La cultura si sa comincia con la scuola, ma dalle nostre parti è già impossibile riformare la pubblica istruzione, figuriamoci quando ci si trova davanti ad un bando che segna il ritorno del concorso a cattedra nella scuola dopo quasi quindici anni di silenzio totale. Succede il parapiglia requisiti e prove di selezione confuse, scandalo sui precari e molta, troppa disinformazione. Vediamo cosa pensa la rete di questa scottante situazione…
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In lutto il mondo della cultura ma il calcio non si ferma mai
“Con il sofferto silenzio dei luoghi della cultura si manifesterà, oltre che la condanna di ogni gesto di violenza, la sincera partecipazione al dolore della famiglia della vittima, di tutte le persone coinvolte nell’attentato, di tutta la città di Brindisi”. Queste le parole del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi, alla luce dell’orribile attentato alla scuola Falcone-Morvillo di Brindisi che ha causato la morte della giovane Melissa Bassi.
La decisione di Ornaghi è stata quindi quella di interrompere l’iniziativa promossa dal Mibac che prevedeva l’apertura straordinaria e gratuita dei musei statali, civici, siti archeologici, biblioteche e palazzi storici di tutta Italia fino alle ore 20 dello scorso 19 maggio. Per una tragica coincidenza la città di Roma aveva organizzato proiezioni di immagini di Falcone e Borsellino ed altre iniziative per ricordare i 20 anni della strage di Capaci.
A scuola con Marina Abramovic
Marina Abramovic si è più volte autodefinita la nonna della performance art ma a quanto pare è sua ferma intenzione allontanare lo spauracchio della pensione il più a lungo possibile. Dopo aver affrontato le titaniche fatiche di The Artist is Present, dopo aver prodotto un documentario dove appare come una sorta di semidea e dopo aver affaticato il suo pubblico con The Abramovic Method, l’artista si prepara a lanciare la sua accademia.
Proprio così, la scuola Abramovic si chiamerà Marina Abramovic Institute e sorgerà nientemeno che a Hudson, New York. Come nel metodo Abramovic, per accedere all’interno della scuola il pubblico dovrà spogliarsi francescanamente di ogni orpello tecnologico come telefono cellulare o iPod. In seguito la ormai consona vestizione con il camice bianco e la firma sulla liberatoria che consegna il malcapitato per circa due ore e mezza nelle mani della tremenda Marina.
Studiare l’arte con l’iPad – Una ricompensa per il Van Gogh rubato
Sta per iniziare un nuovo anno di scuola, questo sicuramente non renderà felici molti ragazzi ma potrete star certi che gli studenti d’arte della Seton Hill University di Greensburg in Pennsylvania non saranno poi tanto tristi di tornare sui libri. Forse perchè alcuni testi scolastici sono stati soppiantati da un iPad. L’università ha infatti deciso di distribuire ai suoi iscritti il diabolico marchingegno di Steve Jobbs, dotandolo dell’app Art Authority.
l’applicazione in questione è sicuramente ancora tutta da sperimentare ma è comunque fornita di alcune interessanti caratteristiche: una collezione di 40.000 opere di arte classica, moderna e contemporanea corredate da fotografie e 1.000 schede dettagliate di importanti artisti il tutto organizzato cronologicamente con esaurienti spiegazioni. Ovviamente è possibile creare degli slideshow con le foto delle opere e persino vederle all’interno di una grafica simile alla sala di un museo. Insomma non sarà certo l’Argan, ma bisogna proprio affermare che come inizio non c’è male.