E così siamo giunti all’ultima parte di un progetto più faticoso del previsto. Ecco le pagelle delle gallerie mancanti, le ultime esposizioni che hanno inaugurato in occasione di Start Milano. Se non l’avessi ancora detto abbastanza questa è stata un’avventura personale, ogni giudizio è stato pensato e mai dato per il puro gusto di poterlo scrivere a portata di tutti. Ogni mio pensiero deriva dall’aver visto, aver provato emozioni (o no) e aver vissuto l’arte, con tutto quello che comporta.
Massimo De Carlo – Matthew Monahan | Roland Flexner – VOTO 6+
Nel lavoro di Matthew Monahan la riflessione sulla figura umana non si lascia influenzare da limiti formali o estetici. È un’umanità dissezionata quella che propone, così come esce dalla sua mente la ripropone con materiali grezzi, senza imbellettamenti. Ma la ferocia delle sculture di perde nel riportare gli stessi pensieri sulla carta, corpi a pezzi, collage e grafismi rupestri pongono lo spettatore in quella dimensione ottimale di vicinanza all’arte e di contemporanea estraneità.
Le fotografie di Roland Flexner, invece, raccontano una ricerca di perfezione legata all’imprevedibilità della materia. Giocando con acqua, grafite liquida, carta, fiato riesce a realizzare dei mini paesaggi che attingono all’oriente e all’astrattismo, l’unica variabile che vince su tutte è il tempo. Nella serie al piano terra, la riflessione si spegne in un formalismo estetico un po’ già visto: fotografie di un teschio circondato da fumo, in diversi momenti. Semplicemente immortalando il momento si cerca l’aleatorietà.