Annika Larsson – DRUNK

Mercoledì 27 ottobre 2010 Velan di Torino ha il piacere di inaugurare DRUNK, una personale dell’artista svedese Annika Larsson (Stoccolma, 1972) a cura di Francesca Referza. DRUNK – spiega l’artista che vive e lavora a Berlino da due anni – è un video quasi completamente silenzioso (il livello sonoro è regolato in modo da risultare quasi non udibile). Le azioni dell’ubriaco vengono compiute praticamente nel vuoto e solo l’acustica della stanza e la presenza degli spettatori generano il suono. DRUNK non aveva script, solo un insieme di regole, ed è stato girato nel mio studio con un giovane attore che beveva e gradualmente perdeva il controllo davanti alla macchina da presa.

L’idea di DRUNK (2010) è nata da una ricerca fatta dall’artista su internet, ambiente virtuale in cui sono facilmente rintracciabili immagini reali dello status di ubriaco. Annika Larsson ha selezionato ed archiviato una serie di still da video, pubblicati da diversi utenti su YouTube, che documentano la casistica tragicomica degli effetti che l’alcool ha sulle persone. Quello che viene fuori da questa serie di immagini recuperate dalla rete è un universo allo stesso tempo attraente e respingente. DRUNK, presentato per la prima volta in Italia da Velan a Torino in occasione di ARTISSIMA 17, è una versione sublimata, attraverso l’estetica della Larsson, dell’iperrealtà della rete.

Bill Viola per Capodimonte

Nell’ambito del più ampio progetto Incontri con Caravaggio – che già ha riscosso un notevole successo con gli Itinerari caravaggeschi in città e le performances teatrali a Capodimonte, durante i mesi di luglio e agosto, e che per l’autunno prevede un ciclo di incontri, con personalità di rilevanza internazionale in tutti i campi della cultura, invitate a confrontarsi in maniera originale con la figura del grande maestro lombardo – si inserisce il progetto che ha come protagonista Bill Viola, uno degli artisti contemporanei più significativi nel campo della video arte, chiamato a Napoli per la prima volta, a far dialogare la sua sensibilità contemporanea con l’esperienza caravaggesca, di cui Capodimonte custodisce una delle testimonianze più rilevanti della sua produzione più avanzata, la celebre Flagellazione.

L’installazione di Bill Viola – presentata negli spazi della Sala Causa del Museo dal 30 ottobre al 23 gennaio 2011, la cui particolare conformazione architettonica ha sempre garantito effetti di grande suggestione – proporrà sei video di forte incisività, e mai presentati a Napoli, tesi a mettere in luce le tematiche più ricorrenti dell’artista americano in una sorta di dialogo a distanza con la sensibilità caravaggesca così diversa. L’artista americano, che è stato fortemente influenzato dall’arte italiana, si è poi orientato verso una profonda riflessione sulla vita e sulla morte, sul dolore e sulla speranza.

videoReport Italia 2008_09, Opere video realizzate nell’ultimo biennio in Italia


Sabato 9 ottobre 2010, alle ore 18, in occasione della VI Giornata del Contemporaneo, la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone inaugura la rassegna biennale videoREPORT ITALIA 2008_09.

La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone si contraddistingue ormai nel panorama delle istituzioni museali per l’attenzione che rivolge alle produzioni video, la rassegna videoREPORT, giunta ormai alla sua terza edizione, presenta al pubblico l’attuale situazione video italiana, individuando i lavori piu’ interessanti che hanno caratterizzato l’ultimo biennio. Ad integrare il lavoro che la Galleria di Monfalcone effettua costantemente sono stati interpellati 5 curatori, Guia Cortassa, Ilaria Gianni, Antonio Grulli, Barbara Meneghel e Simone Menegoi, operatori fra i piu’ attivi nel panorama delle arti visive. Effettuando un esame attento dell’intero territorio nazionale hanno segnalato le opere ritenute piu’ significative, motivando il parametro di valutazione in un intervento critico in catalogo.

ZimmerFrei – Tomorrow is the question!

A quattro anni di distanza dalla mostra negli spazi di Monitor nel 2006, la galleria romana il 4 ottobre inaugura la terza personale di ZimmerFrei. La ricerca di questo trio dal sodalizio decennale è fortemente connessa all’idea di una permanenza, di un lasso di tempo passato a stretto contatto con un luogo specifico.

