Al via la seconda tappa del viaggio con i diciotto artisti selezionati da AMACI alla scoperta di una nuova rappresentazione del territorio italiano

Parte la seconda tappa di Viaggio in Italia, la campagna di sensibilizzazione all’arte contemporanea promossa da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e realizzata in collaborazione con Peugeot 508. Dopo Francesco Arena, Giulio Frigo, Giovanni Ozzola, Luca Pozzi, Luigi Presicce e Alberto Tadiello, altri sei artisti ci guidano da oggi, con le loro immagini, alla scoperta del nostro territorio.

Riccardo Benassi ci conduce sul Po, con la sua antica valenza simbolica; Rossella Biscotti ci propone un’immagine di archivio di Esino Lario; Rä di Martino ci fa scoprire, tra finzione e realtà un sito archeologico di Roma antica; Andrea Mastrovito gioca sull’immagine da cartolina di Bergamo Alta; Andrea Nacciarriti ci mostra la poesia di una foresta di sclerofille; Moira Ricci condivide con noi la bellezza selvaggia di una spiaggia in Maremma.

Rä di Martino esplora l’idea del paesaggio come controfigura

La galleria Monitor inaugura il 2 aprile il nuovo progetto di Rä di Martino, alla sua seconda personale nella sede di Palazzo Sforza Cesarini. Una serie di nuovi lavori fotografici e due installazioni inedite restituiscono lo sguardo dell’artista sui set cinematografici abbandonati di varie località in Tunisia e Marocco: gli insediamenti di Tatooine in Guerre Stellari, un’improbabile stazione di servizio americana e infine un arco Tibetano divengono moderne rovine che si ergono straniate in mezzo alle dune del deserto.

Gli interrogativi sui quali l’artista pone l’attenzione-esponendo per la prima volta in Italia un progetto non legato al mezzo video- stanno alla base dell’industria legata all’immagine filmica: cosa succede al cinema dopo il cinema e che tipo di relazione si instaura tra ciò che l’industria cinematografica produce e l’essere umano che ne assimila e vive il prodotto.
Rä di Martino esplora l’idea del paesaggio come controfigura, ponendo l’accento sul potere persuasivo delle immagini. Come giustamente titola Paola Nicolin in un articolo dedicato all’artista (Abitare marzo-aprile 2011), ogni film ci avvolge nell’incertezza.

Due video eventi alla Fondazione Bevilacqua La Masa

Doppio appuntamento alla Fondazione Bevilacqua La Masa, che nella sede di Palazzetto Tito, nei pomeriggi di mercoledì 19 e giovedì 20 gennaio 2011, ospiterà 2 eventi all’interno di un programma di incontri sulla video arte curati da Chiara Nuzzi e Camilla Salvaneschi nell’ambito del Laboratorio di tecniche di Allestimento tenuto da Cornelia Lauf con l’assistenza di Mara Ambrozic per il corso di Progettazione e Produzione delle Arti Visive dell’Università IUAV di Venezia.

Mercoledì 19 gennaio 2011 ore 16.30
Screen Saver

Progetto d’arte contemporanea composto da video e film d’artista dal carattere itinerante, ScreenSaver giunge alla suo terzo appuntamento. Mercoledì 19 gennaio alle ore 16,30 la rassegna sarà ospitata a Palazzetto Tito a Venezia, sede della Fondazione Bevilacqua La Masa, all’interno di un programma di incontri sulla video arte curati da Chiara Nuzzi e Camilla Salvaneschi e organizzati dal corso di Progettazione e Produzione delle Arti Visive presso lo IUAV di Venezia, in particolare dal Laboratorio di Tecniche di Allestimento tenuto da Cornelia Lauf con l’assistenza di Mara Ambrozic.

Collettiva Giovani Artisti alla Fondazione Bevilacqua La Masa

Ventinove giovani artisti e dieci grafici emergenti. Sono loro i protagonisti della 94esima Collettiva Giovani Artisti che dal prossimo 18 dicembre, fino al 23 gennaio 2011, esporranno le loro opere presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, nella sua sede di Piazza San Marco. Sono stati 225 i giovani che tra il 18 e il 20 di novembre 2010 si sono presentati con le loro opere nella sede di Palazzetto Tito della Fondazione Bevilacqua La Masa.

