L’ASS di Terence Koh ospita una performance fuori dalle righe

Che cosa hanno in comune l’arte contemporanea ed H.P. Lovecraft? Beh, difficile trovare un nesso tra la pratica artistica ed uno dei più grandi scrittori di letteratura horror assieme ad Edgar Allan Poe. Ebbene, intanto possiamo senza ombra di dubbio affermare che l’autore del ciclo di Cthulhu ha influenzato schiere di scrittori contemporanei, ha fornito spunti per numerosi film e persino videogiochi, uno dei più celebri è Alone in The Dark lanciato nel 1992 su varie piattaforme.

Da qui al mondo dell’arte il passo è realmente breve. L’artista Rachel Mason, ad esempio, si è rimasta talmente affascinata dalle opere letterarie dello scrittore di Providence da creare una performance artistica basata su di un suo racconto breve del 1921 intitolato L’estraneo che narra la storia di un uomo solitario il quale vaga alla ricerca di un contatto con il resto della società e scopre di essere un orrendo mostro al suo primo incontro con degli esseri umani. Lo spunto è senz’altro affascinante e l’artista Terence Koh si è offerto di dare una mano a Rachel Mason ed ha quindi ospitato la performance nella sua galleria/studio Asia Song Society di New York.

Sesso orale per un’opera di Terence Koh? è il baratto di Art Barter

Parlare di baratto nel 2010 (quasi 2011) sembra una cosa ridicola ma possiamo assicurarvi che questa pratica di scambio di merci e favori vecchia quanto il mondo è in fase di rilancio. Anzi si potrebbe dire che il baratto è l’idea più cool del momento. Ad introdurre o se preferite re-introdurre tale pratica commerciale nel mondo dell’arte contemporanea ci ha infatti pensato Art Barter, una piattaforma creata da Alix Janta e Lauren Jones nel 2009 con una mostra a Londra in cui figuravano opere di 50 artisti come Tracey Emin, Tim Noble, Gavin Turk, Polly Morgan, Mat Collishaw ed altri artisti emergenti.

Le regole del gioco sono molto semplici, gli artisti propongono ad Art Barter le loro opere e la piattaforma organizza regolarmente delle mostre in luoghi prestigiosi di tutto il mondo. Per aggiudicarsi le opere i collezionisti possono offrire tutto tranne il denaro.  L’ultima mostra di Art Barter si è tenuta al NP Contemporary Art Center di New York la settimana scorsa ed è stato un successo clamoroso.

Arte o non Arte? difficile capire la differenza

Durante i primi mesi di quest’anno Tino Sehgal aveva fatto svuotare il Guggenheim per proporre una delle sue performance impalpabili, frutto oggettivo di un’arte soggettiva ed immateriale. In quel frangente i visitatori erano stati avvicinati dai performers i quali li invitavano a discutere di varie tematiche, ovviamente i poveri malcapitati non avevano la benché minima idea di cosa stesse succedendo. Successivamente abbiamo avuto modo di assistere alle stravaganti peripezie di Terence Koh non ultima quella di adottare un tenero virgulto che molti pensano sia parte integrante di una sua nuova performance.

Inoltre apprendiamo da Exibart che la brava artista Tania Bruguera ha recentemente sovvertito le regole, sostituendo la sua performance al Madre di Napoli con una conferenza stampa ed aggiungendo in seguito che il cambio non faceva parte di un’azione artistica ma solo di una semplice conferenza. Ovviamente il pubblico confuso ha pensato ad una probabile performance a sorpresa della giovane artista.

Terence Koh adotta un bebè, speriamo non si tratti di una performance?

Terence Koh ne ha combinata un’altra delle sue, anche se questa volta sembrerebbe che le sue bizzarre azioni siano guidate da un lodevole intento. Il caleidoscopico folletto dell’arte contemporanea ha infatti adottato un piccolo bebè che sembra in tutto e per tutto la sua esatta copia. Dopo la fine della bolla speculativa dell’arte contemporanea, nell’autunno del 2008, Koh ha faticato lungamente per tenersi a galla all’interno della scena.

Negli ultimi tempi però sembra che l’artista abbia ritrovato un insperato equilibrio, grazie alla sua nuova amicizia con Lady Gaga, personaggio sopra le righe che a sua  volta sembra destinato a ritagliarsi un posto nel giro dell’arte. Lady Gaga ha infatti stretto amicizia con Klaus Biesenbach curatore capo del MoMa che ultimamente ha accompagnato Koh e la biondissima cantante durante un tour della prestigiosa istituzione.

Sfilata di Vip al party di Givenchy per Marina Abramovic

Grande festa con tanto di troupe cinematografica alla lobby del Moma di New York in occasione della chiusura della grande retrospettiva dedicata al genio di Marina Abramovic dal titolo The Artist is Present.

Complessivamente l’artista è rimasta seduta al tavolo per 736 ore e 30 minuti, ponendosi ogni volta faccia a faccia con il suo interlocutore di turno. Anche dopo aver affrontato una così grande fatica, Marina Abramovic si è presentata alla festa bella più che mai coperta da un giubbotto creato dal Ricardo Tisci, direttore creativo di Givenchy. A proposito del capo indossato dall’Abramovic c’è da dire che è stato realizzato con le pelli di 101 serpenti morti per cause naturali, il giubbotto è stato creato per omaggiare una celebre e storica performance dove l’artista indossava un turbante fatto di pelli di serpente.

