Ron Arad si scopre curatore

Il 2011 sembra essere un anno fortunato per il grande designer internazionale Ron Arad. Dopo il Design Museum di Holon, che ha riscosso numerosi consensi grazie alla sua innovativa struttura in acciaio Cor-Ten, Arad ha dimostrato di avere ancora molte frecce per il suo arco.

Questa volta il grande designer di origini israeliane ha creato una grande installazione alla Roundhouse di Londra, un ex officina di motori a vapore trasformata oggi in spazio espositivo multi-disciplinare. L’opera in questione prende il nome di Curtain Call ed è appunto un enorme tenda circolare di 18 metri di diametro che funge da telo per proiezioni. Su questo enorme schermo vengono proiettati video di artisti invitati da Arad, che per l’occasione si è trasformato in una sorta di curatore d’arte.

Holon, capitale del design internazionale grazie al Design Museum di Ron Arad


Trasformare un anonimo centro abitato in un grande polo culturale di livello internazionale è una scommessa assai ardua. Eppure ad Holon, città di circa 200.000 abitanti a ridosso di Tel Aviv in terra d’Israele, questa missione impossibile è perfettamente riuscita. La trasformazione è iniziata con il sorgere di nuove strutture come l’Israel Children Museum, il National Israeli Cartoon Museum e l’Istituto di Tecnologia e Design ma come già accaduto a Bilbao, che con il Guggenheim Museum ha praticamente mutato il suo volto divenendo la seconda città più visitata di Spagna, anche Holon ha sentito il bisogno di creare un edificio chiave in grado di manifestare il sostanziale cambio di rotta.

Il difficile compito di creare questo edificio, vale a dire l’Holon Design Museum, è toccato al designer Ron Arad, nato in Israele e cresciuto in Inghilterra, dove ha praticamente operato come portabandiera della creatività israeliana, inventando vere e proprie pietre miliari del design moderno come la Rover Chair e la libreria Bookworm.

Alejandro Aravena inventa la sedia…senza sedia

 Si è chiuso ieri il Salone Internazionale del Mobile di Milano edizione 2010, uno dei più importanti eventi nel calendario del design che ha fatto registrare centinaia di migliaia di visiti da ogni parte del mondo, sfidando persino gli eventi naturali ossia la nube di ceneri che in questi giorni ha bloccato i cieli d’Europa. Tra le tante proposte vorremmo soffermarci su una sedia, certo molti di voi penseranno abbiamo ancora bisogno di una nuovo sedia di design  dopo la Superleggera di Gio Ponti del 1955, la Air Chair di Jasper Morrison del 1999, la Rover Chair di Ron Arad del 1981 o le tante sedute disegnate da Le Courbusier?

la risposta per noi è ovviamente si, del resto dopo secoli di pittura e di scultura c’ è ancora molto altro da dire e questo vale anche per il design delle sedie. Detto questo vorremmo soffermarci su di un tipo molto particolare di sedia. Si tratta di una creazione dell’architetto cileno Alejandro Aravena creata per la celebre azienda di design di complementi d’arredo Vitra. Tale sedia prende il nome di Chairless (letteralmente senza sedia) e già il nome dice tutto.

Ron Arad, l’anarchico sedato

 A meno che non si ha intenzione di morire giovani è molto difficile essere un eroe e rimanere tale per sempre. Anche l’eroe, col tempo, finisce per essere commercializzato o semplicemente passa di moda. Ecco quello che è successo a Ron Arad in una fin troppo grande retrospettiva che ha viaggiato dal Pompidou Centre di Parigi al Moma, Museum of Modern art di New York per approdare finalmente alla Barbican Gallery di Londra.

Ron Arad è stato un vero anarchico degli anni’80 ed una grande star del design. Molte persone lo conoscono per la sua Tom Vac Chair (1993) una poltrona di plastica con gambe d’acciaio che è presente in molti ristoranti cool. Anche Bookworm, la libreria flessibile a forma di spirale, è un altro bestseller di Arad. Ma queste ed altre manifestazioni creative sono solo il segno di un successo commerciale. Arad è stato anche artista, vendendo opere per centinaia di migliaia di euro, oltre che insegnante al Royal College of Art dove era (fino allo scorso anno) capo del Design Produtcs Department.

Ron Arad, un designer senza disciplina

Agli inizi degli anni ’80 Ron Arad era da poco uscito dalla scuola di architettura quando aprì il suo primo studio a Londra. Ovviamente non era nulla di eccezionale, si trattava di un vecchio magazzino di patate dove il grande designer assemblava letti, tavoli e sedie. Tutti oggetti costituiti da materiale riciclato dalle discariche.Lo stile stravagante di Arad colpì subito l’interesse della gente ma il suo primo grande cliente fu la star della moda Jean Paul Gaultier.

Il famoso stilista comprò un paio delle celebri sedie Rover , disegnate nel 1981 e ricavate dai sedili di una vecchia auto. Inutile dire che da quel giorno lo studio di Arad fu letteralmente assediato da centinaia di nuovi clienti. Di li a poco il celebre brand Vitra commissionò a Ron Arad alcuni pezzi come una sedia divenuti ora storici come Well Tempered Chair (1986) e Sit! (1990) catapultandolo nell’olimpo dei designers. Oggi Ron Arad è una vera celebrità ed il suo stile eclettico ed indisciplinato lo ha portato ad essere ospitato il prossimo 2 agosto dal MoMa di New York che ha organizzato per lui una grande retrospettiva dal titolo Ron Arad: No Discipline.

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