Tiziano a Palazzo Reale

Promossa dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design e Palazzo Reale, in collaborazione con Civita e GAmm Giunti, apre dal 16 febbraio al 20 maggio 2012, nella centralissima sede espositiva milanese, la mostra “Tiziano e la nascita del paesaggio moderno”.  Il percorso in Palazzo Reale, curato da Mario Lucco, da un progetto ideato da Tekne International, raccoglie cinquanta opere alla scoperta della nascita del paesaggio moderno nella pittura del cinquecento, ordinando nelle sue sale un selezionatissimo gruppo di straordinari dipinti dei grandi maestri.

Il Cinquecento è stato, nella pittura veneta, il secolo di Tiziano. A partire dalla lezione di Bellini e Giorgione, Tiziano ha avuto il merito di elaborare una nuova idea dell’ambiente naturale che, evolvendosi attraverso varie fasi e significati, lo portò a definire nella lingua italiana il termine stesso di “paesaggio” nella sua accezione moderna. La parola “paesaggio” compare infatti per la prima volta nel 1552, in una celebre lettera dello stesso Tiziano all’imperatore Filippo II, dando prova della consapevolezza di una novità piena e clamorosa.  Ciò che si verificò in quegli anni, fu una vera rivoluzione poetica: dalla enunciazione di “paese”, talvolta espresso come “sfondo” non invasivo della raffigurazione, talvolta come racconto di spaccati di vita contadina in una natura ospitale, si passò a una diversa dichiarazione e quindi a una differente valenza.

La Gran Bretagna non presterà mai più opere d’arte alla Francia

Polemiche e scontri fra istituzioni non sembrano essere appannaggio esclusivo del nostro belpaese, anzi all’estero le cose sembrano andare anche. Josephine Oxley,  curatore dei beni artistici inglesi ha infatti sottolineato una decisa riluttanza dei britannici nel prestare opere d’arte alla Francia.

Gli inglesi hanno infatti paura di come vengono trattati i loro gioielli oltre la manica. Josephine Oxley ha inoltre aggiunto che a Parigi i musei sono spesso bersagliati dai ladri. Purtroppo tali dichiarazioni sono confermate da alcuni dati raccolti dall’Interpol, l’organizzazione di polizia internazionale. Secondo il database elaborato dall’importante organo di polizia la Francia e l’Italia sarebbero al primo posto in classifica per quanto riguarda i furti delle opere d’arte.

Burri e Fontana alla Pinacoteca di Brera di Milano

La Pinacoteca di Brera propone dal 17 giugno per la prima volta un confronto fra i capolavori delle sue collezioni storiche e i dipinti di due grandi del Novecento, Alberto Burri e Lucio Fontana. Una mostra nuova – curata da Sandrina Bandera e Bruno Corà – con la collaborazione del Corriere della Sera, che permette alle opere dei due straordinari artisti di entrare oggi prepotentemente in Pinacoteca, non per completarne le collezioni, ma per proporre una nuova fruizione dei suoi dipinti piu’ noti, dagli esiti inaspettati.

All’allestimento permanente del museo e’ affiancato, quasi imposto, l’inserimento di alcune opere dei due maestri del XX secolo – tutte di proprietà della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello e della Fondazione Lucio Fontana di Milano – in un vivace e ricco dialogo di confronti, avvicinamenti, opposizioni e contrasti che, seppure non modificando fisicamente l’itinerario, trasforma e arricchisce sostanzialmente di contenuti visivi e spunti di riflessione uno dei principali musei pubblici italiani. Una mostra che dialoga col museo, non lo sostituisce.

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