L’ultimo lavoro video del gruppo, What we do and what we are, che Monitor presenta per la prima volta in Italia, è stato girato in una singolare strada di Bruxelles, che come sempre nella città belga ha un doppio nome in francese e fiammingo: rue de Laeken/Lakensestraat. La via ha una storia paradigmatica: dopo la grande fioritura negli anni ’60, evocati da tutti i suoi “abitanti” come la belle époque, solo venticinque anni dopo ha visto una vera e propria decadenza con la costruzione dei grandi centri commerciali della vicina rue Neuve/Nieuwstraat e una sfortunata operazione immobiliare del gruppo Alliance.

Giulio Squillacciotti vince il Festarte Video Art Festival 2010

La video arte si riscopre regina della scena contemporanea romana. Dopo il grande successo di Macro Video Drink dello scorso martedì in quel di via Reggio Emilia a Roma ( evento che ha fatto registrare la presenza di circa 4 mila persone ), ci ha pensato Festarte Video Art Festival al Macro/Pelanda con ben quattro giorni (da mercoledì a sabato) dedicati alla videaoarte a confermare l’estremo interesse che questa meravigliosa tecnica riesce a generare. Una folta presenza di pubblico ha quindi invaso i magici spazi della Pelanda, accingendosi alla visione di un vasto numero di  opere provenienti da ogni parte del globo, accomunate dal tema Violenza Invisibile – privata, pubblica, sociale.

La manifestazione ha inoltre presentato una serie di eventi collaterali come un talk su Video arte e mercato, moderato dalla scrivente a cui hanno partecipato Cecilia Casorati (critico d’arte e docente Accademia di Belle Arti di Roma, in fenomenologia delle arti contemporanee), Raffaele Gavarro (Critico e curatore indipendente, Direttore del Festival internazionale “Videominuto”),  Alessandra Arnò  e Giorgio Fedeli (Fondatori di Visualcontainer), Valentina Moncada (gallerista) e Calogero Pirrera (Responsabile ricerche internazionali FestArte VideoArt Festival). Un secondo talk sulle Affinità e divergenze tra Video Arte Monocanale e Video Installazione, è stato invece moderato da Fabrizio Pizzuto con l’intervento di Bruno di Marino (Studioso di sperimentazione audiovisiva), Silvia Bordini (Docente di Storia dell’Arte contemporanea – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Andrea Aquilanti (Artista) e gli artisti in concorso.

Videoarte e Aperitivo, succede al Macro

Dopo il grande successo della scorsa estate, tornano nella hall del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – gli originali aperitivi MACRO Video Drink: tre appuntamenti serali (14, 21, 28 settembre) dalle ore 19 alle 22 (ultimo ingresso) dedicati ai giovani e agli amanti dell’arte, con speciali proiezioni video, aperitivo offerto al pubblico e la possibilità di visitare gratuitamente tutte le mostre del ciclo espositivo MACRO SUMMER 2010 (14.000 i visitatori dal 1 giugno 2010), prima della chiusura prevista per il 10 ottobre.

La scorsa edizione di MACRO Video Drink (Luglio 2009) ha visto, in 4 serate, più di 4000 visitatori assistere nella hall alle proiezioni dei video della Mediateca del Museo. Dato il grande entusiasmo con cui il pubblico ha risposto all’evento, MACRO decide di aprire anche quest’anno le sue porte ai giovani di Roma, per tre serate gratuite all’insegna della videoarte. A partire dalle 19 di ogni serata sarà possibile scoprire aspetti diversi della videoarte contemporanea con proiezioni di video d’artista e film sperimentali selezionati grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale Kinema, che dal 1989 ha raccolto più di 5.000 titoli provenienti da ogni parte del mondo. Occasioni per conoscere e approfondire i diversi linguaggi di questo genere artistico nell’atmosfera rilassata e stimolante del MACRO, tra il piacere di un aperitivo e la curiosità delle mostre aperte fino a tardi.

Al via AsoloArtFilmFestival edizione 2010


Film sull’Arte – Biografie d’Artista – Architettura e Design – Video arte e Computer Art – Produzioni di Scuole di Cinema – Armonia e Territorio. L’edizione 2010 di AsoloArtFilmFestival si svolgerà come di consueto ad Asolo (TV) dal 27 agosto al 5 settembre. L’AsoloArtFilmFestival si inserisce nella tradizione culturale del Festival Internazionale del Film sull’Arte e di Biografie d’Artista, rappresentandone l’ideale continuità.  Fondato da Flavia Paulon nel 1973, il festival ebbe per la bellezza di oltre due decenni un grande riscontro internazionale, fino alla sua cessazione avvenuta nella metà degli anni Novanta.

