Globartmag ha presenziato lo scorso 11 giugno ad un insolito ed interessante evento artistico ospitato al Temporary Love di Roma, seminale e sperimentale luogo di incontro tra arte, design e moda della capitale . Si tratta di Whaleless, progetto itinerante ideato e curato da Giovanni Cervi e sostenuto da Res Pira, Pig Magazine, Globartmag, Bang Art e dalla Whale and Dolphin Conservation Society con l’intento di promuovere la conservazione delle balene, e di tutte le creature marine, attraverso i contributi di artisti e giovani creativi provenienti da ogni angolo del mondo.
Le opere in mostra, tutte raffiguranti l’enorme cetaceo, ci hanno particolarmente colpito non solo per la capacità di ricreare universi onirici e fantastici ma anche per la straordinaria difformità di stili, linguaggi e tecniche che ha contribuito ad allargare la visione percettiva su diversi livelli, proponendo molteplici universi paralleli posti su di un unico tema centrale.
Ben lungi dal rappresentare un esercizio di stile alla Raymond Queneau, ogni opera manifesta l’essenza creativa di ognuno degli artisti partecipanti. Sugli scudi Aurelien Police, Zoe Lacchei, Zaelia Bishop e Fernanda Veron che mediante l’illustrazione, la fotografia e la pittura sono riusciti a creare opere contraddistinte da un raffinato lirismo che accosta l’elemento umano a quello animale mediante un dialogo emozionale ove le balene sembrano divenir parte integrante del corpo e della dimensione fiabesca presente nella realtà quotidiana.
Sopra le righe anche le meraviglie digitali di Edoardo Belinci e Francesco D’isa assieme al talento di Angie Mason e Mimi S, due artiste provenienti dalla scuderia della famosa nonchè sperimentale Strychnin Gallery.
La mostra potrà essere visitata sino al 6 luglio, ricordiamo che una percentuale delle vendite delle opere sarà devoluta alla Whale and Dolphin Conservation Society.
Photo Copyright: Fernanda Veron
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