Toscana x 4. Progetti d’artista: Olivo Barbieri, Rossella Biscotti, Michelangelo Consani, Fabrizio Corneli


Nell’ambito del progetto CAMBIO DI STAGIONE. PROPOSTE DALLA COLLEZIONE DEL MUSEO, inaugurata il 20 ottobre 2011 presso il Museo Pecci Milano, giovedì 15 dicembre 2011 sarà presentata l’esposizione Toscana x 4. Progetti d’artista: Olivo Barbieri, Rossella Biscotti, Michelangelo Consani, Fabrizio Corneli. I quattro progetti d’artista proposti al Museo Pecci Milano sono collegati alla Toscana, a realtà ed istituzioni come Toscana Promozione, EX3 Centro per l’arte contemporanea di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Amici del Museo Pecci che sostengono e collaborano con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Nel loro insieme le opere delineano un percorso inedito di ricerche che rimandano al tema portante dell’energia già affrontato dalla selezione di opere provenienti dalla collezione del museo, per manifestare punti di vista sull’utilizzo e consumo delle risorse, sul rapporto tra elementi naturali e artificiali, sulla convivenza tra uomo e ambiente.

Camere #16 – La Terza Tigre

L’identità, lo spazio, lo straniamento e la memoria. Si scivola e nella caduta si trova l’equilibrio nella 16a edizione di Camere. Anche questa volta gli ambienti di RAM radioartemobile di Roma si fanno testimoni  di una dimensione  del tutto speciale in cui si innestano le opere degli artisti invitati.

Mark Manders presenta Clay Figure with Iron Chair. Una scultura, solo apparentemente d’argilla, si sdraia su una sedia. Il linguaggio di Manders, volto alla creazione di elementi disturbanti e destabilizzanti, suggerisce  l’impressione di essere testimoni di un qualcosa di congelato in quel preciso momento. I giornali che coprono la finestra sono una creazione dell’artista (Window with Fake Newspapers, fogli di quotidiani composti da una combinazione non-sense di parole inglesi) non fanno altro che accentuare la volontà di non voler dare nessun riferimento temporale.

Al via la seconda tappa del viaggio con i diciotto artisti selezionati da AMACI alla scoperta di una nuova rappresentazione del territorio italiano

Parte la seconda tappa di Viaggio in Italia, la campagna di sensibilizzazione all’arte contemporanea promossa da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e realizzata in collaborazione con Peugeot 508. Dopo Francesco Arena, Giulio Frigo, Giovanni Ozzola, Luca Pozzi, Luigi Presicce e Alberto Tadiello, altri sei artisti ci guidano da oggi, con le loro immagini, alla scoperta del nostro territorio.

Riccardo Benassi ci conduce sul Po, con la sua antica valenza simbolica; Rossella Biscotti ci propone un’immagine di archivio di Esino Lario; Rä di Martino ci fa scoprire, tra finzione e realtà un sito archeologico di Roma antica; Andrea Mastrovito gioca sull’immagine da cartolina di Bergamo Alta; Andrea Nacciarriti ci mostra la poesia di una foresta di sclerofille; Moira Ricci condivide con noi la bellezza selvaggia di una spiaggia in Maremma.

Perchè la Biennale di Sgarbi è una guerra persa in partenza

La Bunga Biennale sta entrando nel vivo ed in molti hanno preso le giuste posizioni per opporsi alla totalitaria offensiva lanciata da Vittorio Sgarbi. Tra artisti che rifiutano di partecipare e curatori che già proclamano il fallimento di un Padiglione Italia allargato, c’è anche chi difende l’operato del Vittorione Nazionale® e forse costoro avranno le loro buone ragioni. In questa ressa si rischia però di tralasciare un fattore assai importante che in sostanza ha già minato le fondamenta di questa Biennale.

Andiamo per gradi, sappiamo tutti che Vittorione ha intenzione di esporre un ricco drappello di giovani artisti provenienti da ogni regione d’Italia, i quali verranno collocati in sedi prestigiose eccetera eccetera. Ad affiancare Sgarbi in questo duro lavoro son presenti alcuni curatori, giornalisti ed altri addetti del settore, come anticipato da Exibart. Va detto però che queste personalità non sono le uniche a collaborare con Sgarbi, visto che anche Arthemisia Group in questi giorni sta contattando moltissime gallerie private di tutta Italia, a caccia di artisti da sottoporre all’attenzione del celebre storico. Tutto questo meccanismo a me sembra un poco bizzarro e confusionario ma non è questo il punto.