Rifondato nel 2001 da A.I.A.F., AsoloArtFilmFestival ripropone anche in quest’edizione, a 36 anni dalla sua fondazione, la sua annuale rassegna di produzione cinematografica internazionale dedicata alle arti, intese nella molteplicità delle loro espressioni. La presenza di una sezione Video arte avvicina il cinema all’arte contemporanea e offre un’ulteriore vetrina per i giovani artisti nazionali.

Viaggi in immagini, la giovane videoarte a Firenze

Viaggi in immagini è una Rassegna video dagli archivi Art Hub. Nell’ambito di Aperto alle Murate in piazza Madonna delle neve a Firenze. Tutti i lunedi’ due “ore d’aria” con intrattenimento e performance nell’ex carcere. Un’iniziativa dell’assessorato alla cultura del Comune di Firenze che ha preso il via il 14 giugno e accompagnerà fiorentini e non fino a metà settembre. Aperto Alle Murate e’ un progetto a cura di Firenze Fast Forward, Valentina Gensini, Map of Creation e Simone Fabbroni che spazierà dalla musica al teatro alla video arte. Partners: Art Hub e New York University; media partner: Current, network partner: UnDo.Net

Nell’ambito di Aperto alle Murate Art Hub presenta Viaggi in immagini, una rassegna in tre serate (21 giugno, 16 e 23 agosto 2010 ) di video tratti dall’archivio, a cura di Francesca di Nardo. il 30 agosto inoltre avrà luogo la proiezione del video documentario Rough Cut (Iran, 22’- 2007) di Firouzeh Khosrovani, alla presenza della regista. Rough Cut è un’opera pluripremiata nei festival internazionali  si tratta di un documentario corto che racconta la trasformazione dei manichini femminili nelle vetrine dei negozi d’abbigliamento di Teheran, come metafora del corpo velato e mutilato, ridefinito secondo i dettami della legge.

Robin Rhode, dal Sud Africa a Los Angeles

A New York l’artista sudafricano del momento è William Kentridge ma a Los Angeles la vera star è Robin Rhode, giovane artista e conterraneo del suo illustre collega. L’arte di Rhode è strettamente connessa alle sue radici sud africane e molto spesso usa meccanismi creativi simili a quelli di Kentridge come il disegno-performance e l’animazione ottenuta cancellando e ridisegnando i soggetti su carta o altri supporti.

La presente mostra personale di Roin Rhode al LACMA, Los Angeles County Museum of Art ( in visione dal 11 marzo al 6 giugno) presenta al pubblico sei opere recenti, create mediante una vasta varietà di media. Juggla (del 2007) ad esempio è un’opera costituita da un set di 20 stampe digitale ai pigmenti che raffigurano un uomo di colore , vestito come un menestrello o un giocoliere. Le opere presentate al LACMA sono state create negli ultimi tre anni trascorsi da Rhode a Berlino ed indagano sulle meccaniche dell’identità e dell’inganno visivo, presentando in varie occasioni il doppelganger dello stesso artista con la faccia coperta da enormi e stravaganti cappelli.

Gli Ok Go alle prese con l’effetto domino

Molti di voi conosceranno sicuramente l’indie rock band degli Ok Go anche perché il loro album del 2006 intitolato Oh No è stato un vero tormentone persino in Italia, successo trainato grazie ad un video divertentissimo in cui i nostri si trovavano alle prese con alcuni tapis roulant. Gli Ok Go (formati da Damian Kulash – voce, seconda chitarra ,Andy Ross – prima chitarra, cori , Tim Nordwind – basso, cori ,Dan Konopka – batteria ), come tanti altri gruppi musicali, hanno ben compreso l’importanza del mezzo video ed hanno sempre cercato di dare un’impronta originale ai loro filmati pur conservando una sfavillante ironia.

C’è da dire che negli ultimi tempi il confine tra video musicale e video arte (e viceversa) si è notevolmente assottigliato tanto da rendere quasi impossibile ogni tentativo di precisa catalogazione. Per certi versi la cosa ci fa alquanto piacere visto che la video arte non ha regole ferree ma il rischio è quello di spettacolarizzare troppo questa tecnica artistica.

The Gallery Apart affida a Luana Perilli la presentazione del nuovo spazio espositivo

In occasione dell’apertura del nuovo spazio di via di Monserrato 40 (Roma), The Gallery Apart presenta l’attesa personale di Luana Perilli intitolata Manutenzione sentimentale della macchina celibe. Il progetto si affida a tre diverse modalità espressive, spaziando dal video, alla scultura, al collage.

