Alla galleria WUNDERKAMMERN torna l’urban art con la personale dedicata alla regina parigina del settore: MISS. TIC. Nei due piani espositivi della location sono allestiti, per la prima volta in Italia, i lavori dell’artista francese, visibili fino al 16 marzo 2013. Per ulteriori informazioni circa l’esposizione di MISS.TIC a Roma riportiamo il link del precedente articolo pubblicato sempre su Globartmag: http://www.globartmag.com/2013/01/15/i-pochois-rue-di-miss-tic-approdano-alla-wunderkammern/ Di seguito proponiamo l’intervista realizzata, grazie alla collaborazione della WUNDERKAMMERN e del suo staff, alla celebre artista in occasione dell’opening:
Wunderkammern
I ‘pochois rue’ di MISS.TIC approdano alla Wunderkammern
Dopo Invader, Ludo, Mark Jenkins ed Escif la galleria WUNDERKAMMERN presenterà sabato 19 Gennaio 2013 un’altra personalità di rilievo internazionale dell’urban art: MISS.TIC. La francese è famosissima a Parigi dove, fin dal 1985, adorna le strade attraverso un particolarissimo stile caratterizzato dall’insolito connubio tra estetica glamour e arte della poesia. Artista e poetessa, come lei stessa si definisce, MISS. TIC da decenni si distingue per aver ideato i ‘pochoir rue’ in cui sono fusi elementi tipicamente Pop con l’intensità di testi ricercati.
Valentina Vannicola rivela i segreti di Tor Pignattara
Amore a prima vista è stato quello tra Valentina Vannicola (Tolfa, 1982) e la Wunderkammern, che ospita per la seconda volta, nella medesima stagione, i suoi lavori. Fino al 28 giugno la galleria propone la nuova serie fotografica della romana che, armata dell’inseparabile reflex, ha immortalato siti e abitanti del caotico e graffiante quartiere di Tor Pignattara dando vita a scatti surreali. La mostra s’inserisce all’interno della terza edizione del progetto ‘Living Layers’, realizzato in collaborazione con il MACRO, con lo scopo di attivare letture del contesto del Municipio Roma 6 e del suo Living Heritage attraverso il coinvolgimento di artisti provenienti da diversi ambiti di ricerca per proporre interazioni trasversali e inedite dello spazio urbano.
La nostra fotografa, regista, costumista e scenografa offre al pubblico un linguaggio riconoscibile caratterizzato da un costante studio nei confronti delle inquadrature, delle pose dei personaggi, degli oggetti inseriti e degli indumenti di scena. Affascinata dalle fiabe e dai mondi incanti, Valentina è solita scegliere un territorio specifico in cui ambientare le sue istantanee, dove la popolazione locale diventa l’indiscussa protagonista. Se nella precedente mostra Su(L)reale la Vannicola si è lasciata ispirare dal genere della favola riattualizzandola attraverso usi e costumi contemporanei, per Living LayersIII ha impressionato nella sua pellicola luoghi noti al fruitore (come l’aeroporto militare Francesco Baracca, il centro commerciale o i numerosi parchi della zona) connessi tramite un legame di tipo emotivo da cui scaturisce un viaggio mentale in chi osserva l’immagine.
Valentina Vannicola – Living Layers III
Il 17 maggio 2012 Wunderkammern presenta “Living Layers III” la nuova serie fotografica di Valentina Vannicola per Living Layers, progetto realizzato in collaborazione con il MACRO (Museo d’Arte Contemporanea Roma). Living Layers III di Valentina Vannicola nasce da un lungo processo di attraversamento e scoperta di un contesto urbano caotico e graffiante: il territorio intorno al quartiere romano di Tor Pignattara.
La nuova serie fotografica di Valentina Vannicola per Wunderkammern rappresenta una svolta importante rispetto ai lavori precedenti ambientati nel più rassicurante paesaggio della maremma laziale: le molteplici possibilità di lettura offerte dai Living Layers del territorio, hanno portato l’artista ad astrarre la città dal tempo presente per portarla nel tempo sospeso di un universo parallelo, in cui si animano ‘le ossessioni, i dolori o i segreti dell’essere umano’. Saranno in mostra a Wunderkammern immagini nate dal sentire dell’artista in relazione a storie, vissuti e sensazioni di questo specifico paesaggio urbano, per una serie fotografica che coniuga costanti rimandi letterari e cinematografici e che vede la partecipazione di persone comuni, abitanti – attori della vita di tutti i giorni, coinvolti e resi protagonisti dell’opera d’arte.
Le destabilizzanti creazioni di Mark Jenkins
All’angolo di una strada secondaria, a Tor Pignattara, un cassonetto è stato guarnito con un’enorme meringa con ciliegina annessa. Un bizzarro accostamento, tipico del passaggio di un noto urban artist che recentemente ha invaso Roma. Infatti, nell’adiacente via Gabrio Serbelloni centinaia di persone sono in fila davanti alla Wunderkammern dove, il 17 marzo, si è inaugurata la prima personale capitolina di Mark Jenkins (1970 – vive e lavora a Washington DC) con Living Layers, un progetto pluriennale in collaborazione con il MACRO ideato per produrre scambio reciproco tra il patrimonio territoriale e quello culturale.
