Manny Castro, il Robin Hood della Street Art

Manny Castro ne ha combinata un’altra delle sue. Ora molti di voi diranno: ma chi è Manny Castro? Beh, parliamo di uno street artist losangelino alquanto chiacchierato. Le sue prime azioni street consistevano nell’appendere decine di scarpette rosse (proprio come quelle di Dorothy ne Il Mago di Oz) sui pali elettrici di Los Angeles.

In seguito ha installato false bustine di cocaina sui pali del telefono ed ha prodotto un gigantesco ritratto di Lady Gaga raffigurata come il Cristo (con tanto di corona di spine) e lo ha posizionato vicino alla celebre scritta Hollywood.  Insomma camaleontico artista auto-proclamatosi Robin Hood della street art non è certo un tipetto tranquillo.

Blu a Madrid, ABOVE a Le Havre e A1one a Colonia, impazza l’estate della street art

 

Eccocci giunti al nostro consueto appuntamento con le street art news. Come ben sapete agosto è un mese caldo soprattutto per le stars internazionali che viaggiano per tutto il globo creando meravigliose opere, ma andiamo a vedere cosa è successo i questi ultimi giorni. La notizia ha già fatto il giro del mondo e noi sinceramente siamo orgogliosi di aver in casa un artista nostrano che finalmente è riuscito a far breccia nell’artworld internazionale. Parliamo ovviamente di Blu e delle sue avvincenti creazioni metropolitane.

Dopo aver creato alcuni giorni fa uno stupendo murale raffigurante dei simpatici ortaggi che fanno la fila per tuffarsi in un gigantesco frullatore (ad Ordes per il Desordes Creativas Festival), il nostro street artist bolognese ha deciso di far tappa a Madrid per creare un altro scoppiettante street art mural. Il soggetto di questa nuova opera è però meno allegro. Si tratta di una rappresentazione dei nostri tempi, in cui il consumismo, la guerra, il petrolio ed il denaro contribuiscono a rovinare il nostro povero mondo.

OUT-DOOR 2012 “Guarda in alto”..perchè l’arte non va in vacanza..

 

Per il terzo anno consecutivo Roma nei mesi estivi si trasforma nuovamente in capitale della Street-Art nazionale grazie a OUTDOOR 2012 Urban Art Festival. Quest’anno NUfactory ha scelto di affidare la curatela dell’evento a Simone Pallotta, ex-writer romano, ora organizzatore di eventi di arte pubblica nel territorio cittadino. Per quest’edizione si preannuncia un ricco programma che andrà oltre l’urban-art e sarà caratterizzato da special guest internazionali, nuove collaborazioni ed eventi collaterali.

Fine ultimo del Festival è “lasciare una traccia permanente nel costume, nelle abitudini e nel modo di vivere le aree urbane, attraverso interventi artistici ed attività culturali”, come affermato nel comunicato stampa. Slogan del 2012 è “Guarda in alto”. Un incitamento, rivolto ad un ampio pubblico, ad alzare lo sguardo verso gli alti palazzi che caratterizzano la periferia urbana, così da osservare la nostra adorata città da un nuovo punto di vista, scoprendone angoli inesplorati, riportati alla luce grazie a interessanti interventi artistici.

Shepard Fairey ed il pasticciaccio del murale

E’ stata pubblicizzata come un’opportunità unica, dal valore inestimabile: “il miglior offerente potrà piazzare una placca con il suo nome vicino ad un nuovo murale di Shepard Fairey”. Alla fine però, come spesso succede a quello che tocca il nostro scopiazzatore folle della street art, qualcosa è andato storto. L’opera in questione è stata prodotta per circa un anno e mezzo or sono per il Los Angeles Hospital e la posa della placca con il nome del benefattore avrebbe dovuto svolgersi durante una cerimonia di inaugurazione con tanto di vip al seguito.

Inutile dire che la cerimonia non c’è mai stata ed il nome del collezionista – benefattore compare unicamente su una bella denuncia sporta alla corte di Los Angeles. Jeremy Larner, questo il nome del collezionista, ha infatti richiesto indietro i suoi soldi denunciando Art of Elysium, l’associazione benefica che ha curato l’intera faccenda: “Il murale è divenuto parte integrante di questo ospedale, i bambini lo adorano e vengono ogni giorno a vederlo” ha dichiarato al Los Angeles Times Jennifer Howell, direttrice dell’associazione.

A New York la prima asta di Street Art

Il prossimo 16 ottobre 2012 sarà una data storica per la street art a stelle e strisce. La casa d’aste Doyle organizzerà infatti la prima asta di Street Art a New York. In Europa manifestazioni di questo tipo sono stata già organizzate più volte ma, per assurdo, la capitale ideale della Street Art non aveva mai dedicato un importante evento di mercato a questa meravigliosa tecnica creativa.

Sembra strano che ad organizzare un’asta di questo tipo non sia stato un colosso del settore come Sotheby’s o magari Phillips de Pury che da anni inserisce lotti di street art nelle sue vendite al pubblico. Eppure la scelta di Doyle manifesta una richiesta di mercato ben precisa: i collezionisti internazionali sono sempre più interessati ai capolavori di Bansky ed affini.

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