Per Vuk Vidor la storia dell’arte contemporanea è una semplice lista

 L’artista franco-serbo Vuk Vidor è senza dubbio una delle figure più eccentriche e fantasiose del panorama dell’arte internazionale. Solitamente Vidor utilizza spesso un linguaggio pop colorato dove ogni dettaglio è parte di un racconto. Seppur caratterizzate da una certa dose di ironia dadaista le sue opere sono serie e profonde. Ultimamente però la nostra fantasia è stata colpita da un’opera di Vidor del 2004 che da poco è stata ristampata in edizione poster e limitata a 200 copie. Si tratta di Art History ed è buffo notare come l’artista riassuma, tramite una semplice lista, le figure chiave dell’arte internazionale.

Alternative Movie Posters, il sito che ricrea le locandine dei film

Vi ricordate delle care vecchie locandine dell’era d’oro del cinema? Già quei veri e propri capolavori d’illustrazione che spesso e volentieri erano eseguite da personaggi divenuti in seguito grandi nomi dell’arte. Il poster cinematografico ha da sempre colpito l’immaginazione del pubblico ed ha subito varie trasformazioni strutturali nel corso dei decenni. Fino a gran parte degli anni ’80 le locandine dipinte erano una consuetudine, poi verso gli anni ’90 l’abilità manuale ha lasciato gradualmente il posto alla composizione fotografica.

Negli anni 2000, con la sempre maggiore anticipazione della promozione di un film rispetto alla sua uscita, già durante la produzione o perfino prima, in parallelo con la diffusione dei teaser trailer, brevissimi trailer che spesso sono elaborazioni grafiche senza alcuna immagine effettiva del film, si sono diffusi anche i teaser poster, che si limitano ad un’immagine ben riconoscibile e alla data d’uscita.

Poster Art che passione!

Non chiamatela arte da cameretta, ma con il suo nome e cognome vale a dire Poster Art. Il nostro amato rettangolo di carta stampata 70×100 si è evoluto nel corso degli anni ed è riuscito a conquistare un suo posto all’interno del mercato dell’arte internazionale. Alzi la mano chi di voi non ha mai avuto il suo bel poster di Bob Marley, di Ernesto Che Guevara o magari dei Duran Duran o ancora di Star Wars nella sua cameretta.

Certo anche oggi i giovani riempiono la loro stanza con gli eroi de Il Signore degli Anelli o Twilight Saga e quanto altro ma in questi ultimi tempi il mondo del mercato dell’arte si è finalmente aperto ai posters, raggiungendo un bacino sempre più ampio di giovani collezionisti. Certo non parliamo di opere uniche o serigrafie ma di produzioni ad alta tiratura che comunque hanno il loro piccolo valore e che possono dare a tutti il piacere di collezionare un’opera.

JR trasforma il mondo in un collettivo di street art

Torniamo nuovamente a parlare del nostro street artist preferito, il pariginio JR che in questi giorni è protagonista assoluto di The Wrinkles of The City, art book pubblicato dall’italianissima casa editrice Drago e prodotto dalla celebre ed innovativa Magda-Danysz Gallery.

Come già detto JR ha vinto alcuni mesi fa il TED prize 2011. Questa onorificenza filantropica, precedentemente accordata a Bono Vox e Bill Clinton, dona al fortunato vincitore l’opportunità di esaudire un desiderio di carattere umanitario. Lo scorso mercoledì si è quindi tenuta la conferenza dei vertici del TED a Long Beach in California e JR, presente all’appuntamento, ha rivelato a tutti il suo desiderio che sarà poi sovvenzionato dai sostenitori dell’organizzazione. La proposta di JR è decisamente innovativa e stupefacente, lo street artist ha infatti intenzione di trasformare il mondo intero in un collettivo di graffiti art sociale.

La Danimarca organizza una mostra-dibattito sui manga e la pedo-pornografia

Avete presente i manga o gli anime giapponesi? Beh c’è da dire che anche nel nostro paese i personaggi animati o disegnati provenienti dal sol levante sono apprezzati da un numero sempre più crescente di persone. Inutile parlare poi del Giappone, dove il manga è una vera e propria cultura apprezzata da qualunque ceto sociale o fascia d’età. Alcuni fumetti giapponesi sono però alquanto equivoci, ci riferiamo soprattutto a quelli in cui si vedono ragazzine svestite che mettono in mostra i loro corpi formosi o ritratte in atteggiamenti decisamente ammiccanti.

Ebbene non è certamente questo il luogo per fare del facile perbenismo o peggio ancora una caccia alle streghe ma è chiaro che alcuni di questi manga potrebbero facilmente varcare il confine fra l’innocuo fumetto e la pedo-pornografia. In Danimarca questo scottante argomento è divenuto il fulcro di una mostra dal titolo Public debatting erotic Manga (dibattito pubblico sui manga erotici), organizzata dal curatore Christian Hviid-Mortensen.

Se Antonello Da Messina si trasforma in Gioconda

I tagli previsti dalla manovra potrebbero causare molti danni alla cultura del nostro Bel Paese. Eppure anche se sono in molti a temere il peggio, sembrerebbe quasi che le cose stiano andando per il meglio, o almeno questo è quanto annuncia la propaganda governativa. Stiamo ovviamente parlando della baldanzosa campagna pubblicitaria del ministero dei Beni culturali, partita proprio in questi ultimi giorni.

Sul manifesto della campagna è possibile vedere un sorridente (quanto celebre) presunto autoritratto di Antonello da Messina, ritoccato con photoshop per l’occasione. Nei primi sei mesi dell’anno i visitatori dei musei statali sono cresciuti del 12,2 per cento ed i successi ottenuti campeggiano a lettere cubitali vicino al povero Antonello.

100 JAPANESE POSTERS 2001-2010

La grafica pubblicitaria giapponese vanta una tradizione antica, inventiva e ricca come quella di nessun altro paese. A partire da questa premessa, La Fondazione Bevilacqua La Masa inaugura venerdì 27 agosto, nella Galleria di Piazza San Marco, la mostra 100 Japanese Posters. 2001 – 2010, a cura di Rossella Menegazzo. Cento manifesti, selezionati tra migliaia di opere presentate ogni anno per l’assegnazione dei premi più prestigiosi, rappresentano il meglio degli ultimi dieci anni di grafica giapponese.

Il 15 agosto di quest’anno, inoltre, si commemorano i sessantacinque anni dalla tragedia di Hiroshima (e di Nagasaki il 9 agosto), un evento che viene ricordato annualmente e con grande senso di responsabilità dai maggiori graphic designers giapponesi attraverso la produzione di una serie di manifesti dal titolo “Hiroshima Appeals”, campagna di sensibilizzazione per la pace tra le più significative espresse attraverso l’arte grafica. Alcuni di questi manifesti, i più rappresentativi dell’ultimo decennio, sono stati selezionati per la mostra a ricordo delle migliaia di vittime dirette e indirette provocate negli anni dallo scoppio delle due bombe atomiche.

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