Ultimi giorni per partecipare al Festival Abstracta 2012

La visione genera mondi e la creazione di mondi inizia dagli elementi costitutivi del mondo. Tuttavia ogni elemento può essere reinvestito di senso e “astratto” dal contesto. Ogni elemento può nondimeno essere “l’astratto” del contesto: suo elemento rappresentativo da indagare per giungere alla costituzione di una meta-visione meglio comprensiva del tutto. In definitiva un’investigazione sugli elementi (non necessariamente puri) di “qualcosa” e sul loro senso speculativo nudo prende proprio nella cosa investigata un punto di partenza che non è negato, ma solo “astratto”. Astrarre dunque è anche leggere nuovamente, astrarre da qualcosa può significare cercare il nodo primigenio, senso della visione, nuova semiosi degli elementi.

L’ultima mostra del cinema astratto si svolse nel 1951 a Liegi, in Belgio, organizzata da Jean Raine, artista e cineasta Cobra, e vide la partecipazione dei maestri del cinema degli anni ’20 e ’30, Leger, Duchamp, Dulac, Ernst, Veronesi, Richter, Henri Moore ed altri. Riprendendo una tradizione interrotta, dunque, è stato proposto dal 2006 a Roma Abstracta, l’unico festival di cinema astratto in Italia.

La Quadriennale? Meglio non averla

 

 

«La Quadriennale d’arte di Roma, prevista per il prossimo ottobre, non si farà. Non abbiamo i soldi per realizzarla. Il ministero per i Beni culturali e Arcus Spa non ci hanno dato alcun finanziamento. Servivano, a stare strettissimi, due milioni. Non è arrivata nemmeno una lira». Questa la “denuncia” di Jas Gawronski, presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma, al Corriere della Sera dopo la sconcertante serrata della manifestazione capitolina. La Quadriennale non si farà e come aggiunge il Corriere, era un fatto che non si era mai verificato prima.

 Sarebbe bene sottolineare che Gawronski era stato chiamato proprio per le sue abilità manageriali e che organizzare gli eventi con profumati stanziamenti pubblici non è poi un’impresa impossibile. La reale bravura sta appunto nel procacciarsi soldi nel privato, ma d’altra parte (come già detto in un nostro precedente articolo/provocazione) il fundraising non esiste e anche il buon Gawronski è dovuto scendere a patti con questa dura realtà.

EMMEOTTO nuova sede

Dalla storica sede di via Margutta, EMMEOTTO si sposta nella prestigiosa location di Palazzo Taverna, aprendo le porte dell’arte contemporanea ad un nuovo modo di intendere lo spazio espositivo.  Dall’interesse per la ricerca artistica, in continua evoluzione e trasformazione, nasce un progetto trasversale in cui convivono differenti linguaggi e modalità espressive, per offrire una galleria che sia un luogo in cui sostare e vivere il tempo dell’esperienza artistica.

EMMEOTTO si arricchisce di un nuovo concetto, quello di living, basato sull’idea di uno spazio che possa accogliere il visitatore, accompagnarlo alla scoperta di una differente fruizione dell’arte, trasformando così la visita bidimensionale tradizionale in un’esperienza immersiva.  L’inaugurazione del nuovo spazio, fissata il 23 maggio 2012, darà il via ad un nuovo ciclo progettuale che mette in comunicazione differenti mondi dalla! pittura, alla fotografia, alla musica, alla performance e all’artdesign, contribuendo alla riflessione sulle più interessanti tendenze dell’arte contemporanea.

Il Libro nero della 54 esima Biennale di Venezia

Mercoledì 2 maggio 2012 al MAXXI B.A.S.E. – Sala incontri del museo MAXXI di Roma, avrà luogo la presentazione del volume Il Libro nero della 54 esima Biennale di Venezia a Cura di Eugenia Battisti. Edito Lulu Press, il libro è giunto oramai alla sua terza edizione (la prima realizzazione del progetto risale alla Biennale del 2007) ed in questa occasione presenta alcuni spunti su temi di ricerca fondamentali della storia dell’arte contemporanea, trattati recentemente in ambito accademico e museale.

Il progetto editoriale, che quest’anno offre l’analisi critica della Biennale diretta da Bice Curiger col titolo ILLUMInazioni, consiste in una raccolta di saggi ed interventi di giovani studiose d’arte contemporanea, ciascuna specializzata in un peculiare aspetto della realta’ artistica odierna.Un’interessante punto d’osservazione alternativo su di una manifestazione internazionale che ad ogni sua edizione non cessa mai di compiere una continua trasformazione sia di comportamenti che di linguaggi in relazione all’arte contemporanea.

