Circo o Arte? Con Ryan Trecartin scopriamo le nuove tendenze dell’arte

Fotografia di Jacqueline Iannaccone

Infastidire il pubblico o divertirlo ed affascinarlo con le sue pirotecniche trovate, queste sono le caratteristiche salienti della creatività contemporanea. Idee che sterzano bruscamente verso lo spettacolo, sregolatezze che lasciano un cattivo gusto in bocca come quelle del gruppo GELITIN alla Biennale di Venezia 2011. Si può storcere il naso o sorridere ma l’arte contemporanea ha deciso di prendere questa direzione ed anche la critica deve adeguarsi. Marcel Duchamp ha reso possibile la “frode” creativa e le nuove generazioni hanno raccolto questo oneroso testimone, senza mai dimenticarsi di inserire all’interno della loro produzione una buona dose di ironia.

Le scoppiettanti installazioni dei Paper Rad fanno il paio con il caos controllato di Artists Anonymous, mentre Banksy, Bruce High Quality Foundation e chi più ne ha più ne metta non stanno certo a guardare. Proprio in questi giorni il MoMA PS1 ha presentato al pubblico la mostra Any Ever di Ryan Trecartin (dal 19 giugno al 3 settembre 2011), offrendo una ricca panoramica delle nuove frontiere dell’arte.

Siete in vacanza? GlobArtMag vi consiglia alcune mostre

Se già siete pronti per andare in vacanza, eccovi un articolo con varie mostre che potete visitare in giro per il mondo, tanto per tenervi sempre aggiornati con la scena dell’arte contemporanea e non perdere il ritmo. Fino al prossimo 28 agosto la Kunsthalle di Mulhouse ospita Seb Patane, giovane artista nato in Italia nel 1970. Il lavoro di Patane si estende su di un ampio spettro di media fra cui video, performance, scultura e collage. Per la Kunsthalle, l’artista ha raggruppato una serie di opere che oscillano fra  astrazione e figurativo, tra suggestione e narrativa.

Il MoMa P.S.1 di New York presenta invece fino al prossimo 3 settembre la prima grande mostra in un museo di Ryan Trecartin (classe 1981). Per l’occasione l’artista ha riempito 7 gallerie del prestigioso spazio con installazioni video-scultoree interconnesse che creano una sorta di ricerca, poetica e strutturale, sulle nuove forme tecnologiche, sulla narrativa e sull’identità umana. Sempre al MoMa, fino al 1 agosto 2011 sarà possibile ammirare la mostra A Story of Deception del grande Francis Alys con una cospicua collezione delle maggiori opere dell’artista, solitamente incentrate sulla performance e la ripetizione fino a giungere all’assurdo.

Il meglio ed il peggio di Frieze

“Re’Search Wait’S” (2009), by Ryan Trecartin

A bocce ferme, vale a dire a conclusione della fiera d’arte contemporanea Frieze, il magazine Artinfo ha pubblicato un gustoso articolo sul meglio ed il peggio della prestigiosa manifestazione londinese. Andiamo velocemente a leggere il loro insindacabile giudizio:

IL MEGLIO

Sutton Lane (Londra e Parigi), ha presentato delle stupende opere fotografiche su metallo di Liz Deschenes, affiancate alle sculture post-minimal di Nora Schultz. Un trionfo del monocromatico.

Elizabeth Dee (New York), ha proposto uno spumeggiante video di Ryan Trecartin con fotografie annesse. Un lavoro gioioso e potente.

Platform (Pechino), ha presentato una torre di 50 monitors con i  video Jin Shan alla sua prima presenza fuori dal territorio nazionale. Promette bene.

MOT International (Londra) ha proposto Laure Prouvost che ha letteralmente invaso lo spazio con una miriade di oggetti e video. Fantasiosa.

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