Il corpus delle opere ci immerge in un mondo privo di esplicite presenze umane, un universo di oggetti per una volta non inanimati ma anzi, seppur privati della loro naturale destinazione funzionale e dunque resi celibi nel senso della lezione duchampiana, intrisi della vitalità conseguente alle loro precedenti esperienze e quindi in grado di esprimere e trasmettere sentimenti, ricordi, umori.

Federico Lupo, 120’’ before the last snow

La continuità temporale in cui ci illudiamo d’esistere non è meno artificiale di quella che un proiettore produce attraverso il rapido scorrere dei fotogrammi, i quali ciò nonostante permangono simultaneamente e parallelamente agli altri anche quando non sono illuminati.
120’’ before the last snow, mostra personale del giovane artista siciliano Federico Lupo che si terrà a partire dal 5 dicembre presso la galleria 41zero30 di Modena, ci consente di leggere l’azione solo da ciò su cui si ripercuote, analizzando il luogo di formazione dell’immagine come fosse il luogo di formazione della vita, rincorrendo la morte con la passione mai sopita dei desideri infantili.

Pochi secondi che odorano d’eterno. Poi, l’epilogo, le maglie del tempo si sgretolano ad ogni passo, l’atto finale è scandito dalla breve corsa di un cervo dal manto candido e abbagliante, un filmato amatoriale dalla grana grossa in cui l’animale sembra agire da assoluto protagonista, entrando in relazione dialettica con lo sguardo dello spettatore. I cervi bianchi, animali leggendari descritti come messaggeri dall’aldilà, in grado di accelerare il cammino degli spiriti dei morti, sono in molti casi, animali affetti da leucismo, condizione generata da un gene recessivo che traduce la normale pigmentazione bruna di pelliccia e cute in un bianco abbacinante dall’elevata riflessione di radiazione incidente.

Video ed installazioni di Katja Loher alla galleria Tiziana Di Caro

Sabato 26 settembre la Galleria Tiziana Di Caro di Salerno inaugura la mostra personale di Katja Loher. Il video è il filo conduttore tra tutte le opere, ma non è quasi mai inteso come lavoro fine a se stesso, bensì è associato a strutture complesse ed articolate, come sculture o installazioni, dando vita a serie di opere che l’artista ha definito “Miniverse” e “Videoplanet”, che sono i due nuclei intorno ai quali si costruisce questa mostra.

Il percorso espositivo si apre con un’installazione intitolata Red Planet (della serie Videoplanet), un video proiettato su un grande pallone di gomma che fluttua nello spazio. Il video è costruito attraverso un sistema di comunicazione che Loher chiama “videoalphabet”, che rappresenta la sintesi della continua esplorazione del linguaggio, presente nella gran parte dei suoi lavori. Il “videoalphabet” è un vero e proprio codice, in cui figure umane, eseguendo studiate coreografie, riproducono una serie di simboli che, assemblati in fase di post produzione, diventano lettere dell’alfabeto, da cui l’artista fa derivare parole, quindi domande. Tali domande sono concise ed essenziali, restituite visivamente attraverso brillanti cromatismi e sobrie strutture metaforiche, e nonostante un’apparente leggerezza, rivelano una drammatica denuncia nei confronti dell’uomo e del mondo che egli ha costruito.

All’Hangar Bicocca di Milano una mostra dedicata alla videoarte italiana

Fuori Centro è la nuova mostra che inaugura il 30 settembre alla Fondazione Hangar Bicocca di Milano, curata da Chiara Bertola, neo direttrice artistica dello spazio milanese, in collaborazione con l’artista Rä di Martino.

Il titolo, oltre a dichiarare la posizione periferica dello spazio dell’Hangar, vuole sottolineare visioni non lineari, imprecise e indefinite che mettono in evidenza ingenuità, ironie e ordini di conoscenza non prestabiliti, lasciando emergere la forza di strade indifese e inaspettate. Immagini che parlano di vulnerabilità non solo dell’uomo, ma anche di luoghi non piu’ al centro dell’attenzione e che lasciano svelare quell’autenticità che e’ la vera natura dell’essere umano e della natura che ci circonda: quella che vale la pena di rappresentare. E’ in questa situazione che i gesti più banali, i dettagli più insignificanti, i pensieri più inusuali diventano rivelatori della nostra stessa natura assumendo un rilievo e un valore insospettabile.

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