Shepard Fairey molto artist e poco street

Shepard Fairey si prepara a svelare la sua nuova opera commissionata dalla catena di gallerie Country Club in occasione della prossima edizione di Art Basel Miami. La sua nuova fatica consiste in un gigantesco murale formato da una struttura a forma di barricata con diversi interventi pitttorici su tela bianca. L’opera in questione potrebbe segnare una significativa svolta nella produzione di Fairey. Nel frattempo alcune polemiche sono sorte sulla presunte o veritiere radici street dell’artista americano.

Fairey ha iniziato la sua carriera affiggendo posters raffiguranti il campione di wrestling Andre The Giant sui muri di New York e nel giro di pochi anni ha lanciato una linea di abbigliamento con la sua serie Obey, collaborato con l’industria cinematografica, prodotto cover di album come Monkey Business dei Black Eyed Peas e Zeitgeist degli Smashing Pumpkins, fino ad arrivare al celeberrimo poster Hope per la campagna presidenziale di Barack Obama.

La Street art invade Brema

Gli interventi di street art ed in particolar modo di urban art sono dappertutto. Le città ne sono invase ed in ogni più recondito angolo della nostra realtà di cemento appaiono dal nulla stickers, posters, grandi murales, stencils e graffiti.

Quello che è già successo nelle più grandi metropoli degli Stati Uniti 40 anni fa ha subito uno sviluppo a macchia d’olio trasformando le strade di ogni parte del globo in una immensa galleria d’arte a cielo aperto. Anche se la maggior parte degli artisti urbani produce opere nel totale anonimato e in alcuni casi al di fuori della legge, molti protagonisti provenienti dalla strada sono riusciti ad emanciparsi trasformando la street art in tutte le sue forme in un media non solo strettamente collegato all’età giovanile ma una vera e propria espressione artistica capace di prendere d’assalto i più importanti musei e le più blasonate gallerie di tutto il mondo.

Sheperd Fairey e le noie del copyright

a sin. foto di Mannie Garcia copyright AP - a dex. Hope di Sheperd Fairey

L’Associated Press ha contro citato in giudizio ieri Sheperd Fairey in merito alla famosa immagine di Barack Obama manipolata dall’ artista, illustratore e designer già famoso per la sua serie Obey. L’Associated Press afferma che l’artista ha usato impropriamente la foto in questione infrangendo ogni diritto d’autore e minacciando i principi cardine del giornalismo. Le opere di Fairey erano divenute talmente famose durante la campagna elettorale presidenziale americana da tanto da guadagnarsi una lettera di ringraziamento a supporto della campagna stessa da parte di Barack Obama in persona.

Shepard Fairey aveva citato il mese scorso l’AP in merito alle sue opere intitolate Obama Hope e Obama Progress affermando di non aver violato nessun diritto d’autore poiché l’immagine in questione era stata pesantemente manipolata apportando modifiche nelle forme e nei colori  che ne avevano cambiato l’essenza stessa.

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