Artista americano di fama internazionale, Mark Jenkins è conosciuto per le sue strabilianti e geniali installazioni pensate per essere collocate all’interno del tessuto urbano. L’interazione tra le sue sculture, l’ambiente cittadino ed i passanti è fondamentale per la riuscita dei suoi interventi, concepiti con l’intento di suscitare sconcerto e confusione negli inconsapevoli osservatori, diventando essi stessi parte integrante della sua opera poiché un’apposita videocamera cattura le loro reazioni dando vita a impensabili performances.
Mark Jenkins invade Roma con le sue installazioni
Il 17 Marzo 2012, Wunderkammern presenta la prima personale italiana del famoso urban artist americano Mark Jenkins con il progetto Living Layers in collaborazione con il MACRO (Museo d’Arte Contemporanea Roma).
L’acid green di Ludo invade Roma
Piccole creature insignificanti che acquistano proporzioni gigantesche impadronendosi di qualsiasi tipo di supporto: da squallidi muri metropolitani, a logore tavole di compensato fino ad un portellone posteriore di una defunta 500. Materiali usurati dal tempo che evidenziano i cambiamenti avvenuti dalla fine del Settecento, quando l’industrializzazione ha iniziato a mutare il volto del globo terrestre con strade e città costruite là dove c’erano solo campi incolti. Una sfida secolare, quella tra uomo e natura, che diventa l’indiscussa protagonista in alcuni stencil comparsi, dallo scorso gennaio, in diverse zone della capitale: da Via del Porto Fluviale, a Via Cavour, alla stazione Casilina fino al colonnato di Piazza San Pietro. Autore di queste azioni è LUDO, una delle ultime leve della street-art.
Trentenne, nato nei sobborghi parigini, si è appassionato d’arte studiando a Milano e Venezia. Dal 2006 ha sentito l’esigenza di invadere le vie cittadine attraverso innumerevoli interventi indirizzati a “monsier tout le monde”. Già noto nelle più grandi città mondiali, da New York a Londra, da Oslo a Los Angeles, oggi arriva a Roma, presso la Wunderkammern, dove presenta per la prima volta al pubblico italiano le sue singolari creazioni.
Ludo – Nature’s Revenge

“Prefigure”, ovvero quando l’arte gioca d’anticipo
Nella Wunderkammern romana performance art, body art e poesia visiva parlano italiano attraverso una mostra che celebra due figure storiche nazionali: Tomaso Binga e Guglielmo Achille Cavellini. Personaggi, questi, che hanno saputo anticipare modalità di comunicazione e di interpretazione in vigore nella società odierna, come allude il titolo ‘Prefigure’.
Ciò che li accomuna è una ricerca basata sul concetto d’identità, mettendo ironicamente in gioco se stessi, e la data del 1971, anno di svolta per entrambi. Se Bianca Menna assume il nome maschile di Tomaso Binga in riferimento all’ambiguità dei ruoli sociali legati al sesso, non è da meno Cavellini che inizia la divulgazione della propria figura di artista nel futuro, attraverso un ambizioso programma che approderà alla celebrazione del suo centenario nel 2014, grazie alla promozione della stessa Wunderkammern. Nella galleria si attua un confronto diretto tra i due protagonisti che si suddividono, letteralmente, lo spazio dell’unica sala esponendo lavori degli anni Settanta.
Characters, Angelo Bellobono e Valentina Vannicola alla Wunderkammern di Roma
Alla Wunderkammern l’inizio della stagione autunnale coincide con l’inaugurazione di Characters. Una doppia personale che mette a confronto la serie fotografica La principessa sul pisello di Valentina Vannicola (Tolfa, 1982) con video, dipinti e performance di Angelo Bellobono (Nettuno, 1964 – vive e lavora tra Roma e New York). La mostra analizza il ruolo dei personaggi della Storia o di storie quotidiane annullando l’opposizione tra protagonisti e caratteristi, dove il racconto assume un ruolo marginale, diventando un pretesto per sancire come unico vincitore un eroe anonimo.
