L’opera Domus apre il 12 ottobre il quarto e ultimo appuntamento con le “installazioni d’artista” a Palazzo Valentini, intervallatesi in altrettante diverse date tra aprile e ottobre 2010. Con l’opera Domus, Marina Paris presenta un’installazione fotografica collocandola in uno spazio preesistente, che sembra tuttavia edificato appositamente per accogliere questo lavoro. Per Upside down l’artista rielabora lo spazio architettonico della sala manipolandone la percezione visiva e creando così un luogo dove si riconosce l’esile legame tra ciò che è vero e ciò che appare solamente verosimile.
Le potenzialità espresse nel superamento delle formalità dell’architettura sono, per l’artista, le lenti attraverso le quali poter leggere la realtà, fatta di infinite angolazioni che offrono chiavi di interpretazione sempre nuove. Un “sotto e sopra”, un “vero e falso” che formano un percorso nel quale non sempre è facile l’incedere a passo sicuro, e che impone continui interrogativi su quale strada intraprendere. Nel “doppio” risiede la chiave di una visione circolare della realtà, dove vero e verosimile hanno le stesse potenzialità di lettura e di attraversamento.