Tutti rispondono ai requisiti d’età, dai 18 ai 35 anni e hanno scelto di vivere nell’area del Triveneto pur provenendo da tutta Italia ed Europa. Hanno presentato 266 opere in totale tra video, fotografia, pittura, scultura e installazione. Da questa rosa sono stati selezionati 29 artisti o gruppi di artisti e 10 grafici. La giuria che li ha scelti è stata composta da critici, giornalisti e galleristi di arte contemporanea: Angela Vettese, Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa; Caroline Corbetta, critico e curatrice indipendente; Carlo Di Raco, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia; Rä Di Martino e Anita Sieff, artiste; Andrea Viliani, Direttore della Fondazione Galleria Civica di Trento e Paolo Zani della Galleria Zero di Milano.

CLUELESS. Inconcludenze quotidiane

La vita di tutti i giorni è una sfida perenne contro incertezze, indecisioni, piccole o grandi tensioni e il risultato spesso si risolve in quelle che possiamo definire “inconcludenze quotidiane”… Che fare, subire o ribellarsi? CLUELESS. Inconcludenze quotidiane è il titolo della mostra curata da Branka Bencic e Lorena Tadorni presso Manifattura Tabacchi a Torino (dal 23 giugno al 18 luglio 2010), che riunisce 13 artisti internazionali i cui lavori indagano le problematiche dell’esistenza individuale e collettiva sullo sfondo della vita quotidiana.

Nella definizione familiare, la parola clueless significa “non avere idea”. Riferito a una persona, questo termine indica un soggetto naïf, che si trova spesso in difficoltà a portare avanti situazioni e a prendere decisioni sostanziali. La mostra parte da queste suggestioni per raccontare piccoli atti di inconcludenza della vita quotidiana, partendo dalla prospettiva secondo cui il privato ha in qualche modo anche un aspetto politico e sociale.

A Roma il Festival Anti Digital Divide

E’ visibile fino a domani 6 giugno la prima edizione del Festival Anti Digital Divide nelle sedi di Palazzo Incontro e Palazzo Valentini a Roma.

Promosso dalla Provincia di Roma e organizzato dall’agenzia Musacom S.r.l., l’evento vuole diventare punto di riferimento a livello nazionale, coinvolgendo gallerie d’arte e artisti, editori del settore e pubblicitari, istituti di cultura e collezionisti, con l’intenzione di pensare sotto una nuova ottica il linguaggio video-artistico.

La Green Revolution di Carpisa parte da Roxy in the box

In queste ultime settimane i destini di arte e moda sembrano incontrarsi spesso e volentieri. Dopo Yang Fudong assoldato da Prada con lo scopo di girare un video per la campagna primavera estate 2010 della sua linea di abbigliamento maschile e la risposta di Furla che ha invece chiamato alle armi la video artista italiana Rä di Martino, un altro fashion brand ha deciso di legare il suo nome all’arte contemporanea.

Si tratta di Carpisa che per lanciare il suo nuovo progetto denominato Green Revolution, ha scelto l’artista Roxy in the box per la realizzazione di un’opera che rappresenterà l’icona ufficiale della  campagna pubblicitaria.

All’Hangar Bicocca di Milano una mostra dedicata alla videoarte italiana

Fuori Centro è la nuova mostra che inaugura il 30 settembre alla Fondazione Hangar Bicocca di Milano, curata da Chiara Bertola, neo direttrice artistica dello spazio milanese, in collaborazione con l’artista Rä di Martino.

Il titolo, oltre a dichiarare la posizione periferica dello spazio dell’Hangar, vuole sottolineare visioni non lineari, imprecise e indefinite che mettono in evidenza ingenuità, ironie e ordini di conoscenza non prestabiliti, lasciando emergere la forza di strade indifese e inaspettate. Immagini che parlano di vulnerabilità non solo dell’uomo, ma anche di luoghi non piu’ al centro dell’attenzione e che lasciano svelare quell’autenticità che e’ la vera natura dell’essere umano e della natura che ci circonda: quella che vale la pena di rappresentare. E’ in questa situazione che i gesti più banali, i dettagli più insignificanti, i pensieri più inusuali diventano rivelatori della nostra stessa natura assumendo un rilievo e un valore insospettabile.

Videominuto 09 si presenta con diverse novità

Organizzato dall’emittente radiofonica toscana Controradio, dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, in collaborazione con l’associazione culturale Grav e con il contributo di Regione Toscana, Comune e Provincia di Prato ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze, quest’anno Videominuto_09, sempre sotto la direzione artistica di Raffaele Gavarro, si arricchisce di premi ed eventi.

