodere per dare origine al lavoro. Dal calco e’ stata realizzata una fusione in bronzo che il giorno dell’inaugurazione diventerà la cassa di risonanza delle percussioni dell’artista, a loro volta amplificate dai musicisti Aaron Dilloway e C. Spencer Yeh. Accanto alla scultura verranno presentati una serie di collage – che hanno come tema il tramonto e sono intesi come studi per l’illuminazione della scultura stessa – assieme ad altri nuovi lavori. Dopo l’inaugurazione, anche la traccia sonora della performance inaugurale rimarrà nelle sale di Museion.

Partendo da una formazione underground come leader del gruppo punk-noise dei With Love, esperienza di recente rivisitata nel progetto Lago Morto sviluppato per la Kunstalle di Graz nel 2009, Vascellari si muove nel campo della cultura underground e delle arti visive utilizzando la fotografia, il video e la scultura, affidando alla performance la chiave interpretativa del suo lavoro.

Soltanto un quadro al massimo: è la volta di Nico Vascellari e di Christian Pilz

Giovedì, 18 febbraio 2010, l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo inaugura la dodicesima edizione del ciclo espositivo Soltanto un quadro al massimo questa volta con i due giovani artisti Nico Vascellari e Christian Pilz. La nota rassegna, ideata dal curatore Ludovico Pratesi e dal Direttore dell’Accademia Tedesca, Joachim Blüher, mette a confronto ad ogni edizione un’opera di un artista italiano con una di un artista tedesco.

In occasione della dodicesima edizione di Soltanto un quadro al massimo, espressamente dedicata ad artisti delle ultime generazioni, Nico Vascellari ha creato appositamente il grande lavoro Nido(2010) e l’artista tedesco Christian Pilz espone S.T. (2007), un grande disegno a matita composto da nove dei 18 fogli originali.

Apre a Milano il LAB- Lambretto Art Project

 Durante gli sfrenati giorni della fiera MiArt e tra gli innumerevoli eventi collaterali si è inaugurato il 18 aprile un nuovo spazio interdisciplinare ideato da Mariano Pichler e dedicato alla cultura contemporanea, LAP – Lambretto Art Project – Osservatorio del contemporaneo.

LAP è stato ricavato da un ex capannone industriale e si propone al pubblico non come una fondazione ma come osservatorio della creatività e del pensiero contemporaneo. Ospiterà progetti interdisciplinari connotati da una forte vocazione sperimentale e di ricerca, accogliendo proposte di giovani artisti e curatori indipendenti, trasversali al mondo dell’arte, del design, del cinema, della grafica e dell’architettura, con un’alternanza di progetti e collaborazioni che si inseriranno nel calendario culturale milanese.

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