Esperimento riuscito per Ricci/Forte alla Fondazione Alda Fendi di Roma

Photo By: Lucia Puricelli

Spesso a Natale i sogni si avverano per davvero. Il nostro era quello di vedere uno degli Esperimenti della Fondazione Alda Fendi di Roma libero dai barocchismi di Raffaele Curi e dobbiamo dire che la performance Some Disordered Christmas Interior Geometries di Ricci/Forte (dall’8 al 15 dicembre 2010), organizzata nei magici spazi del Silos del Foro Traiano, ha esaudito il nostro desiderio.

Difficile riassumere in un articolo la complessità di un’opera che si poggia delicatamente su molteplici discipline come performance, danza sperimentale, installazione, video arte e teatro d’avanguardia senza mai eccedere o scadere nel vuoto citazionismo. Some Disordered Christmas è un’architettura perfetta che si abbatte con veemenza ed anticonformismo davanti agli occhi dello spettatore, un ballet mecanique lisergico e disincantato che stravolge ogni retorica legata al Natale ed alla sua natura consumistica.

SOME DISORDERED CHRISTMAS INTERIOR GEOMETRIES, un Natale all’insegna delle provocazioni dell’arte contemporanea

Natale è all’insegna delle provocazioni dell’arte contemporanea per la Fondazione Alda Fendi di Roma. Dall’8 al 15 dicembre 2010 il Silos della sede della Fondazione capitolina al Foro di Traiano ospita infatti una performance esclusiva di ricci/forte, ensamble teatrale tra i più acclamati del momento, intitolata SOME DISORDERED CHRISTMAS INTERIOR GEOMETRIES.

A partire dal teatro di ricerca, ricci/forte si lanciano in un’impresa che attraversa i linguaggi della performance e dell’installazione, per approdare allo specifico dei territori dell’arte contemporanea.  Un evento unico e irripetibile, mai più replicato dopo questa occasione, offre alla nemesi riccifortiana la possibilità di sferrare un attacco indigesto, spregiudicato e pop al cuore del Natale.Venticinque minuti di performance, otto volte al giorno per otto giorni consecutivi. Undici performer si confrontano corpo a corpo con un pubblico di cinquanta spettatori alla volta.

Alla Fondazione Alda Fendi va in scena il trionfo del barocchismo

GlobArtMag ha presenziato ieri all’ultima serata di Storie fantastiche dal delta del Niger, lo spettacolo prodotto dalla Fondazione Alda Fendi – Esperimenti e diretto da Raffaele Curi in scena all’Antico Mercato del Pesce degli Ebrei, al Circo Massimo, di Roma.

Lo spettacolo in bilico tra teatro, performance e video arte si riproponeva a quanto recita il comunicato stampa di descrivere l’Africa, con i miti, la sua magia e i suoi misteri, osservata nella vita di tutti giorni. In realtà a parte la monumentale presenza della cantante Angelique Kidjo meravigliosa dispensatrice di emozioni, di teatro, arte ed esperimenti abbiamo visto molto poco. Difficile giudicare, intenti benefici a parte, un polpettone di 50 minuti circa in cui si sbandierano banalità e stralci di letteratura con la stessa metodologia di una pubblicità progresso.

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