Shepard Fairey si butta nel cinema con 1984

Il nostro Shepard Fairey, noto anche come il falsario della street art, ne sta preparando un’altra delle sue. Dopo aver confessato alla giuria di aver copiato spudoratamente la foto dell’Associated Press per il suo Barack Obama Hope poster ed essersi quindi beccato una multa salata con annessi sei mesi di carcere (che il nostro ovviamente non farà mai), Fairey ha deciso di buttarsi nel dorato mondo del cinema.

Ma procediamo per gradi, circa 4 anni fa il nostro Shepard Fairey fu contattato dalla casa editrice Penguin Books per disegnare la copertina della nuova edizione di 1984 di George Orwell. Oggi, evidentemente attirato dalla trama del libro, il nostro street artist falsario ha deciso di aggiudicarsi i diritti cinematografici del celebre romanzo di Orwell.

QR code, il nuovo trend dell’arte

Avete presente i QR codes? Stiamo parlando di quegli strambi quadrati pixelosi nerie e bianche, che negli ultimi tempi sono comparsi su molti prodotti di consumo al posto del caro e vecchio codice a barre. I QR codes sono stati sviluppati nel lontano 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave con l’obiettivo di tracciare i ricambi automobilistici nelle fabbriche della Toyota.  Il QR code si è poi largamente diffuso anche in altri settori merceologici grazie alla sua capacità di immagazzinare molte più informazioni del suo “cugino” codice a Barre.

Oggi i QR codes sono il trend del momento e possono essere letti anche dai comuni telefoni cellulari o smartphones che dir si voglia. Questa “multimedialità” ed “interattività” ha finito con lo stuzzicare le fantasie dei protagonisti dell’arte contemporanea.

No Walls, la protesta si tinge di street art

Quando pensiamo alla street art, la nostra mente vola subito ad artisti come Banksy, Os Gemeos, Swoon, Blu, Invader e chi più ne ha più ne metta. Tutti questi esempi fanno parte di un mondo della street art prettamente occidentale ma come abbiamo più volte accennato tra queste pagine, anche in altre parti del mondo questa meravigliosa tecnica è divenuta una delle massime espressioni del pensiero creativo e soprattutto del pensiero libero.

Le ultime notizie sul fronte della street art ci arrivano quindi dal Cairo dove già da diverso tempo una folta schiera di artisti ha deciso di animare le strade cittadine. Parliamo di Sad Panda che per tener fede al suo nome ritrae un panda cicciotto, di Aya Tareek coraggiosa ragazza in un mondo di uomini e di tanti altri nomi come Adham Bakry, Dokhan, Hend Kheera, Hany Khaled, Charles Akl e Ganzeer, uno dei pochi street artist che ha deciso di non celare il proprio volto e sfidare le autorità con i suoi provocatori graffiti.

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