Perché è impossibile amare Damien Hirst ed i suoi Spot Paintings

Così Damien Hirst ha monopolizzato questo lungo inverno dell’arte contemporanea. Il suo faraonico progetto Damien Hirst The Complete Spot Paintings 1986-2011 è finalmente partito e tutte le Gagosian Gallery sparse per il globo sono state prese d’assalto da exhibition-goers, vips, esperti del settore, collezionisti, artisti e semplici appassionati. Tuttavia, dietro le luccicanti paillettes di un sistema sempre pronto al sensazionalismo ed al colpo d’effetto, l’impresa di Hirst può aiutarci a riflettere su alcuni meccanismi che regolano la produzione ed il mercato dell’arte contemporanea.

Hirst ha dichiarato di lasciare ai suoi assistenti la realizzazione degli spot paintings: “mettere mano a questo tipo di dipinti mi annoia parecchio” avrebbe dichiarato l’artista alla stampa internazionale. Ciò ha fatto infuriare i puristi e la critica, persino David Hockney si è scagliato duramente contro Hirst, che tra l’altro avrebbe eseguito solo 5 dei 1.400 dipinti attualmente in mostra. Parlare di “artigianato” e manualità può far sorridere nel 2012, specie se si prendono ad esempio la Factory di Andy Warhol, l’arte concettuale o i murales di Sol LeWitt inviati tramite Fax ed eseguiti dagli assistenti a migliaia di chilometri di distanza.

Al Gam la mostra che inaugura il circuito Twister

The Group Show è il titolo della mostra collettiva che inaugura nella sede storica della GAM di Gallarate. La mostra articolata ed estesa occupa per la prima volta tutte le sale espositive del museo e ospita i lavori di Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini.

The Group Show nasce dunque quale punto di arrivo e di partenza di Twister, occasione unica per poter conoscere la poetica di tutti e undici i vincitori del concorso che qui si presentano con opere autonome rispetto a quelle progettate e realizzate per Twister, capaci di riflettere la ricchezza della ricerca artistica contemporanea, libera di muoversi con linguaggi differenti, mai uguali, riconducibili ad un sentire che pone lo spettatore quale proprio principale interlocutore.

Al GAMeC un programma ricco di eventi

Un autunno ricco di appuntamenti alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo: la programmazione del museo riprenderà, infatti, il prossimo 30 settembre, alle 18.30, con le inaugurazioni della II Edizione della rassegna Art in the Auditorium, che accoglierà video, film e animazioni provenienti da tutto il mondo, e della prima personale in un’istituzione italiana dell’artista americano Aaron Curry, dal titolo Bad Dimension.

Sabato 3 ottobre la GAMeC aderisce alla Quinta Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani con il sostegno di PARC – Direzione Generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e per l’occasione il museo rimarrà aperto fino a mezzanotte.

Domenica 4 ottobre, alle 10 verrà inaugurata, alla presenza di Massimo Zanello, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia e di Claudia Sartirani, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, l’installazione dell’artista Lara Favaretto dal titolo Monumento Momentaneo, esposta in Piazzetta Piave, nel centro della città di Bergamo.

Twister, il tornado è previsto per settembre

Lo scorso aprile Globartmag vi aveva annunciato la nascita del progetto Twister, un modello innovativo di alleanza virtuosa tra dieci musei della Lombardia, nato allo scopo di selezionare, esporre e acquisire opere di arte contemporanea site specific/site related, progettate e prodotte ad hoc tramite un concorso internazionale.

La rete dei dieci musei ha successivamente varato un internazionale concorso ad inviti strutturato con due diverse fasi di selezione: un primo momento di disamina dei curricula e dei lavori di repertorio presentati dagli artisti, un secondo di esame dei veri e propri progetti di massima. Si è richiesto agli artisti di progettare un’opera studiata ad hoc per ciascuno dei dieci musei o in relazione con essi, non invasiva né monumentale, realizzata per rimanere stabilmente nelle collezioni permanenti.

Twister, il tornado dell’arte contemporanea

Interessante proposta della Regione Lombardia che in questi tempi (ed ormai quasi ci scoccia ripeterlo) di crisi compie un importante passo per il supporto dell’arte contemporanea. L’unione si sa fa la forza ed allora come un’entità unica dieci musei sotto l’egida dell’Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia lanceranno il 24 settembre 2009 il progetto Twister.

Tale tornado dell’arte contemporanea rappresenta un esempio senza precedenti in Italia di produzione, esposizione ed acquisizione di opere d’arte di artisti italiani e stranieri da parte di così tante istituzioni pubbliche in un singolo intento. Twister nasce infatti con l’intento di selezionare, esporre ed acquisire opere di arte contemporanea site specific/site related, progettate e prodotte ad hoc tramite un concorso internazionale. La rete culturale che il progetto si ripropone di creare servirà non solo a sostenere i giovani artisti ma anche a favorire la conoscenza dell’arte contemporanea presso il grande pubblico. Ci sembra questo un lodevole intento che dovrebbe essere imitato anche da altre regioni d’Italia in modo da creare un’offerta eterogenea e sostenere coloro che hanno ottimi progetti artistici ma non hanno le risorse per realizzarli.

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