320mila euro di cui 180mila di fondi europei giunti tramite la regione ed ecco che anche dalle nostre parti sorge il MOCA. Ovviamente non stiamo parlando del celebre museo losangelino capitanato dal volpone Jeffrey Deitch ma di un nuovo polo nostrano situato a Montecatini, vale a dire il Montecatini Contemporary Art.
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Un Renoir ritrovato al mercato delle pulci
Troppi capolavori d’arte vengono ritrovate nei mercatini, ma poi saranno tutti veri?
ECB (Hendrik Beikirch) in Corea del Sud
Incredibile, Hendrik Beikirch alias ECB dipinge un’intera torre, check thiz out…
D House by TANK
Un restauro a cura degli architetti giapponesi TANK che hanno scelto di far coincidere soffitto e pavimento in questo piccolo appartamento di Tokyo
Lars von Nazi strikes back – Lars von Nazi colpisce ancora
Lars von Trier is preparing a movie generated by the audience
Lars von Trier è pronto per un nuovo film girato dal pubblico
Blu, Ericailcane e l’estate della Street Art

In tutto il mondo solitamente l’estate è portatrice di un gran rallentamento per quanto riguarda eventi e produzioni legate all’arte contemporanea. Quest’anno ovviamente c’è la Biennale di Venezia e le cose andranno in maniera diversa ma ad onor del vero esiste una forma artistica che in estate sembra mettere la quinta ed accelerare al massimo la propria carica creativa. Stiamo ovviamente parlando della Street Art, tecnica sempre più corteggiata dal mercato dell’arte che proprio durante la bella stagione spinge i propri protagonisti all’esterno con l’obiettivo di creare opere sempre più affascinanti e variopinte.
Le prime notizie ci giungono proprio dall’Italia. Blu ha accantonato la brutta vicenda della censura ai danni del suo murale per il MOCA di Los Angeles ed è tornato a Bologna per una nuova opera in collaborazione con il teammate di sempre Ericailcane. I due hanno da poco ultimato un nuovo murale di grandissime dimensioni. Ericailcane ha creato le sue ben note figure zoomorfe mentre Blu ha eseguito la gabbia dorata ed altri particolari. Inutile aggiungere che il risultato è a dir poco sensazionale.
Ai Weiwei in fuga dalla Cina sceglie Berlino
Circa due anni fa le istituzioni avevano incredibilmente invitato Ai Weiwei a costruire uno studio nella città di Shanghai, come previsto dal progetto di edificazione di un nuovo distretto artistico. Ma lo scorso anno tutto è cambiato e le autorità cittadine hanno quindi deciso di radere al suolo lo studio di Weiwei che è stato definitivamente abbattuto l’11 gennaio scorso. Ovviamente Il coraggioso artista non ha mollato la presa ed ha deciso in questi giorni di migrare verso lidi più tranquilli per la sua arte. Weiwei ha infatti deciso di stabilire a Berlino la sua seconda casa.
Finalmente inaugura il MONA, un museo con il bar al posto della biglietteria
Ed alla fine l’eccentrico magnate, matematico e giocatore d’azzardo professionista David Walsh è riuscito a coronare il suo sogno di inaugurare il non-museo che da diverso tempo gli ballava nella mente. I fedeli lettori di Globartmag ricorderanno sicuramente il nostro precedente articolo sul MONA o la Disneyland sovversiva come l’ha definita proprio Walsh. Ebbene per chi se lo fosse perso, ricordiamo che il MONA è il nuovo Museum of Old and New Art e non una parolaccia del triveneto. L’istituzione, situata in Tasmania, ha aperto le porte ai visitatori proprio alcuni giorni or sono ed ha inaugurato la stagione con Monanism, una mostra già chiacchieratissima.
Il fatto è che il MONA non è un museo come tutti gli altri, all’entrata invece di esserci una normale biglietteria o information desk o quanto altro c’è un bel bancone bar dove è possibile gustare un’infinità di gustosi cocktails, anche se non è permesso entrare nelle gallerie con il bicchiere in mano. Inoltre la pianta del museo è un vero e proprio labirinto ed alcuni soffitti sono bassi ed alcuni spazi talmente ristretti da non poter contenere più di un’installazione.