Presenziando a varie mostre in giro per l’Italia ci si trova ogni tanto a parlare con altri critici, curatori ed addetti del settore, scambiando pareri sull’arte e sulla creatività in genere. Il fatto curioso è che a volte i discorsi si ripetono in maniera quasi retorica, seguendo schemi mentali che sembrano stabiliti a tavolino.
Talking Heads
Il Punk californiano e l’avventura della Target Video
I nomi Jackie Sharp, Jill Hoffman e Sam Edwards forse non vi diranno nulla in particolare ma sappiate che questi temerari personaggi, capitanati dall’artista Joe Rees furono i fondatori di una realtà che ad oggi non ha eguali. Stiamo ovviamente parlando della celebre casa di produzione di audiovisivi denominata Target Video (conosciuta anche come Target 77) nata sul finire degli anni ’70 in quel di San Francisco.
Ovviamente la Target Video non ha mai prodotto opere di video arte ma l’attenta e sperimentale ricognizione della scena musicale punk ed hardcore americana operata da questa avventurosa etichetta è paragonabile ad una creazione artistica. Sin dai suoi primi giorni di vita la Target iniziò a filmare concerti all’interno di clubs, per strada ed ai parties. Inoltre il quartier generale della Target possedeva un enorme sottoscala di quasi 500 metri quadrati dove venivano organizzati concerti che iniziavano nel pomeriggio e si concludevano a notte inoltrata.
David Byrne: “Mi hanno rubato Road To Nowhere”
Siamo qui ancora una volta a parlare dell’eccentrico ed eclettico David Byrne, musicista, compositore e produttore discografico britannico naturalizzato statunitense, fondatore e animatore dei Talking Heads e vincitore in carriera del premio Oscar, del Golden Globe e del Grammy award. Ma Byrne come ben sapete è anche uno stimato protagonista della scena dell’arte contemporanea internazionale. Comunque sia ogni tanto il nostro Byrne si getta in bizzarre questioni, tanto per tener fede alla sua fama di borderline dell’arte, ed alle volte fa arrabbiare qualcuno (vedi il nostro articolo sulla vicenda Biesenbach/Lady Gaga).
Questa volta però è accaduto l’esatto contrario e qualcuno ha fatto decisamente arrabbiare Mr. Byrne. Charlie Crist, l’attuale governatore della Florida, avrebbe infatti usato una celebre song dei Talking Heads per la sua campagna senatoriale contro il repubblicano Marco Rubio. L’inconveniente è che la hit dal titolo Road To Nowhere è stata illecitamente gestita da Crist il quale secondo Byrne non possedeva i diritti per farlo.
La gaffe di David Byrne:”Lady Gaga non è un’artista, anzi lo è”
Dovete sapere che l’ex leader dei Talking Heads nonchè prolifico artista visivo David Byrne gestisce da tempo un blog personale dove alcune volte piazza all’incrocio dei pali delle stravaganti dissertazioni sull’arte contemporanea alcune delle quali totalmente prive di senso logico. Ultimamente Byrne aveva pubblicato un lungo post dove dichiarava di aver sentito il curatore del MoMa e direttore del P.S.1, Klaus Biesenbach criticare Lady Gaga definendola una cantante e non un’artista.
Ovviamente tale affermazione non sarebbe neanche tanto lontana dalla verità, visto che l’agguerrita e multiforme cantante, pur avendo collaborato con Francesco Vezzoli, non è niente di più che la popstar del momento e dovrebbe decisamente star ben attenta ad amministrare la sua immagine prima di svanire con la stessa velocità con cui ha scalato il dorato mondo della musica.
David Byrne fa suonare tutta Londra
La Roundhouse di Londra sarà convertita in un gigante strumento musicale che il pubblico potrà suonare, il leggendario spazio creativo ospiterà infatti dal 8 al 31 agosto un’installazione sonora dell’eclettico David Byrne intitolata Playing The Building.
L’opera consiste in un vecchio organo piazzato al centro dello spazio espositivo, attaccato a dei cavi e fili low tech che si espandono sui pilastri della costruzione e sulle travi del soffitto. Una volta premuto un tasto dell’organo l’intera struttura risuonerà come una gigantesca cassa armonica. L’opera di David Byrne è stata già esposta lo scorso anno al Battery Maritime Museum di New York riscuotendo un enorme successo di pubblico e critica.