Il peggior artista di sempre

Dan Colen

Chi è il peggior artista di sempre? Beh, solitamente noi siamo sempre impegnati ad offrirvi il meglio dell’arte contemporanea ma come si sa le cose peggiori sono sempre le più divertenti e quindi non possiamo esimerci dal farci due sane risate. L’idea di stilare questa singolare lista di rinnegati è venuta in mente a Charlie Finch, critico, curatore e giornalista stanutense di fama internazionale, noto per la sua verve smaccatamente irriverente. Secondo Finch la responsabilità parte tutta dal caro e vecchio Damien Hirst, colpevole di aver stravolto il motto “lo spettatore completa l’opera” creato dal grande genio Marcel Duchamp.

Ebbene, i peggiori artisti di sempre, sempre a sentir Finch, sarebbero tre: Joe Bradley, Dan Colen e Rob Pruitt. Il critico accuserebbe i tre di creare arte solo per i soldi ma oltre a questo, nelle menti dei tre grandi protagonisti ci sarebbe ben poco altro.  Dan Colen avrebbe raggiunto il peggio del peggio con le sue motociclette impilate (Cracks in The Clouds del 2010) presentate alla Gagosian Gallery.

Al Tribeca 2011 il primo premio è un’opera d’arte

Conoscete il Tribeca Film Festival? Siamo sicuri di si, ma per tutti coloro i quali non lo conoscessero vi informiamo che si tratta di un  Festival cinematografico fondato a New York nel 2002 da Jane Rosenthal e Robert De Niro in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle del World Trade Center, con lo scopo di rivitalizzare i dintorni di TriBeCa, e, più in generale, di contribuire al progetto a lungo termine di recupero di Lower Manhattan.

Ogni Anno il Tribeca è un appuntamento imperdibile sia per gli accaniti indie filmmakers sia per gli appassionati del cinema indipendente di tutto il mondo. Ebbene, come ogni festival che si rispetti, il Tribeca mette in palio dei premi in denaro ma questa volta per la cerimonia degli awards, che si terrà il prossimo 28 aprile, non sono previsti premi in vil pecunia.

Annual Art Awards, gli oscar dell’arte

Sarà il controverso artista Rob Pruitt il presentatore del First Annual Art Awards, manifestazione sponsorizzata da Calvin Klein che si terrà al Guggenheim Museum il prossimo 29 ottobre.

Pruitt da buon conoscitore del mondo glamour ha già stilato una lista di celebrità che saranno chiamate ad assegnare i prestigiosi premi, tra i nomi più altisonanti svettano quelli di Sofia Coppola, James Franco e Mary-Kate Olsen. Certo questa manifestazione ricorda molto da vicino una nota kermesse hollywoodiana e questo non è altro che l’ennesimo passo verso la totale spettacolarizzazione dell’arte.

Arte razzista al Tate Modern

“Ed anche gli inglesi a volte sbagliano” potrebbe essere il titolo di questo nostro articolo. Dopo gli sconcertanti risvolti della mostra shOUT, tacciata di pornografia gay, il Tate Modern riproporrà al pubblico una mostra già condannata come razzista quando fu presentata per la prima volta a New York. Si tratta di Red,Black,Green,Red,White and Blue, progetto di Rob Pruitt e Jack Early consistente in un collage di posters di pop stars, personalità dello sport, attori ed attivisti politici afro-americani, inteso sia come celebrazione che critica.

La Leo Castelli gallery ospitò la mostra nel 1992 e fu un vero putiferio che scatenò polemiche esplosive sia da parte dei critici d’arte sia da parte della comunità nera americana, mettendo così fine alla carriera di Early e fermando per ben sette anni quella di Pruitt. Già perchè dopo il deprecabile show nessuna galleria volle più esporre le opere dei due incauti oltre che stupidi artisti. Tanto per la cronaca Jack Early adesso vive in una specie di motel e lavora come cameriere in un’azienda di catering. Non pago di questo il Tate Modern ha quindi deciso di far rivivere l’intero show donandogli un’intera stanza nel corso della mostra Pop Life: Art in a Material World che aprirà le porte il prossimo 1 ottobre e si propone di esplorare la scena artistica di New York in relazione con la scenda degli Young British Arists.

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