Meetings on Art, il primo appuntamento è con Laurie Anderson

Si apre domenica 3 luglio l’iniziativa Meetings on Art, una serie d’incontri e seminari con artisti, curatori, filosofi e studiosi organizzati dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, nell’ambito della 54. Esposizione Internazionale d’Arte ILLUMInazioni – ILLUMInations, curata da Bice Curiger. Il primo incontro è con l’artista e musicista americana Laurie Anderson che terrà una conferenza/discussione informale dal titolo A Short Talk on Places, domenica 3 luglio presso il Teatro Piccolo Arsenale alle ore 18 (ingresso libero).

Laurie Anderson (Chicago, 1947) è artista, compositrice, poetessa, fotografa, film maker e strumentista. È conosciuta in tutto il mondo per le sue performance multimediali e per l’uso avanguardistico delle tecnologie nelle arti visive. La sua carriera di musicista è stata lanciata dal brano O Superman contenuto nell’album Big Science (1980), il primo di sette dischi pubblicati dalla Warner. Gli ultimi lavori musicali sono Life on a String (2001) e Live in New York (2002).

Giovedì Difesa: Non bussare alla mia porta

Facendo un passo indietro da giovedì scorso c’è invece un Wenders che non esibisce e che, dicendo di meno e nascondendo qualcosa, forse esprime un pò di più. Evidentemente sostanziale il contributo alla sceneggiatura di Sam Shepard, già ammirato nell’ottimo Paris, Texas. Il tutto tratto da un buon soggetto di Gus Van Sant.

Stavolta il film le promesse le mantiene, anche se rimanevo comunque infastidito da qualcosaLa fotografia ispirata ai dipinti di Hopper è strepitosa, poi il conflitto, il vuoto interno dei protagonisti, una ricerca incomprensibile della libertà ma anche della verità nascosta dietro alle proprie stesse tracce, tutto mi era affine. Eppure un punto era presente dal quale non mi riuscivo a staccare, qualcosa che mi innervosiva, qualcosa di sbagliato.

Giovedì Difesa: Palermo shooting

A me Wenders piace spesso, e il primo Wenders oltre modo. Anche alcune cose recenti erano ancora state pienamente di mio gusto. Così decido, da buon siciliano, di vedermi questo Palermo shooting, del 2008.

Gli ingredienti che fanno al caso di Wenders ci sono tutti: la fotografia in primis. È infatti la storia di un fotografo di successo in crisi esistenziale… poi c’è il viaggio, la sicilia, il Trionfo della Morte, il dipinto palermitano che da il senso onirico e sotteso a tutto. I titoli di coda, infine sono aperti da una dedica a due registi morti lo stesso giorno, durante la lavorazione del film, l’amico Michelangelo Antonioni e Ingmar Bergman, venuti a mancare entrambi il 30 luglio 2007. Perfino questo ha a che vedere col film e con la poetica. Peraltro Dennis Hopper nel film, nel ruolo, appunto, della Morte, è davvero affascinante.

Dopo la retrospettiva di Tim Burton e il turno dei fratelli Coen

Sembra che ultimamente il dorato mondo del cinema sia divenuto il principale interesse del grande circus dell’arte contemporanea internazionale. Ormai siamo abituati e vedere opere di Tim Burton, David Lynch e Wim Wenders in musei, gallerie ed altri luoghi deputati all’arte e dobbiamo dire che la cosa non ci dispiace affatto anche perché questi nomi uniti ad altri del mondo della musica come Brian Eno, Laurie Anderson e David Byrne hanno sovente aggiunto, con le loro diverse esperienze, un pizzico di sale in più al mondo delle arti visivi.

Alcuni giorni fa il Walker Art Center di Minneapolis ha deciso di ospitare dal 18 settembre al 17 ottobre un evento dal titolo Joel e Ethan Coen: Raising Cain, interessante retrospettiva dedicata al visionario ed ironico talento dei fratelli della settima arte. L’interessante manifestazione presenterà una serie di proiezioni di tutti i film dei Coen dagli esordi di A Serious Man del 1984 fino a Burn After Reading dello scorso anno.

Artisti a Berlino per ridipingere il muro

Il cemento è stato graffiato, i graffiti rimossi e adesso Thierry Noir, il primo artista a dipingere sul muro di Berlino è pronto per ricominciare. L’artista francese ha rischiato la sua vita nel 1984 per affrescare la superficie del muro che separava l’est comunista dall’ovest capitalista di Berlino, capitale della Germania.

Oggi il comune stesso ha organizzato il restauro dei lavori di Noir assieme a quelli di altri 120 artisti. L’opera naif dello street artist è stata immortalata dal regista Wim Wenders nel celebre film del 1987 Il Cielo sopra Berlino, dove faceva da comparsa lo stesso Noir nel ruolo di se stesso.

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