Ketos 2.0, arte a sostegno delle balene

Continua il progetto Whaleless ideato da Giovanni Cervi con il sostegno della  Strychnin Gallery e Whale and Dolphin Conservation Society che ha l’intento di promuovere la conservazione delle balene e di tutte le creature marine.

Dal 9 luglio al 31 agosto sarà in mostra ai Musei Civici di Reggio Emilia Ketos 2.0, collettiva che raggruppa giovani artisti di livello internazionale, ognuno con il proprio segno e attraverso il proprio immaginario artistico ha interpretato il rischio di estinzione dei Cetacei. Da “ketos” deriva cetaceo, in greco antico era riferito ai grandi mammiferi e ai mostri marini, 2.0 è la numerazione progressiva classica dei software; l’unione di questi due mondi, classico e moderno vuole essere una spinta alla “convivenza” di mondi apparentemente lontani, come lo sono natura e tecnologia.

Le opere in mostra sono eterogenee per medium e per provenienza geografica: dalla Cina arriva Kokomoo con il suo tratto surreale, dall’Argentina Fernanda Veron, fotografa digitale dall’immaginario potente e onirico, così come Squp e Ansgar Noeth (Germania) si occupano di fotografia, la prima ispirandosi allo studio delle posture delle balene fatto dal coreografo Merce Cunningham, il secondo al mito biblico di Giona e la Balena;

Kunstart 09

 Tempo di fiere, tempo di Kunstart, kermesse ospitata dalla città di Bolzano che dal 21 al 24 maggio torna per cercare di portare in auge una manifestazione che fino ad ora non è riuscita ad inserirsi nel polo dei più prestigiosi eventi fieristici internazionali. L’edizione passata di Kunstart ha registrato presenze non proprio esaltanti ed anche alcuni espositori sono rimasti perplessi riguardo all’andamento generale della fiera.

Eppure tra l’edizione passata della biennale europea Manifesta 7, il Museion, il Mart di Rovereto, la Galleria Civica di Trento ed il Kunst Merano, la regione del  Trentino-Alto Adige rappresenta un’importante piattaforma per l’arte contemporanea in Italia e nel mondo. Quest’anno le gallerie partecipanti alla manifestazione saranno 44 di cui 14 provenienti dal resto d’europa e del mondo. Tra le presenze degne di nota la Strychnin Gallery di Berlino che da tempo espone interessanti proposte di giovane arte. 

Young Artists Patrol#1, Zaelia Bishop

Proponiamo oggi la prima di una serie d’interviste dedicate alla giovane arte italiana, Globartmag scandaglierà per voi il meglio del panorama artistico nazionale per capire i meccanismi che ruotano attorno al processo creativo e le tendenze del futuro. Partiamo quindi con Zaelia Bishop, autore inoltre del template del nostro blog.

G: Il tuo lavoro è legato ad una ricerca simbolica dove ricorrono elementi botanici e figure fiabesche, il tutto sembra riferirsi ad una mitologia del tutto personale, puoi spiegarci i meccanismi mentali che si celano dietro il tuo processo creativo?

Z: Credo sia simile ad una decomposizione di immagini e di ricordi, da cui fioriscono nuovi ricordi, nuove immagini. Trasfigurati dal tempo, hanno smarrito (o sbiadito) il loro significato originale legato all’infanzia e ne hanno assunto uno nuovo, importante per la mia età adulta. Nel corso degli anni ho accumulato una gran quantità di appunti, di fogli sparsi, di disegni. Questa rappresenta una sorta di caverna o bosco selvaggio, da cui riparto ogni volta per assemblare e ricostruire simboli e percorsi di cui ho perso la memoria. E’ un piccolo pantheon, composto dai simboli e dai miracoli dalle finzioni e dalle chimere della fanciullezza.

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