La voce delle immagini a Palazzo Grassi – Pinault Foundation di Venezia

“La voce delle immagini” è la prima mostra di Palazzo Grassi – François Pinault Foundation dedicata alle immagini in movimento della Collezione François Pinault. Curata da Caroline Bourgeois, l’esposizione aprirà le porte al pubblico in occasione della 69° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e metterà in risalto il forte legame tra la città lagunare e il cinema.

“La voce delle immagini” riunirà circa 30 opere – film, video, installazioni – di 25 artisti. I lavori saranno esposti all’interno dell’atrio e al primo piano nobile di Palazzo Grassi, lungo un percorso espositivo che mette in luce la grande diversità esistente tra i vari media, i differenti dispositivi di proiezione e le varie modalità di relazionarsi allo spazio e al tempo.

Palazzo Grassi – Punta della Dogana – François Pinault Foundation aumentano i loro spazi con il Teatrino

La François Pinault Foundation  rafforza ulteriormente la propria presenza nella vita artistica e culturale a Venezia. L’insieme di Palazzo Grassi – Punta della Dogana – François Pinault Foundation si doterà di un nuovo spazio, interamente dedicato a conferenze, incontri, proiezioni, concerti: il Teatrino, che aprirà
le sue porte al pubblico nel giugno 2013.

Dopo il restauro di Palazzo Grassi, nel 2006, seguito da quello di Punta della Dogana, inaugurata nel 2009, il recupero del Teatrino segnerà, nel 2013, la terza tappa del grande progetto culturale di François Pinault a Venezia. Questa operazione, curata e condotta da Tadao Ando – in stretto dialogo con il Comune di Venezia e con le autorità e i servizi competenti, in particolare
la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia – si iscrive in una logica di continuità architettonica rispetto ai restauri precedenti. I lavori saranno avviati nell’estate 2012 e avranno una durata di 10 mesi.

Urs Fischer nelle sale di Palazzo Grassi a Venezia

Palazzo Grassi – François Pinault Foundation presenterà, dal 15 aprile al 15 luglio 2012, una mostra personale dell’artista Urs Fischer. La mostra inaugura una serie di esposizioni monografiche dedicate ai più importanti artisti contemporanei che saranno presentate a Palazzo Grassi in alternanza e complementarietà con le mostre tematiche della collezione.

Ideata da Urs Fischer e Caroline Bourgeois espressamente per gli spazi di Palazzo Grassi, la mostra raccoglierà una trentina di opere dell’artista e comprenderà lavori provenienti da collezioni internazionali, realizzati dall’artista a partire dagli anni ’90 sino a oggi, e alcune nuove produzioni. L’esposizione si articolerà negli spazi dell’atrio di Palazzo Grassi e lungo tutto il primo piano, mentre al secondo piano proseguirà la presentazione di opere della François Pinault Foundation.

Incontro con Boris Mikhailov a Palazzo Grassi

Mercoledì 25 gennaio 2012, ore 18 a Palazzo Grassi Silvia Burini, docente di Storia dell’arte moderna dell’Europa Orientale all’università Ca’ Foscari di Venezia, dialogherà con l’artista ucraino Boris Mikhailov (Kharkov, 1938) tra i protagonisti dell’esposizione “Il Mondo vi appartiene“ in corso sino al 21 febbraio 2012 a Palazzo Grassi.

Boris Mikhailov è nato nel 1938 a Kharkov, grande centro industriale dell’Ucraina. Dopo gli studi di Ingegneria, nel 1965 si è avvicinato alla fotografia – attività estremamente pericolosa, sorvegliata attentamente dal KGB. Il lavoro di Mikhailov presenta una visione più veritiera degli ultimi trent’anni di vita sovietica che hanno portato al collasso dell’URSS, in contrasto con la fotografia ufficiale che celebrava un proletariato idealizzato. Dopo aver selezionato fotografie in bianco e nero da album di famiglia trovati qua e là o aver fotografato personalmente i soggetti, Mikhailov applica i colori sui negativi delle immagini (definisce la serie Luriki come una serie di “Ritratti sovietici dipinti”), parodiando ironicamente il modo in cui la propaganda sovietica ravvivava artificialmente scene monotone e grigie.

Urs Fischer a Palazzo Grassi

La mostra di Urs Fischer inaugura una serie di esposizioni monografiche dedicate ai più importanti artisti contemporanei che saranno presentate dal 15 aprile a Palazzo Grassi in alternanza e complementarietà con le mostre tematiche della collezione.