Fotografa, regista, costumista e scenografa, Valentina Vannicola si è laureata in filmologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma per poi diplomarsi alla Scuola Romana di Fotografia. Qui presenta 7 stampe di medie dimensioni (70x70cm) in cui esegue una trasposizione contemporanea della favola di Hans Christian Andersen. I suoi scatti, composizioni equilibrate ed essenziali, si allontanano dallo stereotipo della fiaba classica: la bellezza della giovane principessa e i cieli limpidi cedono il passo a persone comuni e a firmamenti grigi e tempestosi. E’ lei l’ideatrice e realizzatrice del progetto in ogni particolare: dalla creazione materiale del set alla confezione dei costumi, alla disposizione dei personaggi, interpretati dagli abitanti della sua cittadina natale, nei click fotografici. Scene surreali e umoristiche, caratterizzate da colori sgargianti che catturano lo spettatore fino ad immergerlo nel racconto, grazie anche all’installazione presente nel sotterraneo della galleria costituita da un piacevole prato su cui è adagiato un letto formato da un sandwich di materassi tra i quali è nascosto il pisello che renderà insonne la sensibile protagonista. Presenza costante delle istantanee l’umile legume diventa la star della vicenda rubando il ruolo alla principessa che, infine, insoddisfatta del giaciglio reale si dà alla fuga, ribaltando il finale andersiano.
CHARACTERS, ANGELO BELLOBONO – VALENTINA VANNICOLA

SEA CREATIVE vince il Premio WK Art Distinction
Una moltitudine di colori invade la Wunderkammern ed il vivace quartiere romano di Tor Pignattara. I bozzetti cartacei, posti lungo le pareti dell’unica sala ad “L”, accompagnati dalle sottostanti prove d’artista in ceramica, incuriosiscono il fruitore. La sua mente è catturata e catapultata davanti ad un murales discontinuo che potrebbe essere realizzato nella periferia di una qualsiasi città. A tale trasposizione contribuisce la musica del dj-set collocato nel giardino quadrato, su cui si affacciano le finestre degli edifici circostanti dalle quali vecchietti indiscreti scrutano gli invitati.
Questo è il contest in cui è stato assegnato il Premio WK Art Distinction durante il finissage della collettiva LUMEN Urban Show. Ventuno street artist, segnalati da un gruppo di associazioni nazionali (MAC Contemporaneo, Infart Collective, Style Orange, Cerchio, Gocce, Walls, Largo Baracche, Lumen Project), sono stati invitati per esprimersi attraverso un supporto ‘inusuale’ rispetto al loro modo di operare. Questo è lo scopo di LUMEN, evento nato nel 2010 a Salerno da un idea di Sabotoboy e Ziguline. Per l’edizione 2011 è stata scelta la maiolica, per un formato di cm.50×50. Non bombolette spray, muri o vagoni metropolitani, bensì una tecnica tradizionale, dimenticata dalla nuova generazione.
L’arte dello street artist Invader a Roma
Roma 2010 and other curiosities: la street art di Invader entra in galleria. Lo spazio Wunderkammern di Roma inaugura il 23 ottobre la prima personale italiana dell’artista francese.
Invader è un artista che lavora in anonimato. Nato nel 1969 a Parigi, è uno dei più importanti e originali street artist internazionali e vari prestigiosi musei e gallerie all’estero hanno ospitato in mostra i suoi lavori.
Invader è noto soprattutto per i suoi interventi pubblici ispirati all’Arcade Game Space Invaders, creato nel 1978 in Giappone. Il suo operato è legato a pratiche creative di “interferenza” e disegna inediti percorsi nello spazio collettivo, modellando nuovi segni nel paesaggio urbano. La modalità naturalmente pubblica dei suoi interventi – sospesa tra visibilità e anonimato e tra spazio reale e virtuale – così come la scelta di icone presenti nelle pratiche e nella memoria collettiva delle generazioni più giovani, fornisce una lettura significativa e originale del nostro patrimonio culturale.
Living Layers alla Wunderkammern di Roma
Nell’ambito del progetto Living Layers, Wunderkammern in collaborazione con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, e Municipio Roma 6 presentano il primo ciclo di –Domicilio d’artista– che vede la presenza di due giovani artisti, Alexander Hamilton Auriema e Valentina Vetturi, con la partecipazione di Cesare Pietroiusti.
Il progetto Living Layers intende attivare letture trasversali e diversificate del patrimonio immateriale del territorio, attraverso tre cicli di Domicili d’artista, che si svolgeranno presso la sede dell’Associazione culturale Wunderkammern, nel Municipio Roma 6 nel corso del 2010 e una Piattaforma critica finale, che si svolgerà presso il MACRO, nella sede di via Reggio Emilia 54.
Il primo ciclo di Domicilio – dal 3 al 19 maggio – vede coinvolti i due giovani artisti Valentina Vetturi e Alex Auriema con la partecipazione di Cesare Pietroiusti, che hanno vissuto e lavorato nel quartiere di Tor Pignattara con l’intento di interagire con il contesto e la comunità del popolare quartiere semiperiferico. Sono emerse due visioni che in parallelo guardano al tema della distanza e che verranno presentate al pubblico in piu’ appuntamenti. A conclusione del Domicilio, il 19 maggio, gli artisti presenteranno l’esito del lavoro attraverso una mostra nella sede espositiva di Wunderkammern a via Gabrio Serbelloni 124. Il 9 giugno poi e’ previsto un incontro laboratoriale condotto da Cesare Pietroiusti.