Zevs e Hobin, commemorare l’11 settembre con arte di cattivo gusto

In occasione del 10° anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, molti artisti hanno deciso di accodarsi alle manifestazioni di solidarietà internazionali, creando opere ad hoc per ricordare le oltre 2.700 vittime, perite in quel maledetto 11 settembre del 2001.

Tra il cordoglio e l’emozione però, qualcuno ha deciso di aggiungere un altro insulso capitolo al dramma statunitense. Stiamo parlando del noto street artist Zevs e del meno noto fotografo Jonathan Hobin, i quali se si conoscessero potrebbero formare una bella coppia di artisti babbei. Zevs ha scelto di creare una nuova opera sulle pareti di una stanza di motel. Ovviamente non si tratta di una stanza comune ma la tristemente nota stanza 233 del Comfort Inn al numero 90 di Maine Mall Road di South Portland, nello stato del Maine.

La guerrilla art assalta Seattle

La città di Seattle ha ricevuto un dono da un illustre sconosciuto. In realtà il fantomatico regalo è un’installazione formata da più elementi, frutto di una vera e propria azione di guerrilla art. Durante la nottata dello scorso lunedì qualcuno ha piazzato un vero e proprio gruppo scultoreo all’interno del Gas Works Park.

Gli elementi di tale opera sono stati realizzati in cartapesta e consistono in una gigantesca statua raffigurante un uomo in piedi totalmente ricoperto d’oro cui fa da cornice un piccolo gruppo di gusci da cui emergono delle teste umane. Ovviamente l’autore non si è ancora fatto vivo, l’unica traccia lasciata sul posto consiste in una placca attaccata alla scultura principale recante alcune frasi alquanto sibilline che spiegano il significato dell’installazione: “Un regalo per la cittadinanza di Seattle, nello spirito del risveglio. Ognuno di noi ha un guscio da cui uscire, barriere da abbattere e margini di miglioramento. E’ il momento di alzarsi e darsi una mossa”.

Lo street artist Zevs arrestato a Hong Kong

Zevs ne ha combinata un’altra delle sue, il famoso street artist si trovava in questi giorni ad Hong Kong in occasione di una sua mostra personale alla Art Statements Gallery inaugurata lo scorso 16 luglio. L’artista però non ha presieduto all’inaugurazione perchè è stato arrestato per aver bombardato di colore un negozio di Armani.

Zevs con il suo famoso drip style ha posto un bel marchio Chanel proprio sopra l’insegna del famoso stilista italiano. La disavventura ha comunque creato una grande pubblicità alla mostra e noi di Globartmag siamo fieri di presentarvi il video dell”intera azione. Per chi non lo sapesse il simpatico Zevs è uno street artist francese il cui vero nome è Schwarz Christophe Arhirre. Per tutti gli anni ’90 Zevs è stato il vero animatore e padre della graffiti art parigina, il suo tag deriva dal nome del treno regionale Zeus che rischiò di farlo a polpette mentre lavorava ad uno dei suoi murales nei pressi dei binari. 

La Street art invade Brema

Gli interventi di street art ed in particolar modo di urban art sono dappertutto. Le città ne sono invase ed in ogni più recondito angolo della nostra realtà di cemento appaiono dal nulla stickers, posters, grandi murales, stencils e graffiti.

Quello che è già successo nelle più grandi metropoli degli Stati Uniti 40 anni fa ha subito uno sviluppo a macchia d’olio trasformando le strade di ogni parte del globo in una immensa galleria d’arte a cielo aperto. Anche se la maggior parte degli artisti urbani produce opere nel totale anonimato e in alcuni casi al di fuori della legge, molti protagonisti provenienti dalla strada sono riusciti ad emanciparsi trasformando la street art in tutte le sue forme in un media non solo strettamente collegato all’età giovanile ma una vera e propria espressione artistica capace di prendere d’assalto i più importanti musei e le più blasonate gallerie di tutto il mondo.

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