Il MAXXI riparte da Koons

 

Il MAXXi fa sul serio. Lo scorso 16 ottobre alla conferenza stampa per la presentazione dei suoi risultati, il museo ha lanciato le bombe per  la nuova stagione espositiva. Si comincia con tre grandi mostre per l’autunno: L’Italia di Le Corbusier (18 0ttobre 2012 – 17 febbraio 2013); William Kentridge. Vertical Thinking (17 novembre 2012 – 3 marzo 2013) e, a dicembre, le gigantesche sculture di Jeff Koons animeranno la piazza e le sale del museo.

Papà, mi regali una residenza?

Le residenze d’artista sono il “caso” del millennio. Sono cool, sono altamente formative, tutti ne vorrebbero una e tutti, una volta tornati da una residenza, sono pronti a giurare di aver vissuto un’esperienza irripetibile. La residenza all’estero per i giovani artisti funziona un poco come il tanto famigerato progetto Erasmus, vale a dire il periodo di studio all’estero legalmente riconosciuto dalla propria università, concesso ad ogni studente universitario europeo.

Durante tutto il periodo della sua residenza (che solitamente ha una durata variabile da qualche settimana a cinque mesi ed oltre), l’artista riceve un alloggio, uno studio ed un regolare stipendio. Ovviamente il nostro caro amico artista dovrà impegnarsi per tutta la durata della residenza ed alla fine sarà (solitamente) chiamato a produrre un’opera. Le suddette facilitazioni sono però soggette a molte variazioni.

Aiuto, mio figlio vuol fare l’artista

 Siete giovani e morite dalla voglia di intraprendere la carriera d’artista? Beh le soluzioni qui in Italia non sono poi tante, nello specifico o si comincia da autodidatta e si intraprende una lunga strada costellata da studi ed esperienze in proprio o si frequentano i vari licei, i vari istituti d’arte e le varie accademie sparse sul territorio che vi dovrebbero orientare al meglio nella giungla artistica.

Quest’ultima ipotesi (almeno dalle nostre parti) è in tutto e per tutto simile alla prima, ossia pur avendo intrapreso dei percorsi didattici e formativi, i poveri giovani virgulti devono per forza di cose studiare e far esperienze in proprio. Programmi vetusti e poca malleabilità nell’insegnamento delle varie materie sono infatti delle vere e proprie piaghe che devastano il povero studente.

Gallery Girls, un reality show con le assistenti di galleria

Ne avevamo sentito parlare da alcune voci di corridoio ma ora la notizia è stata confermata lo scorso 6 aprile da un comunicato stampa emesso dall’emittente televisiva Bravo Tv. Stiamo parlando di una nuova forma di reality show tristemente connesso al mondo dell’arte contemporanea. Il nuovo show di Bravo Tv prenderà il nome di Gallery Girls e sarà presto trasmesso negli Stati Uniti dalla celebre emittente via cavo.

Ma di cosa si tratta? Ebbene, Gallery Girls seguirà le vicende di 6 ragazze di circa venti anni e residenti a New York. Queste giovani lavorano come assistenti nelle gallerie più cool della grande mela. Giorno dopo giorno lo spettatore medio avrà quindi modo di osservare le difficoltà di queste ragazze, alle prese con i loro boss e con il sistema dell’arte che le vuole sempre iper-presenti e soprattutto in lotta fra di loro per scalare i vertici.

Allora e Calzadilla e gli atleti in Biennale mentre la Bulgaria passa il turno

Abbandoniamo per un poco le polemiche legate al tanto chiacchierato Padiglione Italia di Vittorio Sgarbi e focalizziamo la nostra attenzione su quello che succederà  a questa Biennale di Venezia edizione 2011. Gli Stati Uniti, per mezzo di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, esporranno nel loro padiglione qualcosa di veramente bizzarro. Se per molti la Biennale è una vera e propria competizione, per Allora e Calzadilla l’agonismo è ancor più tangibile visto che i due collaboreranno con un gruppo di atleti delle nazionale statunitense.

I ginnasti si esibiranno in tre distinte performances anche se il padiglione U.S.A. sarà animato anche da sculture, opere video ed installazioni sonore. L’obiettivo di Allora e Calzadilla è quello di usare la simbologia delle olimpiadi e delle altre competizioni sportive internazionali, trasformandola in una nuova ed entusiasmante forma artistica. Staremo a vedere come i due riusciranno a far questo senza trasformare tutto in un baraccone circense, per ora siamo fiduciosi.

Negli States va in onda Work Of Art, l’arte diventa un Reality Show

Una nuova serie televisiva è destinata a creare scompiglio nel mondo dell’arte contemporanea. Si tratta ovviamente di Work Of Art, format che sarà trasmesso dal canale via cavo statunitense Bravo Tv. La trasmissione prodotta da Sarah Jessica Parker (attrice e produttrice del celebre serial Sex and The City in cui recita  la parte di Carrie Bradshaw) mette in competizione fra loro 14 artisti nel più classico dei reality show.

L’obiettivo è quello di scovare il nuovo talento di turno ma noi siamo avvezzi a questi giochini e sappiamo benissimo che oltre all’estrema quanto banale spettacolarizzazione dell’arte, tali manifestazioni televisive non servono a nulla se non a svilire i poveri concorrenti che vi partecipano. Comunque sia il fortunato vincitore di Work Of Art si porterà a casa la bellezza di 100.000 dollari tondi tondi ed avrà l’opportunità di esporre al Brooklyn Museum che gli dedicherà una mostra personale.

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