Oltre il classico premio da 1000 euro per il primo video classificato, altri tre premi saranno destinati ad altrettanti video in concorso. Due da 500 euro cadauno per i menzionati speciali della giuria, e uno attribuito al videomaker che sarà selezionato per una residenza a Prato, durante la quale dovrà realizzare un video di un minuto sulla realtà economica della città. Quest’ultimo premio è stato voluto dall’iniziativa “Economia al Cubo”, che si svolgerà a Prato negli stessi giorni. Infine il premio Floptv, la prima web tv dedicata all’umorismo partecipa con un premio da 999 euro: verrà premiato il video umoristico più innovativo e dissacrante. Il video verrà inoltre pubblicato su  www.floptv.tv con una  pagina speciale.

Il MoMa taglia le donne, quote rosa anche per l’arte

Artemisia Gentileschi, Berthe Morisot e Frida Kahlo fino ad arrivare alle più vicine Tacita Dean, Pipilotti Rist e Sophie Calle citando anche le italiane Lara Favaretto, Ra Di Martino e Luana Perilli. Insomma il mondo dell’arte al femminile è un grande cuore pulsante che non si esaurisce certo a questa microscopica lista.

Parlando della scena artistica contemporanea si possono inoltre effettuare alcune riflessioni, le donne sia per intenti artistici che per tecniche e per sperimentazione non sembrano invidiar nulla ai loro colleghi uomini. Anzi, con una punta di compiaciuta ironia le artiste sembrano esser dotate di una poetica ancor più profonda e di un’acuta sensibilità verso l’innovazione.

Eppure, senza creare un nuovo caso di quote rosa dell’arte contemporanea, le donne-artista sono sempre meno presenti all’interno delle manifestazioni artistiche internazionali. In merito a ciò un paio di settimane fa il critico del New York Magazine Jerry Saltz ha scatenato un fiume di polemiche semplicemente aggiornando lo status della sua pagina di Facebook. Lo status incriminato postato da Saltz recitava queste parole: “Delle 383 opere presenti al quarto e quinto piano della collezione permanente del MoMa solo 19 sono di donne (4%)” .

Eppur si muove, la mostra finale del progetto Residenza per Giovani Curatori

 La mostra Eppur si Muove è il frutto di quattro mesi di lavoro dei tre giovani curatori stranieri protagonisti della terza edizione del progetto Residenza per Giovani Curatori: il colombiano Inti Guerrero (1983), l’austriaca Julia Kläring (1978) e la belga Pieternel Vermoortel (1981).

Invitati dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla Fondazione Edoardo Garrone a trascorrere un periodo di formazione in Italia, i tre curatori hanno avuto modo, viaggiando per tutta l’Italia, di approfondire la realtà contemporanea, prendendo contatto con artisti, curatori, direttori di museo, galleristi e critici.
I tre curatori hanno viaggiato per l’Italia, da Venezia a Bologna, da Torino a Trento, da Milano a Roma e da Capri a Guarene. La mostra si è inaugurata l’8 maggio a Palazzo Re Rebaudengo a Guarene d’Alba e riunisce i lavori di dieci artisti italiani che lavorano con la performance, il video, la fotografia e l’installazione.

Doppia personale per la Monitor di Roma

Si è inaugurata ieri alla galleria Monitor di Roma la doppia personale di Ra di Martino ed Adam Avikainein con due progetti inediti in un evento che ha abbracciato pittura e video arte in un singolo ed interessante momento.  Globartmag era presente al vernissage in grande spolvero e con nostro grande orgoglio andiamo ora a proporre il resoconto di quel che abbiam veduto.

Partiamo con Ra di Martino: momento di estrema maturità visiva ed immaginifica di respiro internazionale per un’artista che rappresenta ad ora quanto di meglio possa offrire il nostro paese nel campo della video arte. L’ultima fatica August 2008 è un piccolo gioiello. Interno belga, dopo i primi dettagli in primissimo piano scopriamo un uomo ed una donna (Maja Sansa e Mauro Remiddi) immobili in una posa plastica su di una scalinata, un momento di attesa o di fuga che congela ogni emozione in un unico asettico gesto e che ricorda l’eterea consistenza statuaria di un Apollo e Dafne a ruoli capovolti.

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