Ideata dall’artista stesso e da Caroline Bourgeois espressamente per gli spazi di Palazzo Grassi, la mostra raccoglierà una trentina di opere dell’artista e comprenderà lavori provenienti da collezioni internazionali, realizzati dall’artista a partire dagli anni ’90 sino a oggi, e alcune nuove produzioni. L’esposizione si articolerà negli spazi dell’atrio di Palazzo Grassi e lungo tutto il primo piano, mentre al secondo piano proseguirà la presentazione di opere della François Pinault Foundation. La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione curata dall’artista e da un programma di film da lui selezionati.

Pillole di Biennale 09 – Future Pass alla Fondazione Buziol

(Dove eravamo rimasti…) Mi rendo conto che da questo racconto sembra da Venezia non ci sia mai tornata, e invece siamo arrivati solo al terzo giorno, quello del ritorno a casa. Quello del panico da paura di perdere il treno e dei soldi finiti per cui niente Palazzo Grassi e Punta della Dogana, che tanto ci sono le mostre gratuite che son belle uguali, o quasi.

Una di queste è sicuramente quella organizzata su due sedi, l’Abazia di San Gregorio e il Palazzo Mangilli-Valmarana, dalla Fondazione Claudio Buziol: Future pass – From Asia to the word. Per me è stata la rivelazione del fuori-Biennale, complice l’amore per il Giappone e per la sua estetica che nutro fin da bambina. Ho scoperto la mostra perché fin dal primo giorno, quando lo vidi sul Canal grande, dovevo assolutamente raggiungere quell’ibrido coniglio che pescava un po’ terrorizzato nelle acque della Laguna, cioè l’opera di Chen Po-Liang.

A Palazzo Grassi “Il mondo vi appartiene”

Le due mostre, Elogio del Dubbio, a Punta della Dogana che si è inaugurata il 10 aprile, e Il Mondo vi appartiene, il 2 giugno 2011 a Palazzo Grassi, segnano i primi cinque anni di attività di Palazzo Grassi, inaugurato da François Pinault e dal sindaco di Venezia ad aprile 2006, e l’avvio di una nuova sequenza espositiva nella programmazione dell’insieme di Palazzo Grassi e Punta della Dogana – François Pinault Foundation.

Palazzo Grassi e il centro di arte contemporanea di Punta della Dogana presentano oramai due differenti ritmi: Palazzo Grassi si articola secondo una tempistica rapida, con un ruolo trainante rispetto alla scansione degli appuntamenti. Punta della Dogana, invece, si muove con un ritmo più ampio, simile a quello adottato dai grandi musei internazionali per la rotazione delle collezioni. Il 2 giugno 2011, la François Pinault Foundation presenta una nuova esposizione a Palazzo Grassi, intitolata Il Mondo vi appartiene.

Pinault di Pinault: Beneficio del dubbio e il mondo vi appartiene 2 mostre per la Biennale

A Venezia tutti aspettano la Biennale edizione 2011 ma una persona in particolare sta già affilando accuratamente le armi. Stiamo ovviamente parlando di François Pinault, magnate dell’arte che nel 2009 catalizzò l’intera attenzione di pubblico e stampa con il suo centro espositivo di Punta della Dogana, impreziosito dall’intervento del grande architetto giapponese Tadao Ando. Con i suoi gioielli Palazzo Grassi e Punta della Dogana, Pinault si prepara quest’anno a stupire Venezia con ben due mostre, sarebbe a dire Il Mondo Vi AppartieneThe World Belongs to You e Elogio del Dubbio – In Paise Of Doubt.

Ecco gli artisti di Il Mondo Vi Appartiene – The World Belongs to You in programma dal 2 giugno 2011 al Palazzo Grassi

Ahmed Alsoudani, Yto Barrada, Alighiero Boetti, Sergey Bratkov, Frédéric Bruly Bouabré, Maurizio Cattelan, David Claerbout, Matthew Day Jackson, Marlene Dumas, El Anatsui, Urs Fischer, Cyprien Gaillard, Adrian Ghenie, Loris Gréaud, David Hammons,  Nicholas Hlobo, Thomas Houseago, Huang Yong Ping, Jeff Koons, Friedrich Kunath, Louise Lawler, Boris Mikhailov, Farhad Moshiri, Takashi Murakami, Giuseppe Penone, Philippe Perrot, Sigmar Polke, Charles Ray, Thomas Schütte, Rudolf Stingel, Lee Ufan, Joana Vasconcelos, Francesco Vezzoli, Jonathan Wateridge,  Sislej Xhafa, Sun Yuan & Peng Yu, Yang Jiechang, Zhang Huan, Zeng Fanzhi.

Jake e Dinos Chapman al Museo Pino Pascali

Al Museo Pino Pascali a Polignano, la prima mostra personale in assoluto in Italia in uno spazio istituzionale dei Chapman Brothers vincitori del Premio Pino Pascali 2010. Gli artisti esporranno opere storiche degli anni ’90: le famosissime e inquietanti sculture delle bambine-siamesi della serie ‘Mannequins’. I due creeranno un ambiente site-specific di forte impatto emotivo. In mostra ci saranno anche le ultime sculture ‘africane’ del ciclo ‘Shamanov Sculptures’ ed altre in bronzo.

