Piero Pizzi Cannella alla Galleria Mucciccia di Roma

Piero Pizzi Cannella dipana il suo lavoro in iconografie personali che si fissano anche in una memoria collettiva ampiamente riconosciuta e alludono a un universo dove presenti sono i vissuti delle persone. Nella sua esposizione alla galleria Mucciaccia di Roma a cura di Cesare Biasini Selvaggi divide i suoi ultimi lavori, creati fra 2011 e 21012, in tre mostre collegate fra loro: “Le Regine”, “Almanacco 4” e “Quadreria Roma”.

 

La celebrazione della materia disadorna

Essenzialità, linearità e dinamicità sono le caratteristiche che contraddistinguono il lavoro scultoreo di Nunzio, in mostra nelle due sedi romane della Galleria Bonomo. Per l’occasione l’artista ha realizzato una serie di opere site-specific che esplicitano la sua ricerca imperniata sulla materia e sulle sue qualità intrinseche.

Nunzio di Stefano (Cagnano Amiterno, AQ – 1954) è uno dei principali esponenti della scultura italiana degli ultimi trent’anni. Nel 1973, dopo aver conseguito il diploma di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma, apre uno studio presso l’ex Pastificio Cerere, nel quartiere di San Lorenzo, dove lavorano anche Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli. Tale vicinanza porta alla costituzione di un vero e proprio gruppo creativo che sarà ufficializzato nel 1984 con la collettiva ‘Ateliers’ organizzata da Achille Bonito Oliva. Al 1981 risale la sua prima mostra personale presso la Galleria Spazia di Bolzano, a cui seguirà quella romana presso la Galleria ‘L’Attico’ nel 1984. Nel 1986 partecipa alla Biennale di Venezia, dove vince il ‘Premio 2000’ come miglior giovane artista.

Piero Pizzi Cannella – CHINATOWN. Invito al viaggio

Dal 5 maggio al 13 giugno 2011 si terrà nelle sale della Fondazione Mudima di Milano la mostra “CHINATOWN. Invito al viaggio” dell’artista Piero Pizzi Cannella, curata da Gianluca Ranzi.

La mostra si concentra sull’ultima serie di opere dell’artista: sessantadue carte (ciascuna di cm 130×90 circa) che mettono in luce quanto il dialogo tra la cultura occidentale e quella orientale possa produrre risultati ancora inediti e curiosamente convergenti. Pizzi Cannella segue la scia di una corrente sotterranea che attraversa in obliquo la storia delle culture e che non riguarda soltanto stili, categorie formali o distinzioni, ma che sa scorgere oltre le barriere geografiche per rintracciare un comune sentire. In questo modo Chinatown riannoda i legami tra due civiltà tanto lontane sul filo di una condivisa memoria simbolica che sa riecheggiare in entrambe.

Molte novità al Pastificio Cerere di Roma

È la formazione il trait d’union delle attività promosse nel 2011 dalla Fondazione Pastificio Cerere – attiva dal 2004 in un’ex semoleria pastificio nel quartiere San Lorenzo di Roma – che con la recente nomina a direttore artistico di Marcello Smarrelli, è determinata a rendere ancor più strutturata la propria programmazione, incrementando il dialogo con le istituzioni e affermandosi come punto di riferimento culturale per il territorio.

La vocazione didattica caratterizza da sempre la Fondazione capitolina, nata da un’idea del suo Presidente, Flavio Misciattelli, e dal restauro del più importante sito di archeologia industriale di San Lorenzo. Dismessa la produzione nel 1960, l’ex fabbrica si è popolata di atelier di artisti, diventando negli anni Ottanta la sede del celebre “Gruppo di San Lorenzo”, con Nunzio, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli…. Ancora oggi gli spazi dell’ex stabilimento industriale ospitano studi d’artista, loft e scuole di fotografia.

Fabio Sargentini e l’inafferrabile essenza della pittura

 il 6 novembre la storica galleria romana L’Attico di Fabio Sargentini ha inaugurato la mostra Oltre Il Trompe l’Oeil, doppia personale di Stefano Di Stasio e Marco Tirelli, primo di una serie di tre appuntamenti che vedranno la presenza di Mimmo Paladino e Piero Pizzi Cannella l’11 dicembre e Matteo Montani affiancato a Luca Padroni il prossimo 22 Gennaio 2010. Ovviamente Globartmag era presente all’affollatissima premiere e vi offre qui di seguito la recensione della mostra.

Quante volte abbiamo data la pittura per spacciata? E altrettante lei risorge, sfacciata araba fenice.” così scrive Fabio Sargentini nel testo introduttivo a completamento della sua proposta creativa e noi non possiamo far altro che annuire a questa affermazione. Del resto Fabio Sargentini è uno che di corsi e ricorsi artistici ne ha vissuti abbastanza per potere senza smentita dichiarare che sì, puntualmente qualche critico modaiolo in cerca di fama subitanea afferma che la  pittura è vetusta, sul punto di morte insomma.

Pareti, parati, parenti e Mauro Di Silvestre


La Galleria Traghetto di Venezia inaugura il 29 agosto la mostra Pareti, Parati, Parenti, personale di Mauro Di Silvestre. La pittura di Mauro Di Silvestre racconta di incontri di famiglia, compleanni, tende e piante di plastica, trasparenze di vestiti, auto della domenica, cortili di casa, cieli limpidi e travestimenti di bambini.

Paesaggi di affezione composti, destrutturati e ricomposti, una tranche de vie legata ad un quotidiano effimero e struggente nello stesso tempo, popolato da volti immobili nella loro fissità fotografica. Le facce dei personaggi acquistano la perplessità di una condizione psicologica che denota una melanconica distanza, la patina di un tempo che sembra impedire ogni contatto e privilegiare invece la distanza della memoria.

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