Fast Forward Design alla Galleria Sala 1 di Roma

Dal 21 aprile al 19 maggio 2012 Sala 1 ospita l’esposizione Fast Forward Design. Giovani designer per un futuro sostenibile, a cura di Emanuela Termine. Per la prima volta a Roma, l’evento punta i riflettori su uno specifico settore del design, che si confronta con il problema della sostenibilità attraverso tecniche di riciclo e riuso di materiali e oggetti.

Paese ospite di questa prima edizione è la Finlandia: offrendo una panoramica aggiornata sulla produzione di giovani designer finlandesi a confronto con i colleghi italiani, l’iniziativa si inserisce negli International Events legati al World Design Capital Helsinki 2012.

Nunzio alle gallerie Valentina e Alessandra Bonomo di Roma

 

Si inaugurano in contemporanea – giovedì 12 aprile, da Valentina Bonomo Roma e alla galleria Alessandra Bonomo di Roma e martedì 20 aprile alla Galleria Bonomo di Bari – le mostre di Nunzio “Le sue forme semplici ci trasmettono un tono di leggerezza felice per quell’insieme di forza virile e femminile delicatezza che sono in esse indissolubilmente congiunte come in certi aspetti della natura”- Giuliano Briganti Biennale di Venezia 1986 Nunzio è uno dei principali esponenti della scultura italiana contemporanea. Fin dagli anni Ottanta lavora con la materia, conferendo una maggiore attenzione verso materiali come il gesso, il legno e il piombo.

Le esposizioni presso le tre gallerie propongono una selezione di opere recenti e di installazioni realizzate dall’artista appositamente per questi spazi. Le opere esposte sono infatti diverse fra loro ma unite dalla continuità e dalla vicinanza del rapporto che unisce Nunzio con la Galleria Bonomo di Bari con cui collabora da circa trenta anni.

Blixa Bargeld e Alva Noto infiammano Roma

31 marzo 2012, Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco Della Musica di Roma, ore 21 circa. Un uomo in abito scuro sale sul palco con in mano un oggetto di metallo sfavillante. A molti sembra una pistola, in realtà è un’armonica ma il muro sonoro che di li a poco investirà il pubblico sarà ben più potente di un colpo di rivoltella. Artefici di questa incredibile serata sono anbb, ovvero Alva Noto e Blixa Bargeld, dove Alva sta per giovane ma affermato perno del minimalismo elettronico e Blixa sta per genio-inventore della musica industrial assieme agli Einstürzende Neubauten, tallonati all’epoca da gente come Throbbing Gristle e Z’ev.

Bargeld non ci mette poi tanto a divorare la scena, è pragmatico, isterico,sensuale, intimo e grottesco, la sua voce emerge dai loop sonori di Noto e ad essa ritorna, si trasforma in strumento elettronico in un’eterna cantilena che mesmerizza il pubblico come il canto delle sirene.

Febbraio e le mostre in giro per il mondo

Yayoi Kusama

Visto che l’avete richiesta a suon di email eccoci alla nostra consueta panoramica sulle mostre in giro per il mondo. Eventi da non perdere che vi terranno connessi all’arte contemporanea anche durante le vostre vacanze invernali. Partiamo da Los Angeles e del LACMA che fino al prossimo 6 maggio presenta al pubblico In Wonderland: The Surrealist Adventures of Women Artists in Mexico and the United States, vale a dire una delle più grandi (e complete) retrospettive sul surrealismo visto dalle donne. Opere di Frida Kahlo, Louise Bourgeois, Dorthea Tanning e tante altre che sapranno certamente stupirvi.

Alla Tate Modern Di Londra, fino al 5 giugno, c’è  la grande mostra dedicata all’artista giapponese Yayoi Kusama. Occasione imprendibile per ammirare i celebri dots colorati e le divertentissime installazioni della principessa dei polka dots. Sempre a Londra, Alla National Portrait Gallery (dal 9 febbraio al 27 maggio 2012) potrete ammirare la grande retrospettiva dedicata a Lucian Freud.

Intervista a James Gallagher

In occasione di Prolonging the ecstacy, prima personale italiana presso la CO2 contemporary art di Roma dell’artista americano James Gallagher, abbiamo preparato un’intervista. James lavora attraverso la tecnica del collage per investigare sulla forma e sull’identità. Attraverso il recupero di immagini di scarto e vecchi manuali di sesso anni ‘60 l’artista ripropone un immaginario personale e provocante che riflette sul mondo circostante.