I fratelli Chapman, Jake (1966) e Dinos (1962), appartengono alla Young British Art: la generazione di artisti inglesi lanciata a livello planetario con la celebre mostra SENSATION del 1997 alla Royal Academy of Arts di Londra. Dopo quell’evento il loro successo è stato inarrestabile. Si sono susseguite mostre nei principali musei del mondo, dalla Tate Britain di Londra al PS1 di New York e partecipazioni alle Biennali di Venezia, Sidney ecc. In Italia, la loro installazione Fucking Hell (2008) è esposta al Palazzo Grassi di Venezia nella collezione di Francois Pinault.

Takashi Murakami, icona orientale del pop a Venezia

Sarà Takashi Murakami, l’artista giapponese icona orientale del pop e star internazionale, il protagonista dell’appuntamento straordinario nell’ambito de L’OPERA PARLA, calendario di incontri di approfondimento delle opere e degli artisti in mostra, promossa da Palazzo Grassi in collaborazione con l’Università di Ca’ Foscari, lo IUAV e l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

L’artista, presente nella Collezione François Pinault e nella mostra Mapping the Studio in corso a Palazzo Grassi e Punta della Dogana con importanti lavori esposti in entrambe le sedi, incontrerà il pubblico a Palazzo Grassi, venerdì 11 giugno, dalle 16 alle 19.00. Aperto al pubblico sino ad esaurimento posti, l’incontro – intitolato “Dal Nihonga al Superflat” – propone una conversazione tra Takashi Murakami e dallo storico dell’arte giapponese Nobuo Tsuji, rettore dell’università Tama di Tokyo e direttore del Miho Museum di Shiga prefecture. Moderatore sarà Angela Vettese, professore di teoria e critica dell’arte contemporanea all’Università IUAV di Venezia e membro del Comitato scientifico di Punta della Dogana François Pinault Foundation.

Atto vandalico sull’opera di Mike Kelley alla Fondazione Francois Pinault

Gli atti di vandalismo ai danni delle opere d’arte sono ormai all’ordine del giorno ma quando succedono all’interno delle mura di casa Italia, per di più in una delle città simbolo dell’arte contemporanea come Venezia con l’ulteriore aggravante che a compiere il misfatto è stato proprio un personaggio che dovrebbe amare e rispettare l’arte in tutte le sue manifestazioni ci sembra sconcertante. Il fatto è accaduto diversi giorni fa ma la notizia ha cominciato a diffondersi solo nelle ultime ore.

La vittima di turno è la pomposa e chiacchierata Fondazione Francois Pinault che durante la scorsa Biennale di Venezia è riuscita a catalizzare l’attenzione di pubblico e critica ed ultimamente è stata accusata da Achille Bonito Oliva e da Monique Veute (dimissionaria direttrice di Palazzo Grassi) di creare immobilismo in Laguna. Evidentemente tali polemiche hanno fatto scattare uno scellerato meccanismo mentale che ha spinto G.D.M. (la stampa non ha reso noto il nome dell’uomo) critico e curatore di 66 anni abbastanza conosciuto nel vicentino a staccare un pezzo di una scultura in vetro di Mike Kelley dal titolo Kandor’s Full Set che era appunto ospitata dalla Fondazione Pinault.

Grande mostra di Monica Bonvicini al Museion di Bolzano

Dal 3 ottobre il MUSEION – museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano porta per la prima volta in Italia dopo il 1997 un progetto espositivo interamente dedicato al lavoro dell’artista Monica Bonvicini. Considerata una delle più originali e autorevoli esponenti dell’arte contemporanea internazionale, Monica Bonvicini ha sviluppato la sua ricerca espressiva e formale nell’ambito della scultura ambientale.

Nel corso dell’ultimo decennio ha prodotto video, installazioni e fotografie che hanno come focus la decostruzione della presunta neutralità dell’architettura e dell’arte moderna. I suoi lavori, spesso venati di un sottile humor, rileggono in modo dissacrante alcuni miti contemporanei, mettendo a nudo i rapporti di potere emergenti dagli scenari abitativi.

Il cuore dell’esposizione concepita per MUSEION è costituito da Stonewall III (2002), un’installazione di grandi dimensioni realizzata con tubi d’acciaio galvanizzato e maglie di catene intrecciate in mezzo a cui si inseriscono lastre sfondate di vetro infrangibile. L’insieme richiama alla mente un campo d’addestramento per combattenti o una struttura sadomaso, mentre il titolo dell’opera rievoca la serie di violenti scontri avvenuti nel 1969 fra la comunità gay e la polizia di New York.

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