Biesenbach e Lady Gaga beccati al Moma

La buffa telenovela di Lady Gaga e l’arte contemporanea sembra non aver mai fine e se avete perso qualche puntata vi facciamo il riepilogo di quelle precedenti. Prima Lady Gaga ha collaborato in una grande performance con Francesco Vezzoli al Moca di Los Angeles. Poi il celebre cantante e artista visivo David Byrne ha scritto un post sul suo blog dove asseriva di aver incontrato Klaus Biesenbach, direttore del P.S.1 ad un party. Biesenbach avrebbe detto a Byrne che “Lady Gaga non è un’artista ma una semplice cantante”.

Ovviamente dopo aver letto il post, Biesenbach è andato su tutte le furie ed ha costretto Byrne a correggerlo, scusandosi per l’infondatezza delle sue affermazioni. Ora alcuni blogger statunitensi hanno beccato Biesenbach e Lady Gaga insieme, mentre effettuavano quello che potremmo definire un tour del Moma di New York. Inoltre assieme alla strana coppia c’era anche il poliedrico artista Terence Koh.

All’asta di beneficenza per Haiti spunta Patti Smith

Poche sere fa più di 600 membri della comunità artistica di New York si sono riuniti nella sede di Sotheby’s per un’asta di beneficenza a supporto della campagna Tools For Thought, fondazione creata nel gennaio 2010 da Diana Campbell e Julie Ragolia con lo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione di Haiti dopo il tremendo terremoto.  Alcuni celebri personaggi della scena dell’arte internazionale sono stati invitati a donare un oggetto per la grande asta.

Tra le opere proposte vi erano anche pezzi di rilievo come uno skateboard donato dall’artista Marilyn Minter. Altri grandi nomi della scena come Dan Colen, Roxy Paine e Aurel Schmidt hanno partecipato donando una loro opera e dando il via ad una guerra di offerte decisamente forsennata, il tutto all’insegna della solidarietà. Il magnifico evento è stato impreziosito dalla presenza della dea del punk Patti Smith che ha suonato dal vivo ed ha donato My Horse in Namibia, una stampa arricchita da una sua poesia.

Festini ad Art Basel Miami Beach 2009 ma qualcuno rimane scontento

 Il bello di Art Basel Miami Beach non è solamente rappresentato dal momento della fiera. Sembrerebbe infatti che la miriade di eventi e festini (che hanno poco a che fare con l’arte) che si svolgono durante la manifestazione siano decisamente elettrizzanti ed affascinanti almeno quanto l’evento fieristico. Ancor prima dell’ inaugurazione il gallerista Paul Kasmin stava festeggiando allo Standard Hotel con Christian Louboutin, il gallerista berlinese Max Hetlzer ed i designer Genevieve Jones e Mattia Bonetti. Ma solamente dopo la Vip preview che è durata fino alle nove di sera dono iniziati i veri bagordi. I galleristi Rachel Lehmann e David Maupin hanno organizzato un cocktail per la loro artista Teresita Fernandez al Setai Resort, tra gli ospiti c’erano Calvin Klein, Stefano Tronchi ed il direttore della PS1, Agnes Gund.

La Galerie Gmurzynska di Zurigo aveva anch’essa un party al Setai. L’evento era in onore del celebre attore Sylvester Stallone che pensate un poco ha deciso di tramutarsi in pittore ed è presente in fiera con alcune delle sue opere. All’evento, dove c’erano anche delle bellissime ragazze-sirena immerse in un piscina, hanno partecipato alcuni collezionisti, uomini d’affari e celebrità varie tra cui il capo della Warner Bros. Lyor Cohen, Jennifer Flavin e la principessa Michael di Kent, tutti sembravano molto divertiti mentre sorseggiavano Champagne. Le bollicine sono state protagoniste anche alla festa del Bruce High Quality Foundation, sponsorizzata da Dom Perignon.

Terence Koh professore di storia dell’arte per un giorno

Performa 09 ha letteralmente scosso e preso d’assalto la scena dell’arte contemporanea newyorkese in questo novembre che si preannunciava privo di forti emozioni. Il successo della biennale della performance è da attribuirsi al sempre più crescente interesse che questa tecnica artistica suscita in pubblico e critica ed all’ottima capacità organizzativa della manifestazione che ha sciorinato una lista di eventi interessanti con la presenza di grandi nomi della scena internazionale.

Dopo l’ottima prova di Alterazioni Video e Marcello Maloberti che hanno ottenuto ottime critiche da parte della stampa newyorchese, Performa 09 è stata teatro la scorsa notte di una performance del tutto singolare al National Arts Club (che conta fra i suoi membri nomi del calibro di Robert Henri, Frederick Remington ed Alfred Stieglitz) dove l’estroso Terence Koh ha divertito e tenuto in scacco il pubblico durante Art History 1642-2009, una sorta di lezione sull’arte decisamente originale.

Terence Koh a Parigi ma questa volta senza i suoi escrementi

 Girovagando per l’immenso universo dell’arte contemporanea vi sarà sicuramente capitato  di imbattervi in Terence Koh. Per quanti di voi non lo conoscessero possiamo dirvi che questo eclettico artista, noto anche con il monicker asianpunkboy, è stato assoldato nei primi anni della sua carriera da Charles Saatchi che lo ha catapultato direttamente nell’olimpo dell’art system.

Ovviamente il giovane artista dalle origini cinesi e di nazionalità canadese non è certo entrato nella scuderia del grande mercante grazie ad una raccomandazione ma solamente per suo merito e per una carica artistica sfrontata ed esplicita che sin dalle prime mostre si è abbattuta su media come fotografia, stampa, scultura, performance ed installazione sino ad arrivare ai libri fatti a mano e le zines.I temi trattati da Terence Koh si allargano sul mondo punk, sull’omosessualità e sulla pornografia. Tanto per dirne una, l’artista si è guadagnato la fama internazionale ad Art Basel nel 2006 vendendo i suoi escrementi per 500.000 dollari.

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