Natale a Salemi e Palermo con il Laboratorio Saccardi. Per non dimenticare

Fondazione Sambuca nell’ambito del sistema diffuso per la promozione dell’arte contemporanea, organizza per le festività natalizie, la mostra diffusa del Laboratorio Saccardi dal titolo Sikania rising projects: tre mostre in tre luoghi per tre istituzioni diverse, a cura di Paolo Falcone. Un progetto che si snoda in un percorso in tre diversi spazi della Sicilia con opere legate al territorio, che rendono Sikania rising project un progetto specifico ed unitario. Al Museo della Mafia di Salemi, viene presentata il 19 Dicembre 2010 l’opera del Laboratorio Saccardi dal titolo: la Robba, in una doppia mostra personale con Rossella Biscotti, a cura di Paolo Falcone. Un carretto siciliano in legno, dove gli artisti hanno istoriato in bianco e nero i principali fatti di mafia della Sicilia, misteri insoluti della storia politica del nostro Paese.

Simbolo della Sicilia, per tradizione il carretto è decorato con rappresentazioni mitologiche delle gesta dei condottieri. La riscrittura dell’apparato iconografico del carretto condotta dal Laboratorio Saccardi racconta invece la cruda attualità delle stragi di mafia: da Portella della Ginestra, l’assassinio di Peppino Impastato, la strage di Ustica, le stragi di Capaci e di via d’Amelio. Al Temporary Museum, museo temporaneo creato da Domenico Pellegrino, all’Ex Noviziato dei Crociferi di Palermo viene presentata il 22 Dicembre 2010 La Camera della morte grande installazione del Laboratorio Saccardi prodotta per Fondazione Sambuca, nell’ambito del programma sviluppato all’ex stabilimento Florio di Favignana la scorsa estate.

Exhibition Review – Ex Elettrofonica, This Story…

Una mostra che vale la pena di visitare, un evento che proprio nel bel mezzo della torrida estate romana riesce a portare una ventata di freschezza insperata. Stiamo parlando del terzo appuntamento della serie This story is not ready for its footnotes che ha aperto le danze lo scorso 21 luglio ( in visione fino al prossimo 16 settembre ) nella galleria Ex Elettrofonica di Roma. In occasione di questo nuovo capitolo, i curatori Camilla Pignatti Morano e Pelin Uran hanno presentato video opere di Rossella Biscotti, Ali Kazma, Bettina Wind & Alexandra Ferriera e Danilo Correale, giovani artisti che hanno piacevolmente stupito la redazione di Globartmag accorsa per il vernissage.

Tutte le opere in visione sono sottilmente legate dal filo rosso dell’industrializzazione e dell’operato umano. Il lavoro, la manodopera, la macchina e la società contemporanea sono i soggetti principali di ambientazioni asettiche, dove l’uomo si fonde con l’elemento architettonico-industriale e partecipa ad un ciclo produttivo a volte alienante nella sua rapidità, altre visibilmente liquido ed allungato all’interno di patterns temporali indefinite ed azioni incapibili.

Il Ventre di Napoli in mostra al Madre

Il museo Madre ospita dall’8 luglio al 13 settembre la mostra collettiva Il Ventre di Napoli, progetto nato e sviluppatosi in due anni di intenso lavoro tra le città di Rotterdam e Napoli, finanziato dalla Netherlands Foundation for Visual Arts, Design and Architecture, da l’Assessorato alla Cultura della città di Rotterdam e dal Centro delle Arti Visuali di Rotterdam. Interpretare la città. Cercare di comprenderne i motivi profondi, le peculiarità, i pregi e i difetti. Studiarla, entrando in contatto con tutti gli aspetti che la caratterizzano, al di là dei luoghi comuni.

Viverla in maniera totale, quasi fosse un organismo vivente.Poi,allontanarsene e raccogliere i dati accumulati per sintetizzare la propria esperienza in una chiave di lettura personale che aiuti a svelarne l’essenza nascosta. E’ questa la sfida che hanno affrontato i partecipanti al progetto Il Ventre di Napoli, curato da Patricia Pulles con 9 artisti di base a Rotterdam, che concluderanno il proprio percorso con una mostra che si terrà dall’8 luglio al 13 settembre al museo Madre, da sempre attento e disponibile ad offrirsi come punto di incontro tra il proprio territorio e la realtà artistica internazionale.

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