 

Di cosa sono fatte le stelle? Marco Morici e Ignazio Mortellaro per CO2

 

Marco Morici - "My heart is a minereal" - 2010 - stampa fotografica su carta di cotone - courtesy CO2 Gallery

Lo scorso venerdì 14 ottobre è stata inaugurata, presso la CO2 contemporary art di Roma, la doppia personale di Marco Morici e Ignazio Mortellaro: Ossidiana.

Il titolo si riferisce ad un materiale d’origine lavica, le cui antitetiche caratteristiche di affilatura e fragilità, oltre che la sua appartenenza organica alla crosta terreste, alludono alla condizione stessa di esistenza dell’essere umano.

Realismi Russi e Aleksandr Rodchenko: cronoca di una passeggiata transtorica

Dal 10 ottobre 2011 è possibile visitare, presso le sale del Palazzo delle Esposizioni di Roma la doppia mostra dedicata alla grande arte russa del novecento ed in particolare all’esperienza dei Realismi russi e del genio di Aleksandr Rodchenko . Il percorso della mostra, articolata in due sezioni distinte, comincia col raccontare, attraverso i suoi numerosi protagonisti, gli sviluppi del Realismo socialista attraverso l’analisi delle sue differenti declinazioni che si avvicendano in un arco di tempo che va dal 1920 al 1970

Quando la critica e Jerry Saltz prendono cantonate colossali

La scorsa domenica la scrivente ha presenziato all’inaugurazione della libreria Let’s Art in via del Pellegrino 132, praticamente uno dei pochi luoghi a Roma dove è possibile trovare un’ottima selezione di pubblicazioni riguardanti l’arte contemporanea, alcune introvabili. Lo spazio è chic ed accogliente e si può persino gustare un caffè od un ottimo vino mentre si sceglie il volume preferito. In mezzo a tutti quei saggi, cataloghi e volumi illustrati, la voglia di comprare è tanta ed allora la scelta è ricaduta su Vedere ad alta voce di Jerry Saltz, un compendio di 10 anni di arte contemporanea a New York raccontata con la giusta dose di ironia e veleno.

Leggere Saltz è sempre uno spettacolo anche perché parliamo di uno dei pochi critici capace di fornire giudizi imparziali ed irriverenti senza subire la sudditanza psicologica che attanaglia il resto dei suoi colleghi. Ma la critica, lo dice anche Saltz, non è una scienza perfetta ed a volte,per tener fede all’ostinazione di dover per forza risultar caustici o profetici, si prendono storiche cantonate.

Sciopero della Fame a Roma per salvare le Accademie di Belle Arti

Gli studenti e i professori dell’Accademia di Belle Arti di Roma hanno iniziato il 29 giugno lo sciopero della fame per salvare le Accademie di Belle Arti dall’indifferenza, dalla sottovalutazione, dalla ghettizzazione. Le Accademie di Belle Arti devono essere valorizzate per ciò che erano e che sono: istituti di ricerca, sperimentazione e produzione artistica e culturale.

Dal 1990, dal Disegno di Legge promosso da Giulio Carlo Argan, gli studenti e i professori delle Accademie di Belle Arti italiane attendono di entrare, a parità di condizioni, di prerogative e di possibilità delle università, nel sistema universitario italiano. Resistenze accademiche, sindacali, ministeriali e governative lo hanno impedito e vogliono ancora impedirlo.

Cinema (d’autore) all’aperto all’Accademia di Francia di Roma

Dopo Jacques Tati / Federico Fellini, Délphine Seyrig / Claudia Cardinale, quest’anno, si incontreranno due giganti del cinema italiano e francese Gian Maria Volonté e Yves Montand. Un confronto tra due personaggi leggendari – che incrociarono i loro destini cinematografici esclusivamente nel film di Jean-Pierre Melville Le Cercle Rouge (I senza nome) del 1970 – animati da un comune impegno politico e civile, che si collocherà nell’atmosfera particolare di un rinnovo del cinema degli anni ’70 e dei capolavori nati in quel periodo.

La rassegna, si propone di ripercorrere alcuni dei film più significativi delle loro carriere, con cinque proiezioni ciascuno in due settimane di programmazione; un excursus sul cinema francese e italiano per rivivere i fermenti che mossero una generazione importante di cineasti e che ridefinirono il linguaggio estetico del cinema europeo.

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