Thom Yorke, dai Radiohead all’arte contemporanea in nome dell’ambiente

Anche Thom Yorke si butta nel grande mare dell’arte contemporanea ma questa noi volta siamo contenti che non sia il solito rapper o pop rocker a voler tentare la via delle arti. Ebbene il carismatico e dotato frontman dei Radiohead ha deciso di creare una gigantesca scultura umana, con l’aiuto di 2000 persone che si riuniranno questo weekend a Brighton. L’intenzione di Yorke è quella di ammassare la folla in modo da creare una sorta di statua vivente di un monarca vichingo dell’11 secolo, trattasi del leggendario re Canuto.

Il re Canuto II (detto il Grande) creò un impero scandinavo del Mare del Nord, comprendente Inghilterra, Danimarca e Norvegia: avventurieri norvegesi e danesi sottomisero l’intera Inghilterra settentrionale e vi si stabilirono come agricoltori e commercianti, fondando grandi città mercantili come York. Su re Canuto girano diverse leggende e forse è proprio quest’aura di mistero ad aver stuzzicato l’immaginazione di Thom Yorke.

STANLEY DONWOOD – Palimpsest

Chi è davvero Stanley Donwood? È l’artista schivo e riservato fino all’inverosimile, autore di lavori potenti sebbene diluiti nel tempo, o il nom de plume di Thom Yorke, il leader dei Radiohead? Quest’ultima ipotesi è la leggenda metropolitana che gira da tempo e che non ha mai abbandonato la figura di Stanley Donwood (questo sì un nom de plume, di Dan Rickwood, nella fattispecie).

Stanley Donwood, il grafico, l’artista, inizia a collaborare con Thom Yorke e con i Radiohead dal secondo album, The Bends, realizzando la cover e le immagini interne. Da lì in poi la partnership sarà totale e premiata più volte (l’album Amnesiac, per esempio, ha vinto il premio Best Packaging ai Grammy Awards), apprezzatissima sia dal pubblico che dalla critica. Stanley Donwood ha firmato anche il progetto solista di Thom Yorke, l’album The Eraser, che con un packaging in cartone racchiudeva una serie di visioni apocalittiche di una Londra perseguitata dalle fiamme e dalle acque. La «visione» di Donwood è poi culminata in London Views, una mostra di dodici litografie presso la Lazarides gallery, a Soho, nel cuore di Londra.

Valerio Berruti – I wish I was special

Due bambine che giocano, si prendono per mano, si stringono l’una all’altra, si allontanano, si osservano e guardano lontano. Ancora l’infanzia protagonista di questa mostra di Valerio Berruti – presentata il 12 maggio nella galleria romana di Ermanno Tedeschi e il giorno successivo nella sede torinese – la sua prima personale dopo l’entusiasmante esperienza alla Biennale di Venezia.

L’artista prosegue il suo percorso fatto di immagini essenziali che ripensano i temi degli affetti, della quotidianità e dei legami familiari, per la prima volta mettendo al centro dell’opera due soggetti. I wish I was special nasce da una riflessione sulla personalità e sul momento in cui essa si forma: le due protagoniste, ritratte con la tecnica minimale che caratterizza l’artista, dialogano fra di loro, mutano, sembrano fondersi l’una con l’altra per poi discostarsi nuovamente, mettendo lo spettatore nella posizione di decidere se siano due figure distinte o se si tratti invece di uno sdoppiamento della stessa persona.

Il collettivo Shynola dirige il nuovo video dei Coldplay

La piattaforma indipendente Babelgum, sito che permette la visione di contenuti video sul web in forma gratuita ha annunciato la prima mondiale del nuovo video dei Coldplay per il loro nuovo singolo dal titolo Strawberry Swing. Il video sarà disponibile esclusivamente su Babelgum web e mobile dal 20 al 27 luglio. La canzone sarà edita da Parlophone records come digital download disponibile dal 14 settembre mentre il video sarà messo in commercio dal 3 agosto.

Ora forse vi starete chiedendo cosa ci fa una notizia riguardante un gruppo musicale commerciale come i Coldplay in un sito come Globartmag. La risposta al quesito è presto svelata: I Coldplay hanno assoldato per la creazione del video un gruppo di giovani videoartisti denominato Shynola, già famoso per aver creato opere visive per Beck, Blur e Radiohead e conosciuto nel circuito dell’arte contemporanea internazionale. La formazione degli Shynola è nata nel 1994 grazie all’incontro fortuito di Gideon Baws, Chris Harding, Richard Kenworthy e Jason Groves all’interno del Kent Institute of Art and Design.

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